mercoledì 29 maggio 2019

Ghiottonerie inquisite!

Trovandomi di fronte a due tizi che mi parlano di prodotto coop non posso non dedicare a questo evento un post, dopotutto è un prodotto che mangio e che mi garba assai, sempre è bene prestar però attenzione al bilancio ecomomicamente bilanciato.
Sono l'unica persona che non acquista quasi più marche famose?
Che adora le marche delle distribuzioni in genere perché comunque tutte di buona qualità.
Ma poi; lo avete visto che le marche famose acquistate al discount costano di più rispetto a una qualsiasi altra catena?
Che al discout è economico solo ciò che proviene dall'estero?
Ma torniamo all'origine di questo post.
Ragazzi (parlo a chi lo ha creato)... leggendo il sito dedicato  è mai possibile che clicco su "Prodotto coop"  mi esce la pubblicità delle grandi marche? Cos'è la vostra? Autodistruzione?
E poi; se le promozioni sui prodotti li fate qui perché non inserire un link al sito che spiega le varie differenze, le qualità e le proprietà dei prodotti?
La qualità sicuramente non si può discutere, parlando di latte in polvere per neonati esistono grandi marche (che anche questo negozio vende) che contengono olio di Palma (elemento escluso dalla marca del post).
Poi sono in previsione 200 nuovi prodotti a marchio coop... Ragazzi... ho già la lista;
Oltre al fruttosio e il latte di capra, i bastoncini cinesi con le ciotoline decorate civorrebbero, poi delle saponette 100% natural non tutte quelle con solo profumo artificiale, Oli essenziali (ne uso anche di commestibili), poi metterei le sorpresine nel vecchio stile "Mulino Bianco" con i giochini monouso per i bambini.
Poi basta perché se leggete questo post e ne mettente in pratica il contenuto, io poi esigo una percentuale sulle vendite!

 

martedì 28 maggio 2019

Petizione sanità!

Povero Metiu, son quasi divenuta una stolker!
Ciao Met,
ti pongo un quesito semplice semplice...:
sto valutando cure mediche alternative a quelle che sono sotto la tutela del SSN e, ho così scoperto, che esistono convenzioni con cure omeopatiche ma sono solo in alcuni centri ospedalieri della regione Toscana....
Ora.... la domanda è: perché solo in questa regione?
Oltretutto ricordo che, nel momento in cui avevo in programma un ipotetico intervento agli occhi, potevo effettuarlo con convenzione solo in determinate regioni.
L'intervento agli occhi necessita di pochi viaggi perciò sarei anche andata in strutture situate in altre regioni, diverso è parlare di visite periodiche che necessitano di cure mirate e distanziate nel tempo.
Perché la medicina omeopatica si possa inserire tra le convenzioni di tutte le regioni Italiane cos'è necessario fare? 
Attivo una petizione oppure puoi essere in grado tu di compiere codesta missione?
Ciao

Questa è la prima lettera a cui ha risposto il 18 Febbraio del 2017
Cara Mara,
non è un quesito semplice semplice, in realtà! 
Proviamo ad approfondire.
Un saluto, 
Matteo 

Nulla di certo e concreto ma mi ha dato la spinta ad aprire questa petizione che ha avuto un discreto numero di adesioni e che pare stia aprendo la porta a qualcosa (almeno questo è ciò che mi pare di leggere nella sanità).

Europee 2019

Giuro che non ho votato Lentino solo perché adoro le Sicule Arance moro di Lentini anche se, ammetto, un piccolissimo vantaggio in più lo ha avuto proprio per questa associazione.
Mi son trovata il suo programma nella cassetta delle lettere con i punti principali delle sue idee e le ho trovate utili, inoltre sentendolo parlare in un video trovato sul suo profilo facebook mi ha dato l'idea che sia una persona equilibrata e tecnica.
Ma poi? vogliamo parlare dei volantini elettorali lasciati nelle cassette della posta?
Solo alcuni fanno come il "ormai fù moro" Lentino con programma appiccicato alla foto; torno dal mio viaggio con la cassetta già colma di ogni proposta, inizio a leggere un poco (daltronde sarò anche scrutatrice... qualcosa dovrò pur cercare di capirla) e? Perché?
Cosa cribbio centra il bigliettino da visita? OK!! Mi fa piacere scoprire che ti chiami tizio pinzio e che mi chiedi di votarti... ma chi sei? Chi ti conosce? Cosa vuoi fare? Se vuoi risparmiare sulla pubblicità elettorale invece che togliere informazioni fondamentali segui l'esempio del Lentini (o) che, come nel vecchio stile 5Stelle è passato personalmente da sassuolo (Poi non so se si è fatto tutte le buchette da solo).
Ma ora passiamo ai seggi;
Il timbro anche sovrapposto lo ricordo.
Solo Domenica di votazione perciò il Sabato per la preparazione e ieri per il conteggio delle comunali.
E' già la terza volta che sono scrutatrice e, anche se non ricordavo tutto, un po di dimestichezza già l'avevo e mi è stato semplice nonostante la continua tosse che ha rischiato di far influenzare tutti i componenti del seggio.
Avvenimenti eccessivamente strani non sono capitati, ad eccezione di due casi un poco eccentrici, tutto si è svolto in modo tranquillo e tutta la domenica è risultata progressivamente lavorativa con pochissimi spazi in cui si ha avuto modo di chiacchierare un pò ma senza eccedere, non eravamo gran dialogatori (almeno io con l'influenza).
I due casi?
Arriva il fenomeno per prendere una sola scheda, scenograficamente esprime il desiderio di votare solo per le elezioni europee e vuole la scheda azzurra, continua a discutere con la segretaria di seggio esprimendo ogni disappunto quando intervengo io con un secco e conciso; "Per le Europee è la scheda Marrone", ha cambiato scheda!!! Io se fossi stata nella presidente del seggio  gli avrei lasciato in mano la scheda azzurra (mettendo a verbale che lui vuole quella) ed avrei aspettato di vedere se se ne rendeva conto in cabina (Lui voleva la scheda azzurra) una volta entrato in cabina con quella non la poteva più rifiutare, se lo voleva fare sarebbe stato messo a verbale facendogli fare la figura di merda anziché quella del furbo individuo come in realtà vuole apparire con questa mossa.
2° Caso.
Vecchio e un poco grassottello arriva e si trova il suo posto occupato, Il posto occupato da cosa? Nel riquadro delle sue generalità è stato, per errore, inserito un'altro documento, quello del signore sottostante.
Cose che succedono? Non so... la sezione uomini ha avuto una marea di errori dovuti non so se a distrazione di una o inesperienza dell'altra.
Fatto sta che il vecchio si è sentito oltraggiato e privato del "Suo" posto ed ha iniziato ad invieire e brontolare senza ritegno, ovviamente è solo un impiccio interno che si è risolto in pochissimo tempo ma per il tizio è dovuta intervenire la vigilanza per cacciarlo (accompagnarlo alla porta è più fine).

Una domanda però mi sorge spontanea; Nella scuola in cui ero presente il numero dei seggi è così composto; 8,10,12,35.
Allora? solo i pari? no.. 35 non è pari. sono disposti artisticamente in tutte le scuole del comune?
Perché non 8,9,10,11? è meno chiaro? crea troppa confusione mentale?
Poi perché non possono più essere inserite nell'urna dai cittadini? Perché devo consegnarla alla presidente?
Quanto costano le elezioni in Italia? Non si può trovare un sistema più snello per votare e per evitare le schede fasulle che sbucano fuori come notizia a fine elezione? (vera o farsa che sia).

domenica 19 maggio 2019

מודיעין עילית- Modi'in

Differente da Modi'in-Maccabim-Re'ut, questo quartiere non è riconosciuto dall'Unione europea come in Israele, poiché si trova in quello che l'armistizio di Rodi lasciò come terra di nessuno. 
Questa Modi'in è invece una nuova cittadina di cui ne ho da poco scoperto l'esistenza, a voi il racconto.










In giro nella City di Modi'in accompagnata da abitanti del luogo, progettata nel 1991 ha iniziato ad avere i suoi primissimi abitanti nel 1996, ricca di quartieri con tutte le abitazioni nel medesimo stile e rivestite dalla "Pietra di Gerusalemme". Lavorata e trasformata in modi differenti (sul web apprendo la sua importazione nella regione Pugliese) in questo contesto è presente solo per ciò che riguarda l'estetica esterna degli edifici.
Una città completamente differente dalle altre, sicuramente non è ricca di un variopinto di colori ma è certamente caratterizzata da una staticità architettonica che la comtraddistingue rendendola unica nel suo genere.
Cosa dire di questa City apparentemente tranquilla e non ricca di contrasti culturali? Il richiamo mentale alla quiete è il primo effetto balzato nella mia psiche, divertenti sono le statue che vengono raffigurate per le strade e le aiuole; funghetti come seggiola momentanea, sculture di animali ad altezza naturale ed un parco artificiale che ospita animali e sculture di brontosauro.
Il tondeggiante edificio che si può notare nell'immagine è il principale simbolo di questa City, ancora ad oggi in continua costruzione perché non completamente collegata a Gerusalemme se non tramite i bus. Il 59 è quello che percorre l'intera cittadina, il 113 parte da Gerusalemme per raggiungere questa periferia ma non ricordo l'esatto numero per la direzione opposta. Ancora nessun treno collega queste due città, il più veloce mezzo è però esistente e funzinale per e da Tel Aviv... sarà a breve in costruzione?
In bus il tragitto è pressoché di 1 ora e 45 minuti per una sola direzione, il treno giunge a Tel Aviv in circa 40 minuti, un notevole risparmio di tempo considerando il traffico presente sulle loro tangenziali.
Non hanno molte autostrade, solo due o forse tre... il casello non esiste, tutto è automatico tramite un rilevatore di targa posto ad ogni uscita e il limite di velocità può essere di 50 in autostrada e 130 in tangenziale, dipende dal tragitto che si sta percorrendo.
Una figata?
Non si pagano i quotidiani e vengono distibuiti nella cassetta delle lettere direttamente a casa, puoi trovarli all'ingresso dei negozi ed esistono pochissime edicole ma tantissimi centri commerciali immensi.
Come si pagano gli stipendi i giornalisti? Perché tutti questi centri commerciali? Non sono esagerati?
Non sono a conoscenza della fonte di reddito dei giornalisti ma i grossi centri esistono per il loro clima, durante il mio soggiorno i gradi° hanno raggiunto il numero 41, "E non è ancora nulla" mi sento rispondere da un'abitante del posto...
Senza contare che esiste la stagione in cui piove in continuazione, e anche in quel periodo si ritrovano chiusi in qualche luogo...
Posso affermare di essere andata nel periodo più favorevole come condizione meteo.. un periodo di transito tra le due stagioni maggiormente pesanti per chi percorre quei viali.

sabato 18 maggio 2019

PerChiHaPauraDiVolare, dopotutto è come andare in autobus!!!

Il pilota ha messo il turbo dopo aver ritardato la partenza di ben trenta minuti, è così giunto a destinazione con soli 15 minuti di ritardo.
Le planate son state ricche di vuoti di stomaco; come sulla classica giostra è sceso in picchiata fino a toccare il suolo festosamente acclamato e applaudito dalla Russa vicina di seggiolino probabilmente in pensiero per una probabile coincidenza andata in fumo...
Fortunatamente ciò non è accaduto e l'ho da poco vista sorridere in attesa del suo bus accompagnata dai suoi compari.
I voli son tutti emozionanti, le nuvole son sempre ricche di spumoso fascino e le virate riempiono di emozioni e di vertigini intermittenti.
Non conoscendo la lingua con cui vengono effettuati gli annunci in aeroporto ho inizialmente avuto il leggero timore di sbagliare direzione del gate, di ritrovarmi in fila pronta a partire verso itinerari differenti, verso luoghi sconosciuti, verso destinazioni ricche di nuove avventure...
E invece?
Eccomi qui, seduta sul seggiolino dell'aereo che mi consegnerà nel corretto luogo, nelle orecchie il mio fedele MP3 mi tiene compagnia collegato ad un solo orecchio.
L'altro è attento a ciò che accade nell'abitacolo; il viaggio è ricco di passeggeri indisciplinati che si alzano in continuazione nonostante la continua richiesta "Cinture Allacciate" sollecitate a causa di una continua turbolenza nell'atmosfera.
I voli di questa compagnia sono divertenti, grazie al prezzo economico si finanziano con la pubblicità e gli hostess provano a vendere un po di tutto passando con il carrellino del prodotto di turno e intralciando anche loro i continui tragitti ai bagni nei rari momenti in cui le cinture possono rimanere non allacciate.
Cosa fare in un aereo oltre ad ascoltare l'MP3 e cercare di scavalcare gli hostes per vuotare la vescica?
Noto la Russa, oltre alla classica "pennichella" si trucca in continuazione; dopo aver mangiato il suo panino al formaggio durante il decollo eccola ad osservarsi allo specchietto da borsetta per poi afferrare prontamente il necessario per risistemare il decoro.
Ma quanti specchietti ha? Uno per guardarsi, il secondo con la cipria, il terzo per il rossetto ... poi ho perso il conto perchè si è data anche la matita dopo un secondo pisolino in cui ha fatto la boccuccia a cuore per chissà quale pensiero!
Penso sia un poco vanitosa, il suo cellulare è ricco di selfie di ogni tipo.
Più sobrio il ragazzo alla mia destra, dopo aver chiacchierato un poco ha dormito per una buona parte del tragitto, o almeno questo è ciò che mi è parso.
E gli altri?
Ne ho notati alcuni mentre ero in attesa del passaggio del carrello per andare in bagno, tutti per lo più a far le stesse cose ma un fatto mi ha fatto sorridere;
Nel momento in cui l'aereo, in fase di decollo, si è trovato con una pendenza utile a far sussultare i quieti stomaci (e qui mi chiedo come la Russa sia riuscita a non vomitare il formaggio del panino) ecco che mi giunge all'orecchio il gioioso urlo entusiasmato di una bambina/bambino a me poco distante.

giovedì 16 maggio 2019

Tre giorni in un Kibbuts


Arriviamo in Bus al luogo che descriverò più tardi, ho lasciato la mia compagna di viaggio per proseguire fino al "Masada" per esplorarne la vetta. Trattasi di una montagna nel deserto del Negev su cui sorgeva una città circondata da Mura. Ovviamente chi può distruggere una simile maestosità? Il popolo romano, accampato poco lontano, cerca di varcare uno spiraglio di ingresso riuscendo nell'intento in una sera ormai tarda per assalire la popolazione.
Il giorno successivo entrano e trovano tutti deceduti (in realtà quasi perché pochi sopravvissuti sono rimasti), durante la notte sono stati scelti 10 uomini per uccidere tutti, di questi 1 avrebbe ucciso i restanti 9 per poi suicidarsi. Perché arrivare alla morte? Perché i Romani rubavano, assediavano e rendevano in schiavitù le popolazioni conquistate. Questo è un riassunto brevissimo rispetto a tutto il lungiminante racconto visto su internet e pienamente illustrato da Alberto Angela in modo chiaro e conciso.
Ora son però rimasti un mucchio di sassi a tratti ben composte e sorrette tra loro, un grande piazzale simile alla pietra di Bismantova che si trova nelle montagne Reggiane, un percorso che indica eccellentemente ciò che c'era in quel luogo come il palazzo grande, il più piccino, la Cisterna....
E' possibile salire in due modi differenti, ovviamente ho scelto la più comoda; la Funicolare, però sarebbe stata spiritualmente introspettiva una camminata lungo il sentiero del serpente, indubbiamente meglio è assaporarla all'alba, quando il sole non accalda troppo le tempie e la visuale dell'alba sul mar morto permette di creare un'alternanza di cronologie cromatiche degne di un'artista fotografico!
A sole alto, invece, la sabbia è più acre e accesa, son riuscita a bere due litri d'acqua in due ore, non oso pensare coloro che lavorano in pieno deserto come fanno a non morire... ho chiesto alla mia compagna di viaggio, da archeologa in pensione ricorda ore in cui beveva 2 litri anche senza sosta anche perché i pesi da portare erano abbondanti (non avevano tutte le odierne attrezzatire) e il cercare reperti implica un tempo e una pazienza non consoni al calore che il sole può emanare in determinati orari.
Torno sui miei passi e non manca una discussione con la cassiera del market in cui mi son fermata ad acquistare un pacchetto di creacker per pranzo; tot.12 shekel, le do 102 shekel (102-12=90) ha iniziato a discutere, torno a vedere il prezzo dei creacker. Forse mi son sbagliata, penso tra me e me... nonono... 12 shekel, ok! un poco mi scoccia ma tolgo i due così mi da il resto che, ovviamente provvedo a controllare perché non mi fido di questa squilibrata, ricomincia a discutere. "O ma che ca@@ vuoi? Mi fai contare e taci? Tanto non ha capito....
Raggiungo il Kibbutz, trattasi di un'Oasi tipo una via di mezzo tra un'hotel e un campeggio con i boungalow,  le stanze sono luoghi chiusi con aria condizionata e frigorifero e non sono in materiale fragile ma in cemento , il corridoio è piena natura con i cartelli stradali per indicare il numero delle stanze. Internamente un vastissimo giardino botanico, una piscina e una spa. Poco distante e compreso di un ingresso del biglietto omaggio, una spa con piscine al chiuso, all'aperto, i fanghi, il massaggio e l'accesso al treno per arrivare a pucciare i piedi nel mar morto.
Sulla riva del Mar Morto son riuscita a rimanere solo un'oretta o poco più, un'onda di moscini fastidiosi si depositano sulla pelle ogni qual volta questa è secca e priva d'acqua, siccome nel deserto questo avviene dopo pochissimi minuti dalla doccia, lo sterminio ha avuto inizio quasi immediatamente.
Gli sciami son deceduti in modo quasi indolore ma il fastidio è continuato così son tornata in fretta a riprendere il trenino (tre vagoncini trainati da un trattore) per raggiungere la piscina.
 Il sentiero gommato mi ha permesso di sedermi in mezzo alla piscina per osservare la situazione ed assentarmi per prendere una tintarella silenziosa, un gruppo di ragazzi gioca al mio fianco, altri due sono intenti a chiacchierare, uno di questi ha una lattina di birra in mano e il corpo in acqua... al sole... all'estero non è pericoloso? Pare un tedesco... ci sarà abituato? E' usuale da loro?
Poi arriva lei; la signora Coccinella che si accovaccia sul mio braccio, stavo per cacciarla credendola un moscino ma per fortuna il mio sguardo è stato più veloce della mia mano e l'ho lasciata libera di gironzolare indisturbata sul mio corpo.
Ma dov'è? non la vedo più. Una rapida occhiata e la vedo sgambettare affannata perché è caduta in acqua, salva solo perché non ho più sentito il suo sgambettare sul braccio, così la riposiziono e continuo a gustarmi la tintarella.
Non sento più lo sgambettio... Sarà ora volata via? No... eccola di nuovo ad annaffarsi in acqua... senti coccinella o impari a nuotare o a volare più lontano del bordo piscina...
Deceduta? no, l'ho portata a riva anche se un'oretta dopo ho visto una ragazza portar qualcosa a riva per posarla delicatamente sul bordo vasca... e qui mi chiedo; chissà se è ancora viva? dovevo portarla a casa...
Attorno all'hotel, oltre alle stanze, al ristorante e al parco Botanico con le piante classificate e identificate, il proseguo del kibbuts (trattasi di antiche forme di città collettive nate nel 1909 ) è caratterizzato dalle abitazioni dei residenti e delle proprie famiglie, come ogni civiltà ha una scuola, un market e un'assistenza sanitaria. Solo le strade e i veicoli sono buffi a causa delle loro ridotte dimensioni.
Un sogno di posto che abbiamo vissuto in pieno relax anche senza accendere l'aria condizionata!
Sempre nel deserto ma non interni al Kibbutz si possono vedere gli accampamenti dei Beduini (Badawi, abitatore del deserto, è il nome corretto) .Una popolazione anarchica che un tempo viveva da fuorilegge, spostandosi nel deserto in piena libertà, fiera e passionale; l'estremismo del deserto sembra essersi trasferito nell'anima dei badawi, generosi fino all'eccesso, disposti ad uccidere l'ultimo animale rimasto per rendere onore alla tradizione dell'ospitalità, sensuali e fieri della propria virilità, audaci e sprezzanti della morte, pronti a morire per la propria donna ma disposti a punirla con violenza se si scoprono traditi, guerrieri spietati. L'ira li può cogliere all'improvviso ma se appagati sopportano fino al sacrificio. Generosità e astuzia convivono nel loro cuore senza conflitto, come doni e risorse da utilizzare seguendo il destino delle cose che accadono.
Non propensi a cedere alle modernità che la vita può loro offrire perché radicati visceralmente alle loro tradizioni più antiche.

lunedì 13 maggio 2019

Tel Aviv, Yafo e Akko


Yafo, Giaffa o Jaffa stanno a indicar tutti il medesimo paese, in grazioso borgo che si affaccia sulla riva del mar mediterraneo, l'antico porto è caratterizzato da una tinta color sabbia con un azzurro che spicca, di tanto in tanto, nel quiete paesaggio. Il mare sullo sfondo ne fa da padrone creando paesaggi di borgo antico e di moderni grattacieli che ne risaltano l'effetto.
Passeggiando verso il mare incontriamo the clock tower una torre costruita nel 1901 nel centro di Jaffa. Secondo il racconto locale, la torre fu costruita su iniziativa di Yossef Moial, un ricco ebreo di Giaffa, che eresse la torre dell'orologio per salvarsi dall'infastidire dei pedoni che, durante il loro viaggio, sarebbero entrati nel suo negozio per chiedere l'ora.è una delle sette torri d'orologio costruite in Israele e delle cento torri d'orologio costruite nell'impero ottomano in occasione del 25 ° anniversario del regno del sultano turco Abdul Hamid II. A ovest della torre c'è la moschea Mahmudiya mentre a est di Yefet St. c'è il mercato delle pulci che gode di una discreta reputazione per oggetti d'antiquariato e articoli orientali.
Poco distante Abrasha Park, un grazioso e curato giardino, fa parte di Gan Ha-Pisga (giardino del vertice) nella Vecchia Giaffa. Oltre alle gallerie e case di fronte al mare vi è una grande chiesa e una piazza con caffè e ristoranti. In
Ha pisga garden c'è il ponte dei desideri per tutti gli appassionati di astrologia ed altre attrattive che rendono ancor più piacevole la passeggiata vista mare. C'è un museo dedicato a Napoleone ma ciò che ha attirato di più la mia attenzione è il ristorante Aladin, rispecchia lo stile dalle "mille e una notte".
St. perter's church è la chiesa di San Pietro a Giaffa, non sono entrata a vedere ma è un luogo in cui Napoleone Bonaparte visse mentre era a San Pietro nel 1799.
Poco distante dal parco è possibile pranzare in vari luoghi tra cui
Shabtai Hayafe un grazioso locale in stile marino, tutto di azzurro decorato e ricco di elementi che ne contraddistinguono lo stile. Cibo greco ottimo, pita sottile e croccante, ottimo pesce.un poco sporco ma qui i locali son quasi tutti così... non seguono la norme igieniche a cui siamo abituati noi Italiani.
Nonostante ho tenuto tutti gli scontrini dei locali in cui sono entrata ho faticato a trovare su google questa gelateria in cui ho scoperto la delizia "Pistacchio e cioccolato bianco" nonché la stracciatella dal sapore biscottata. Un minuscolo locale con tavolini protetti dal traffico cittadino in cui ho scoperto il mio primo resto in shekel ... 66.00 per tre coni gelato ricchi e gustosi.

Fermata successiva? La stazione del treno vecchia un antico passaggio ferroviario in cui è stato ricavato un luogo dedicato ad attività e commercio, pochi sono i locali, caratteristico il contesto per la presenza di alcuni elementi rimasti invariati nel tempo. Nulla di particolare in generale ma piacevole da visitare se si è nei paraggi.
E dopo tanta scarpinata eccoci giunte al Charles bronf man auditorium (ovviamente utilizzando i mezzi), qui non siamo entrate perché chiuso ma ci siamo confortate un poco in uno dei tanti bar presenti nel contesto. Situato in un ampio spazio in cui stavano allestendo la preparazione musicale dedicata alla settimana imminente; La festa per la nascita dello stato d'Israele dall'8 al 15 Maggio. Ovviamente non è mancata la passeggiata lungo il Sderot chen - Rothscild Boulevard, una delle strade più famose del centro di Tel Aviv ed è caratterizzata da un'area verde che permette la circolazione di pedoni, biciclette e skate di ogni tipo con regolare e ordinato criterio.
Inoltre nella lunga aiola centrale è possibile sostare sulle amache, fare picnic, allenarsi e giocare circondati dal verde e dal traffico cittadino. Il lungo viale parte dall'auditorium e prosegue fino al Mare, nel lungo percorso si possono incontrare; il Museo della Difesa israeliano e lo stadio Bloomfield,Independence Hall, museo e sito di indipendenza ebraica; Alon Segev Art Gallery; Kol Yehuda Synagogue.Nella zona è possibile raggiungere il quartiere di Neve Zedek - un bellissimo quartiere della fine del 19 ° secolo che è stato molto ben conservato e ora è un po 'un quartiere degli artisti.
Tel Aviv prosegue con Azrieli Center e Sarona, ovviamente non nel medesimo giorno, il primo è un immenso centro commerciale disposto a tre piani sopra alla fermata del treno. sopra a tutto ciò una terrazza che collega tre grattacieli (tondo, quadrato e triangolare) in quello tondo è possibile salire fino all'ultimo piano, il quarantanovesimo, per godere della vista di tutta la City. L'ascensore è da effetto, in meno di un minuto ti porta su e giù. Purtroppo non ho avuto la sensazione da luna park per colpa di varie chiamate ai piani.
Sarona è poco distante; trattasi di un'antica area Tedesca molto graziosa e 

caratteristica ricca di ex edifici ora adibiti ad attività commerciali (nello stile della vecchia stazione descritta in precedenza ma questo contesto è ricco di maggiori decori e zone di graziosa creatività).
Centralmente un altro centro commerciale completamente dedicato al cibo (ma quante attività hanno? chissà se le utilizzano solo per refrigerio o se effettivamente comprano così tanto.... ).

sabato 11 maggio 2019

Mini Israel, risistemando gli appunti per scrivere il racconto finale.

Non amo questo genere di miniature, ho sempre pensato che i luoghi è bello vederli da vicino, dal vivo ed avere maggiori informazioni possibili per poterli far entrare nel tuo pensiero e riuscire a portarli nel cuore e nella mente per sempre... finché Alzheimer non li separi!
Invece ammetto che questo parco è stato utile, utile per capire che ho ancora una marea di cose da vedere in Israele e dintorni, utile per capire che utilizzano energie rinnovabili meglio dell'Italia e utile per capire che abbiamo veramente un sacco di cose da imparare da un popolo un pò screditato per la questione della guerra ma che, in verità, è molto più civilizzato dei civilizzati.
Mini Israele (in ebraico: מיני ישראל) è un parco in miniatura si trova nei pressi di Latrun,è composta da circa 380 modelli in miniatura, la maggior parte delle quali sono su una scala da 1:25.
Sono presenti muniature di Jerusalem, del deserto della Judea, Eilat, Jaffa, Tel Aviv, Haifa, Acre (Akko) , ha un costo d'ingresso di 59 Shekel (circa 15 €) e penso possa usufruire di sconti come la card dei bus ma non ho capito bene perché è stato un conto comulativo con più persone.

venerdì 10 maggio 2019

A Nazaret manca solo il bambinello!!!

Che dire di Nazareth se non che è pieno di chiese, basiliche e culti religiosi? ovviamente non è l'unica city a esserne così ricca in questo paese. Non capisco perché proprio in questi luoghi che sono simbolo e virtù di quattro principali religioni (senza prendere in considerazione le meno importanti) sia così ricco di guerriglia e imposizioni.
La basilica della beata annunciazione è come tante chiese solo con un altare non consueto e chiuso da un cancello per non far entrare i turisti ed aumentarne le curiosità.
Il Nazareth village è bello, ben costruito e con interessanti informazioni non solo legate alla religione ma all'antica storia del paese, delle sue tradizioni e delle sue origini antiche.
L'organizzazione in se potrebbe essere più splendida, apertura alle 9 ma non ci sono le guide... allora? perché apri alle 9? siamo dovuti andare alla basilica per poi tornare due orette più tardi.
Vado sul loro sito per curiosità;L'ingresso al villaggio di Nazareth è solo con visita guidata, non è possibile entrare diversamente.E' aperto dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 17:00, con visite regolari durante la giornata. I gruppi devono pre-prenotare un tour, noi siamo rientrati in quelli che sono i gruppi individuali, una guida che ha parlato in Italiano e in Francese per il nostro misero e ristretto gruppo formato da sei persone.

La storia del villaggio di Nazareth risale presumibilmente  al tempo di Gesù. Gli ampi scavi archeologici dimostrano che questo sito straordinariamente preservato ospita una pressa di oltre 2000 anni tagliata nella roccia. I resti di un vigneto, torri di avvistamento, terrazze, sistema di irrigazione alimentato a molle e cave di pietra raccontano la storia di un'area agricola in attività, appena fuori dal vecchio Nazareth originale.Dopo una narrazione della storia e dei ritrovamenti, usciamo nel villaggio in cui si trovano personaggi storicamente addobbati e intenti in quelli che erano i vecchi mestieri e le antiche usanze.
E' come entrare in un villaggio antico tramite una "porta del tempo", un tuffo nel passato circondati da grattacieli moderni, un contrasto architettonico veramente molto ricco di fascino e mistero.
Una finta pastorella presente durante la nostra visita è Italiana, ci offre un rametto di ciò che pensavo divenisse la spezia za'atar... ma mi sbagliavo... parliamo un poco e scopro che le comparse travestite sono volontari in cerca di ospitalità (ma comunque paganti per il soggiorno ricevuto), pagano meno di una vacanza ma li utilizzano per lavorare (i campi, le piante, la cucina sono lavori realmente da svolgere) in cambio di cosa? Imparano la lingua, forse necessitano di un soggiorno in quel luogo, esperienza di lavoro per far sbocciare altre possibilità... tutto è possibile date le giovani età!  Ci sono anche pecore e asinelli ma loro ricevono gratis il pasto!
Chi deciderà di diventare donatore del
Discovery Center con una somma superiore a $ 120 vedrà il suo nome inciso nell'ultima stanza della visita, quella dedicata ai ringraziamenti di coloro che sostengono questo progetto.
Il giro è stato veramente piacevole e interessante, durante il percorso è possibile, per chi interessa, entrare all'interno di quella che è la ricostruzione di un antico sepolcro ebreo, con tanto di masso rotondo posto all'ingresso pronto per essere chiuso. Un poco macabro l'interno, ho percepito una strana sensazione e la photo scattata è andata misteriosamente perduta perché venuta troppo sfuocata.

Lago di Tiberiade















Prima di proseguire verso il lago di Tiberiade una sosta pranzo è gradita e il luogo è indubbiamente azzeccato per trovare cibo tipico a costo ottimo. Abbiamo sostato in un delizioso locale , il @nahalabateva in cui son riuscita ad assaggiare un sostanzioso piatto di foglie di vite ripiene di riso, ottime!!! Son stata incuriosita da un negozio che le ha presentate tutte distese su un telo a terra, di fronte all'ingresso, indubbiamente se andate nel luogo dovete assaggiarle ma vi consiglio di prendere un unico piatto per più persone perché è molto abbondante nonostante il cibo dia subito sensazione di sazietà.
Ci fermiamo nuovamente per una sosta panoramica alla chiesa dei pani e dei pesci, la vista del lago da qui è stupenda, inoltre è possibile vedere le vaste piantagioni di banane ricoperte da teli protettivi.
La chiesa di per se non è molto diversa da altre chiese, c'è un piccolo boschetto in cui è situata una chiesa all'aperto e le cancellate mi hanno aiutato a creare discreti effetti nelle photo.
Scendiamo verso il lago che si trova a 250 metri sotto il livello del mare e un poco di siesta ci rinforza il viaggio.



mercoledì 8 maggio 2019

Jerusalem, Una delle tappe del mio viaggio in Israele.

 
Al terzo giorno dal mio arrivo eccomi giungere nella ormani famosa città di Gerusalemme, dalla stazione centrale prendiamo l'autobus che conduce alla città vecchia, quella circondata dalle mura e ricca di religioni variopinte.
Sono presenti in ogni luogo una marea di giovani militari in divisa con tanto di mitra appresso, sono riuscita a fotografarne uno prima di essere sgridata miseramente perché i militari è proibito immortalarli in photo. Ma come faccio? Ce ne sono talmente tanti che mi è stato impossibile, chiedo webbamente perdono se compariranno photo di militari durante il susseguirsi delle immagini.
Innanzitutto è molto interessante anche la zona nuova della City, mi è capitato di trascorrere qui anche il settimo giorno ... ma andiamo con ordine... lo racconterò dopo...
La torre e il castello di David si trovano nella parte più alta vicino al quartiere Cristiano e Armeno, progressivamente la vallata va in discesa, parallelamente opposto al castello troviamo la Moschea che, a causa del ramadam in corso, non era possibile visitare, vicino a questa il quartiere ebraico e Mussulmano.
Come vengono suddivisi i Quartieri? Con un sussegguirsi di mercati e bancarelle che ne contraddistinguono lo stile di ogni religione; Oggetti, decori, e vesti di differente stile.
E come tradizione ci sono le porte di Ingresso disposte nel perimetro delle mura, solo una è chiusa, quella più adiacente alla moschea ; La Porta d'Oro, così chiamata nella letteratura cristiana o She'ar Harahamim ("porta della Misericordia") è la più antica delle attuali porte delle mura della Città Vecchia di Gerusalemme. Si trova sul lato orientale dell'antica cinta muraria ed è una porta chiusa, poiché è la porta attraverso la quale, secondo la tradizione ebraica, il Messia entrerà in Gerusalemme.
Entriamo dalla Porta di Jaffa per raggiungere la torre di David, è ancora presto per l'apertura così attendiamo in siesta nel piccolo e unico bar aperto. Durante il mio soggiorno scopro che in israele il caffè costa circa €2.28 (9 shekel) uno sproposito, però i contenitori sono forniti di coperchio con beccuccio per evitare un'uscita accidentale del liquido (così comodo che ho acquistato il kit ricordo).
Durante in mio soggiorno scopro che, all'interno di questa torre (che solo torre non è perché anchessa circondata da mura e con cortile interno definita "Cittadella") vengono effettuate proiezioni che spiegano la storia del luogo in modo interattivo ,non son riuscita a vedere tale meraviglia.
Giunge l'apertura prevista per le 9.00, entriamo finalmente a vedere tutta la famosa Cittadella, trattasi di un classico cortile interno recintato dalle mura e circondato da quattro torri. In uno dei cortili è presente la riproduzione di com'era la cittadella un tempo (o almeno questo è ciò che deduco dal foglietto guida in Spagnolo... Italiano ancora non convenzionato....).
La cittadella è un affascinante sito archeologico. Le rovine della fortezza testimoniano la 
grande successione di eventi a Gerusalemme e rappresentano la storia di tutti i diversi 
periodi di questa grande città. Dalle torri della fortezza è possibile vedere uno 
spettacolare panorama a 360 gradi intorno, che copre sia la città vecchia 
che la nuova città di Gerusalemme.Usciti dalla Cittadella iniziamo ad osservare qualche viale 
per poi giungere al famoso "Santo sepolcro" trattasi dell'antica grotta su cui è stata distrutta 
la collina per costruire la Basilica Costantina.  
A Gerusalemme, il 18 ottobre 1009 l'edificio originale venne distrutto completamente dal "pazzo" Imam/Califfo fatimide al-Hakim bi-Amr Allah, che sradicò la chiesa fino alle fondamenta. L'edicola, i muri orientale e occidentale e il tetto della tomba scavata nella roccia vennero distrutti o danneggiati (le cronache dell'epoca sono discordanti), soltanto i muri nord e sud vennero protetti da ulteriori danni dalle macerie.La prima crociata venne raffigurata come un «pellegrinaggio armato», per cui nessun crociato poteva considerare completo il viaggio senza aver pregato come pellegrino sul Santo Sepolcro. Il capo dei crociati, Goffredo di Buglione, che divenne il primo monarca crociato di Gerusalemme, decise che non avrebbe usato il titolo di "re", e si dichiarò Advocatus Sancti Sepulchri, "Protettore (o Difensore) del Santo Sepolcro". Il cronista Guglielmo di Tiro, riporta la data della ricostruzione a metà del XII secolo, quando i crociati incominciarono a restaurare la chiesa in stile romanico e vi affiancarono un campanile.
All'ingresso la tavola in cui dicono che il Cristo è stato unto prima di essere sepolto, quì i 
fedeli più assidui si inginocchiano per baciarla, accarezzarla, pregarla ecc...
E io mi chiedo; A secondo loro lasciano un reale reperto di così grande valore religioso
in balia di non si sa chi e cosa? photo con la borsina dei souvenir appoggiata sopra mentre 
il proprietario accarezza la tavola, accendino e pacchetto di sigarette mentre l'altro la bacia
.. tutte photo viste sul web nella ricerca delle mie informazioni.
Più avanti il luogo originale della sepoltura denominato Edicola (?) luogo ricco di fila per 
entrare in quello che è stato dichiarato luogo di sepoltura ma in cui sorgono pensieri e ipotesi 
discordanti. Tutta la basilica è ricca di cunicoli e stanze adibite a chiese e cattedrali di tutte
le religioni e non solo quella Cristiana.
Usciamo per proseguire il cammino, ci addentriamo in quello che è il mercato cristiano
ricco di incenso e ogni cosa che può rientrare in una chiesa, comprese due campanoni
in dimensione originale dal prezzo di 300 euro!
Arriviamo al muro Occidentale (ebraico: הכותל המערבי, HaKotel HaMa'aravi) noto
 immediatamente 
uno strano contenitore, a cosa serve? A distruggere ogni cosa abbandonata, dimenticata e 
non sicura per evitare possibili pericoli. Due guardie sono vigili e attente a ciò che accade 
e il muro è di fronte al mio naso (cioè no... distante almeno 5 metri).
E' usanza disinfettare le mani utilizzando le brocche a disposizione nei pressi di una fontana 
posta vicino al muro, è usanza inserire bigliettini nel muro come segno di richieste, preghiera 
o necessità di aiuto. E' usanza distanziarsi dal muro senza girare a lui le spalle, camminando
come un gambero in retromarcia anche se si sta chiacchierando e la preghiera è giunta a 
termine.
 
 
Santo Sepolcro
Muro del pianto
 Due religioni a confronto....


Il muro è religiosamente diviso a metà; donne e uomini hanno spazi di dimensioni differenti,
la parte degli scavi più vicina alla zona uomini solo loro ne hanno libero accesso, altri scavi
sono comunque turisticamente accessibili su prenotazione.
Abbandonando il muro ci addentriamo nei viali del quartiere Ebraico e, in un putpurì di razze
 e tradizioni, non si può non trovare un'antica strada Romana; "il Cardine" o "Cardo Romano".
Attraversando il viale si possono notare gli scavi, gli antichi negozi, i nuovi riportati allo
splendore e dei fantastici dipinti/murales originali nel loro genere.
Questo vicinissimo al confine dei quartieri con i loro mercati ai quali ci riaddentriamo molto 
velocemente terminata la contemplazione del dipinto di giovani pargoli, quello del passato e
quello del futuro che si scambiano (pare) una cipolla!
Purtroppo un giorno è poco per vedere con calma tutto e tutti e quattro i quartieri, 
ora sulla cartina ho notato che avrei necessitato di almeno un'altro giorno per assaporare i 
viali e i variopinti decori dei quattro quartieri presenti in questo recinto di mura.
Il secondo giorno mi sono soffermata sulla zona nuova della City, la visita ai luoghi è stata 
più tranquilla ed ho avuto modo di riempire d'attenzione e cura i miei criteri di valutazione
giudizio.
Arriviamo con il treno nella fermata più vicina, rispetto a tante City il servizio pubblico è 
comodo e chiaro, son riuscita a prendere il bus per il paese vicino senza eccessivi problemi,
sicuramente sarebbe più comodo e chiaro un tabellone con le fermate e i numeri dei bus
in modo da non dover rischiare di girarli tutti (ma questo un pò dappertutto servirebbe).
Yad VaShem (Letteralmente; "Mano a Dio", in Ebraico: יד ושם) Fondato il 19 agosto 1953,
 è l'Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Israele, istituito per 
«documentare e tramandare la storia del popolo ebraico durante la Shoah preservando
 la memoria di ognuna delle sei milioni di vittime», nonché per ricordare e celebrare 
i non ebrei di diverse nazioni «che rischiarono le loro vite per aiutare gli ebrei durante 
la Shoah» e certificati fino al 1º gennaio 2018 in  26973 persone.  
L'ingresso è composto da un tunnel che unisce più stanze, ogni stanza racchiude argomenti 
differenti, la storia dovrebbe ormai essere impressa nelle nostre menti ma trovarsi di fronte ad una
 bambola fatta a mano da una giovanissima prigioniera nel campo di concentramento
di "Terezin", gli effetti personali ritrovati e conservati dopo che i corpi dei proprietari 
sono stati miseramente bruciati, fa un certo effetto. 
Una stanza è dedicata ai soldati che hanno partecipato allo sterminio, un'altra a coloro che 
hanno cercato di salvare gli ebrei e le storie che hanno ideato per raggiungere l'obbiettivo, 
una ricostruzione del treno che veniva utilizzato per caricare gli Ebrei pronti ad essere
trasportati nei vari campi e il carrettino per i defunti simile a quello utilizzato nel periodo
della lebbra.
Infine la stanza più agghiacciante; buia e nera, ricca di stelle luminose in ricordo delle
vittime più innocenti; bambini e neonati;
Sola, in metto al buio, illuminata dalle stelle artificiali con una voce registrata che pronuncia 
nome, cognome e stato di provenienza del piccolo certificato di turno.
Poco distante il Rockefeller, un sito ricco di reperti archeologici un po mal distribuiti,
all'interno la più vecchia biblioteca di Gerusalemme piccola rispetto alla quantità
di libri che hanno, sarà previsto un trasloco a breve perché il locale e alcuni reperti devono
restituirli alla Giordania, mi auguro avranno luogo più ampio per posizionare tutti 
i loro ricchi volumi.
Il trasloco riguarderà anche un'antica dimora in arte Turca, avete mai visto l'arte Turca?
decorata, ricca di ghirigori e completamente opposta rispetto a quella a cui i nostri occhi
sono abituati. Nel trasloco sono compresi i classici cocci trovati nei vari scavi, un'antica 
vasca, lo scheletro di un feto e quello più adulto. Nono ho capito le porte dell'antico
sepolcro, appartengono alla Giordania quindi rimangono in questo museo?
Lo imparerò in una prossima occasione...
Una stupenda vista panoramica del monte degli ulivi conclude questa piacevole mattinata
e il pomeriggio mi soffermo nelle vetrine di Gerusalemme; un lungo viale denominato Yafo, 
che ospita i binari dell'unico
 treno che porta da un'estremo all'altro della città.
Le vetrine sono buffe, tutte scritte in una lingua a me incomprensibile, questo elemento 
ha acceso ogni mia curiosità e mi sono "Buttata" in ogni oggetto di cui cercavo 
comprensione e significato.
Una libreria con un bancale in cui appaiono i volumi di artisti israeliani, ho scoperto 
che esiste un puzzle con 42000 pezzi e un altro tondo che compone un pallone da calcio
dal costo di circa €2.50, e poi loro; 3 pacchi enormi di biscotti al costo di 11 shekel 
(33 in totale) il prezzo più economico trovato considerando l'abbondante confezione.
Che pesante però portarle tutto fino alla stazione dei Bus senza la mia borsa in cotone
"da spalla"!