domenica 25 ottobre 2020

Castello di Montecuccolo? No, Castello di Guiglia ex Residenza dei Montecuccoli.

Il mio arrivo a Guiglia è promettente, il sole è caldamente splendente e un parcheggio mi attende semideserto proprio frontale al bar che mi ha ospitato per il pranzo; due brioches (più una in borsetta) e un Caffè macchiato hanno dato valido sostegno per l'imminente visita al castello.
Sono stranamente in anticipo quindi eccomi a curiosar per la via del centro che mi porta al Castello, <Chissà come mai i viali principali di questi graziosi borghetti si chiamano tutti "Via Roma"> penso mentre la percorro con la macchina fotografica in mano incamminandomi verso il cartello marrone con la scritta "Pineta" che mi porta a percorrere il cortile di una dimora abitata. 

Il fogliame è fitto e variopinto, gli alberi son massicci ma non fitti e il sentiero porta alla chiesa visitata a fine percorso con i ragazzi del F.A.I. Purtroppo l'unico accesso è quello dal cortile perché il percorso al castello è chiuso con cancello e lucchetto.
Ore 13:00, all'imminente visita prenotata sul loro sito manca solo 30 minuti quindi mi soffermo su una panca ad osservar il luogo, "Casa Natale di Ercole del Rio-1723/1802-Grande campione Europeo di Scacchi" ed ecco che Qui l'amico Google mi fornisce l'informazione sulla storia della scacchiera e sui "Tre grandi Modenesi" scacchieristi del 1700.

Frontale alla dimora del civico n°5 ecco che il mio gruppo si riunisce e ci si appresta a entrare per la visita. Temperatura, disinfettata e inserimento nominativi a PC ed eccoci di fronte a una signora che ci racconta la storia di queste mura e di quello che ne è il suo contorno.
Ovviamente tutti i ruderi di un certo pregio sono passati in mano a vari proprietari e hanno subito guerre e distruzioni questo, nel tempo, ha pure perduto il ponte levatoio e chiuso una vecchia porta, d'altronde si sa... il restauro di un castello è un po come quando ti liberi delle cianfrusaglie in casa, se il ponte non serve più perché tenerlo?

La particolarità? Durante la seconda Guerra Mondiale, il paese di Guiglia e il suo castello assumono un ruolo strategico di immediata importanza a causa della vicinanza con la Linea Gotica dei tedeschi. Il paese divenne tappa per i militari tedeschi, la Rocca ospedale militare. Spesso Guiglia rimase immune ai bombardamenti, fino al 15 aprile del 1945 dove venne colpita dalle bombe alleate, che
distrussero molte case e danneggiarono varie zone di rilevanza come il lavatoio pubblico del Poggio, il Conventino e l’arco d’ingresso. (ed ecco spiegato l'enigma del ponte di cui sopra). Qualche giorno dopo, Guiglia verrà liberata.  Successivamente alla seconda guerra mondiale, il Comune cede in affitto “il Conventino”. Lo stabile viene adibito ad attività turistiche e ricreative, con trasformazione perciò a uso Albergo, Ristorante, Bar, Cinematografo, Sale da
concerto, di lettura, di giochi, di esposizioni artistiche e mostre. In questo contesto la rocca apre anche un casinò, destinato a durare pochi mesi, in quanto il Ministero dell’Interno impone la chiusura della casa da gioco lo stesso anno.
L'ingresso è formato dalla classica terrazza in cui si entra nella classica "Sala degli specchi" ma senza specchi, si tratta della zona divenuta ristorante con, a lato, il bar e l'antica vetrinetta con la finestrella che
comunica con la cucina per ogni necessaria necessità.
Scendendo le scale l'immensa cantina è il luogo divenuto rifugio prima, sala da ballo successivamente, anche qui un'altra cucina in cui sono presenti differenti stili di mobilio.
Salendo la scalinata eccoci alle tre stanze adibite a Casinò, ovviamente è presente la biglietteria e la toilette con il caratteristico stile del tempo nonché due tavoli da gioco discretamente conservati.
I gruppi son composti da un massimo di 15 persone esclusi la guida e il chiudi guida" che, poverino, mi attendeva durante le mie soste "Photo", non tutti però siamo saliti sulla torre, i

120 gradini stretti, vecchi e un poco sgarrupati ne hanno forse intimorito alcuni privandoli di un panorama veramente incantevole.
Dalla torre gli antichi del luogo osservavano l'intera valle, col bel tempo è possibile vedere "San Luca" Bolognese, Modena e tutte le frazioni che separano le due provincie. Oggi no, nonostante il sole la leggera nube ne ha oscurato la vista che, però, ha reso il panorama più vicino cromaticamente variopinto.

La famiglia Montecuccoli era devota alla Madonna di San Luca di Bologna, per questo motivo l'Oratorio si presenta come una riproduzione in miniatura La chiesa venne costruita in scala rispetto alla famosa Chiesa di San Luca di Bologna. Questo edificio in seguito sarebbe divenuto anche la tomba della famiglia Montecuccoli Laderchi.
L'interno è a croce, minuscoli inginocchiatoi di legno vecchio sono ai due lati del breve ingresso, l'altare è subito raggiunto e nelle due volte laterali ci sono il confessionale e due stanze collegate da una griglia in ferro, che servivano a nascondere alla vista chi era dentro.
Al centro la cupola pare che, in particolari giornate, crea un gioco di luci all'interno dell'edificio, forse proprio sulla scritta tombale posta sul pavimento di fronte all'altare.


sabato 24 ottobre 2020

Simboli Celti; immagini, divinità e oggetti sacri.

 

Guerrieri e contadini, ma anche fate e folletti, re e regine, druidi, maghi e poeti, spiriti dei boschi e delle acque... I leggendari Celti furono gli abitanti di territori sparsi e diversi, dall'Irlanda ai Balcani. E ovunque lasciarono tracce del loro passaggio.
Il Graal, simbolo della mitologia celtica, ha assunto toni spirituali con la coppa in cui cristo celebrò l'Eucarestia.
Il Dolmen, considerata una camera tombale, non ci son però certezze su questa teoria (e si scoprì che era una tenda parasole). I Druidi erano i sacerdoti Celti, le croci già trionfavano tra i loro simboli. I Bardi (Bar;Suono, voce, guida) seguivano in guerra  per suonare la Chrotta (Arpa celtica) cantando le gesta del passato declamando versi destinati a porre in rilievo il coraggio e la forza dei guerrieri. Le divinità; Lug, il dio delle tante facce; Ogma, il dio della scrittura; Ovati, i profeti della natura. Tagliare la testa dei nemici o bruciar persone per darle in sacrificio era un loro culto simbolico.

La Signora della Pioggia.

 

Pensavo di trovarmi di fronte a storie nello stile del libro "Donne che corrono coi Lupi" e invece no.
Trattasi di storie, fiabe e miti tratti dalla letteratura popolare e tradizionale delle culture europee e extraeuropee.
I racconti sono buffi e tradotti in modo basico e elementare con al centro sempre la figura femminile. La creazione della Donna secondo gli Aborigeni, una mitologia sulla nascita del mondo, le donne considerate Maghe e Sciamane. Fino ad arrivare alla "Vulva dell'antenata" e alla spiegazione Messicana su come venne popolato il mondo.

giovedì 22 ottobre 2020

Siamo Materia stellare che medita sulle stelle.

 

- <Hei.. Psss>

- <MMMM?????>
 
- <Dico a te! Svegliati che devi iniziare a brillare anche tu, la luna è già alta, la leggera brezza notturna accarezza la terra e la via lattea deve iniziare a splendere>
 
- <Stanotte avrei voglia di Pisolare, sono stanca di accendermi per chi non ci apprezza, solo alcuni si soffermano a contemplarci oggigiorno. Nell’antichità eravamo maggiormente apprezzate, scrivevano anche poemi su di noi.. ma ora? a che serve splendere?>
 
- <Scherzi? Ma se hai dormito tutto il giorno?, svegliati pigrona e guarda che spettacolo stanotte che abbiamo da osservare, e non è come tu dici… ci son periodi in cui apprezzano le nostre viaggiatrici, soprattutto le coppie più giovani si soffermano su di noi>
 
- <E quella nave? guarda che buffa ma incantevole scena, si intreccia nel paesaggio con noi come cornice, come un murales dipinto nel cielo, come la tela di un quadro moderno, come … come… >
 
- <Come caspiterina avrà fatto a finire in quella posizione?>
 
- <Avrà fatto surf tra le onde, oppure l’amica balena l’ha trasportata in groppa abbandonandola poi in mezzo al mare>

- <Oppure la nave è stata travolta da una tempesta che l’ha devastata trascinandola alla nostra vista dopo aver perduto in mare l’intero equipaggio.. >
 
- <Non è una Nave ma una barca grossa, non penso sia come tu dici... il mare è talmente calmo... l'acqua si muove solo nel riflesso dell'albero inclinato da... OPS! Guarda Bene!!! Non sono nuvole.. un leggero strato di terraferma si appoggia sotto il lato sinistro della prua>
 
- <Ecco cosa la fa inclinare così, si è incastrata in un sottilissimo strato di terraferma... da sveglia sei un'attenta osservatrice>
 
- <Guarda, si son svegliate tutte, stasera il cielo è talmente illuminato dai nostri luccichii da coprire il manto blu scuro che avvolge il cielo proprio nel punto esatto in cui viene maggiormente brillantinato>

mercoledì 21 ottobre 2020

Greenland - Recensione del Film

 

Il bambino è incuriosito dalla cometa che arriva da uno sconosciuto sistema solare, passerà vicinissima alla terra e nulla si sa di lei, nessun astronomo l'ha studiata perché comparsa all'improvviso. Così lunga da non riuscire a vedere la fine, solo qualche frammento cadrà al suolo, con molta probabilità ciò che entrerà nell'atmosfera terrestre si disintegrerà durante il percorso. Come un eclissi tutti di fronte alla TV ad ammirarla tranquillizzati dai media e dalle favole che devono raccontare alla massa. Finché l'ingegnere edile non riceve la telefonata in cui è stato scelto per essere trasferito, tramite un aereo militare, in un bunker di sicurezza, tutto procede in modo tranquillo.
La famiglia composta da tre persone può portare solo una valigia, chi non ha il codice di accesso che gli è stato consegnato al cellulare non potrà accedere agli aerei.L lasciano gli amici, i parenti e i vicini nonostante le loro perplessità e rifiutano di portar con loro la migliore amichetta del figlio. Come potrà mai entrare se non fa parte della famiglia selezionata?
La selezione è stata creata in base alla professione, chi ha un compito utile alla società potrà servire per ricostruire il futuro, loro però non potranno entrare, il figlio affetto da diabete e bisognoso di continua insulina, verrà rifiutato all'ingresso dell'aeroporto, anche i genitori non partono ma cercano di raggiungere comunque il bunker tramite altre vie.
Il sentimento della disperazione fa uscire lati umani inaspettati che la mente conscia neppure valuterebbe e le scene la ritraggono appieno.
Effetti speciali e scenari verosimili al reale. Da vedere.

domenica 18 ottobre 2020

Passeggiata in centro a cercar Zucche ornamentali

 

In realtà non ne ero alla ricerca ma, quando l'ho vista, l'impulso creativo l'ha immediatamente visualizzata al fianco di quelle finte, quelle che ho contornato con la ghirlanda di pigne natalizie per far assomigliare il ripiano della libreria all'ormai famoso "Campo del Grande Cocomero" di Linus.
Assomiglia ad una delle case dei puffi e la sfumatura in arancio che si espande sia nel tronco che nel "Tetto" me l'ha fatta scegliere ed acquistare al modico prezzo di €2.00. A me è durata 10 anni e non l'ho affatto seccata, mi risponde il venditore dopo che gli ho domandato se occorrevano cure particolari per mantenerla secca per più tempo.... Sarà... fatto sta che l'ho posizionata a fianco al deumidificatore per asciugarne l'interno il più possibile prima si adagiarla nel campo e, forse, tenerla come "Casa delle fate" dopotutto ne ho trovata una simile in vendita in un negozio di Tradate, solo con il "Tetto" a cappello di strega.
In realtà il giretto è stato casuale, io e il mio momentaneo amico canino non potevamo certo starcene in casa con il sole splendente di oggi, quindi eccoci alla fiera che ho trovato ricca e piena di curiosità interessanti che mi son soffermata ad osservare. L'insegnamento difensivo di un combattimento medievale somiglia ad una lezione di difesa personale e le palestre hanno dato il meglio di loro con spettacoli tratti dai loro insegnamenti, ne è un esempio la lezione gratuita da me effettuata; "Calisthenics" (qui il post del 2019).
Quest'anno l'ho trovata più interessante del consueto, fiera arricchita di graziose curiosità.

sabato 17 ottobre 2020

Non è che soffro di Ziite? Di che malattia si tratta? Leggete il post...

 

Scopro ora dal web che le "Baloce" (tendo a italianizzare sempre i dialetti) sono castagne bollite con la buccia e le "Mondine" sono castagne bollite senza buccia. Ma siam certi? Io non ho mai bollito una castagna togliendole prima la buccia... non vorrei si trattasse di un sito farlocco.... Uno dei due nomi corrisponde a quelle cotte sul fuoco, quelle che trovate nella confezione con la padella a buchi nei supermercati, quella padella che brucia i Marroni (le castagne grosse) facendole divenire scure e secche.
Il fuoco diretto non va bene per questo tipo di cottura. Attorno al fuoco si mettevano ma dovevano bruciare con le braci e non a fuoco diretto, "altrimenti son da buttare" mi dicevano. Ecco allora trovar la giusta alternativa alla loro cottura; dopo averle "castrate", eccomi a distenderle sulla bistecchiera, sul mio griglia zucchine preferito!  Castrare i Marroni (che se ti scappa una R in meno son già tutti pervertiti) un'usanza in cui venivo ripresa in continuazione perché, ancora attualmente e non solo da piccina, anziché il semplice taglio alla buccia creavo un solco che divideva il marrone da parte a parte, "così poi si fa prima ad aprirla" affermavo convinta nonostante le continue raccomandazioni di nonna e Zio.
E ora eccomi qui, a gustarmi, di tanto in tanto, gli avanzi della gustosa cena assaporata anche grazie al tepore del''oretta in cui ho acceso i caloriferi per eliminare il primo freddo. Ho cercato di resistere, il mio intento era quello di arrivare almeno a Martedì 20 Ottobre, giorno in cui si può accendere il riscaldamento anche nei condomini delle case popolari, invece? Eccomi a cedere dopo aver avvolto il letto con una coperta dalla dubbia efficacia, farà veramente caldo? E' lana ma siam certi che non sia più caldamente avvolgente il classico piumone? E invece eccomi ad aver trascorso una nottata in cui il sonno si è fatto profondo e il sogno pesantemente misterioso ed enigmatico. Iniziano nuovamente ad essere intriganti e ricchi di mistero? Torneranno ad essere a puntate come già si son verificati? Come finirà quello di stanotte? La misteriosa mora riuscirà a scambiare le pedine per sistemar tutta la storia?
Comunque non mi sta venendo la ziite, se così fosse sarei ancora al freddo e al gelo!!!!

Le "baloce" sono castagne bollite con la buccia e "mondine" sono castagne bollite senza buccia

Tratto da: https://www.alimentipedia.it/castagne-bollite.html
Copyright © Alimentipedia.it
Le "baloce" sono castagne bollite con la buccia e "mondine" sono castagne bollite senza buccia

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martedì 13 ottobre 2020

Verdechiaro, verdecampo e ricoveri operatori.

 

Ascensore ricco di capienza massima, sale all'ingresso uno, Quarto piano, le porte si aprono, un inserviente accompagnato da barella vuol salire.
Ma non possono utilizzare quelli di servizio? Penso a voce alta.
Ora, in attesa di ricovero, una barella con paziente accompagnata da due inservienti esce dalla porta  del reparto in cui siamo attesi. Prendiamo l'ascensore di servizio? Chiede il più giovane, no perché lì occorre il badge, risponde il più anziano.
Il badge? Penso, stavolta tra me e me, io l'ho preso da visitatore già minimo tre volte e nessun badge ho in tasca...
Covid-19: quante persone possono entrare in ascensore? E nell'ascensore di un ospedale?
Per salire al secondo piano per il tampone due son più che sufficienti, ma poi devi scendere al piano interrato per la tac e li ti trovi davanti un cartello che, se seguito alla lettera, l'intera sanità italiana si catapulta nella più ridicola idiozia: Massimo due a scendere, massimo uno a salire.... E' una cura per gli obesi oppure avete invertito dei cartelli?
L'attesa per cinque minuti di tampone si protrae per l'intera mattinata; "Vai al Qui facile" si fa presto a dirlo. All'ingresso chiedo dove si trova e mi dicono di seguire il cerchio verde; Ma il verdechiaro dell'indicazione all'ingresso 2 oppure il verdecampo della scritta uscita? Poi ne noto uno proprio di fronte all'ascensore 1: L'unica scritta "uscita" che ti fa uscire all'esatto opposto a tutte le altre scritte "Uscita"... Okkey, penso.
Alla fine lo vedo; Bianco con la scritta Qui facile in verde... e che cribbio però... anche le sfumature fanno la differenza!! Il gruppo è in attesa in una sala che viene ritenuta maggiormente ampia rispetto a quella d'attesa al secondo piano, quindi, è più corretto sostare in questo luogo sostiene l'addetta dopo aver protestato verso i colleghi dei reparti che non sanno ancora che il qui facile è sospeso e continuano a sbolognarli i pazienti da tamponare.
E' più ampia? penso durante la seconda attesa, al secondo piano, dei vari esami pre ricovero; un immenso stanzone in cui la capienza massima è di sole 14 persone.
Ma in tutto questo caos l'ascensore è il più fashion: più in alto sali e, a equivalenza di mq, in più entri, considerando che si ferma ad ogni chiamata si fa prima a prendere le scale...
Prendi un quasi 70enne, portalo al secondo piano per prelievo, poi al meno uno, poi alla fermata pipì (gli anziani son così), poi torna al secondo piano per fare un elettrocardiogramma che aveva fatto su appuntamento la settimana precedente (però è la prassi e si deve fare). Portalo poi al secondo piano (ma quello dell'ingresso 2) per attendere un letto che arriverà due orette dopo, tutto questo con la valigia appresso perché gli anziani son così... voglion tutto sotto controllo.
Ed ora eccoci qui, Già ha indosso la calza operatoria pronto per essere addormentato, ancora un'oretta e lo porteranno via dalla stanza. E' il secondo, il primo è stato il suo compagno di stanza entrato anche lui il giorno precedente. Sonnecchia, la notte ha dormito, l'agitazione gli è passata in fretta dalla mente dopo che l'aveva invaso al colloquio con il medico operante. Lui d'altronde è così, non affronta le emozioni ma le nasconde sonnecchiando.
Mentre scrivo tutto è terminato, il paziente sonnacchioso è tornato alla sua dimora dopo pochissimi giorni trascorsi nel post operatorio. Il primo paziente, invece, ancora è ricoverato. Penso di conoscerlo, mi sembra di averlo avuto in cassa svariate volte quando lavoravo nel centro commerciale, lo rivisto volentieri e il sospiro di sollievo è stato grande quando l'ho visto in stanza dopo un brevissimo soggiorno in terapia intensiva, gli auguro gli vada tutto al meglio.

sabato 10 ottobre 2020

AIUTO!!! Stiamo imbarcando Zanzare!!!! Museo della Storia della Psichiatria.

 

Il nervo si scuote nel momento in cui l'ennesima zanzara mi assale per la cena, braccia ormai piene di bozzoli e ronzii continui che mi girano tra le orecchie. Sarà stata un'antica tortura dei malati psichiatrici presenti anticamente in questo luogo? Fatto sta che son fuggita senza assistere alla visita di ciò che erano le torture (anticamente denominate cure) dei malati psichici dell'antichità.
Pazienza, la prossima settimana, per due week end, sarà a disposizione per un tempo maggiore rispetto alle misere tre ore del sabato pomeriggio grazie alle iniziative del F.A.I. nulla mi vieta di tornar in questo luogo nel momento in cui è più probabile un'estinzione di massa dei minuscoli insetti. Quant'è strano pensare che una massa di gambette e ali possa far fuggire da un luogo in cui è presente un'ampia camminata ginnica e quiete a due passi dallo stradone di Reggio Emilia? Ne ho portate almeno tre in provincia di Modena, avran perduto la loro dimora oppure riusciranno a sopravvivere fino all'arrivo dell'imminente gelo?


Il Museo di storia della psichiatria contiene una collezione di oggetti utilizzati nell'ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia, raccolta a partire dal 1875 dallo psichiatra Carlo Livi.
Il padiglione in cui è ospitato il museo venne inizialmente costruito nel 1891 per ospitare malati cronici tranquilli; fu poi trasformato per ospitare i prosciolti, a seguito delle disposizioni della legge 14 febbraio 1904 n. 36 e intitolato al criminologo Cesare Lombroso (Padiglione Lombroso). Venne abbandonato a partire dagli anni settanta e ospita il museo dal 2011.
E qui dovrò dirigermi la prossima settimana invece di perdermi a fotografar fogliame e orme sull'asfalto.
Con Antonio Galloni, nell’ambito di quelle che venivano definite terapie morali, si cominciò a capire che la malattia mentale, in quanto malattia, andava curata ed il lavoro era il miglior strumento di guarigione e riabilitazione. Nasce quindi in questo periodo, e verrà sviluppata in seguito, una Città nella Città, una vera e propria Cittadella, dove il paziente poteva lavorare, era impiegato in attività quotidiane e aveva la possibilità di socializzare, avendo una vita quasi normale all’interno della struttura. Questo è il contesto in cui sono racchiusi i vari Padiglioni costruiti, nel corso dei secoli, per vari scopi e contesti sociali.
Attraverso una convenzione con l’Università di Modena Livi trasformò il San Lazzaro in una Clinica Psichiatrica Universitaria nella quale creò anche un Museo (che definì di anticaglie) in cui raccolse e conservò i vecchi strumenti di contenzione e di terapia che possiamo vedere durante il percorso di visita: catene, manette, il casco del silenzio, le camice di forza, la macchina per il bagno di luce. Tutti oggetti che mettono un po’ i brividi e che garantivano tutto al di fuori del rispetto della dignità umana e dei diritti della libertà della persona.

lunedì 5 ottobre 2020

Lacci - Dopo aver letto il libro non è possibile non vedere il Film

 

Se non avessi letto il libro di Domenico Starnone il trailer non mi avrebbe convinto ad andare a sedermi al cinema per vederlo sul grande schermo.
La breve sequenza introduttiva non lascia spazio sufficiente per accennare gli intrecci emotivi dei personaggi, come lacci i legami si intrecciano divenendo più stretti e soffocanti a causa di gelosie e convinzioni che non accettano psicologicamente il cambio di vita. Ma anche da una non chiara espressione emotiva che induce ad essere lasciato due volte per poi tornare sui suoi passi per chissà quale motivazione psicologica, un carattere divenuto remissivo dopo aver provato ciò che in vita tutti dovremmo provare; L'amore e l'affetto.
Legami che si allentano nel momento in cui lui si allontana completamente ex moglie e figli, emozioni che riaffiorano facendo riaccendere l'animo di emozioni assopite ma non spente. Il gatto c'è anche nel film, le scene sono mischiate come nel libro ma in modo diverso, sempre se non ricordo male, ma il concetto psicologico viene pienamente espresso in modo scenico ed efficace.

domenica 4 ottobre 2020

Anime Mantra e scrittura Fantastica, cosa fare altrimenti se il castello ha il "Tutto esaurito"?


 La prima domenica del mese, a volte, è dedicata alla ricerca del luogo da visitare "a Gratis" grazie alle convenzioni messe a disposizione a favore dei luoghi pubblici per una loro maggiore visibilità a tutti, anche ai meno abbienti.
Ma? Causa covid-19 l'ingresso del castello di mio interesse in questo momento è ridotto a un massimo di 10 persone a ora, il "tutto esaurito" ha avuto la precedenza sulla mia inerzia a un'anticipata prenotazione.
O è l'inerzia che ha avuto la precedenza?
Fatto sta che mi ritrovo a visitar una Mostra già vista nel lontano 2018 (ma non così lontano) in cui, oltre all'esposizione delle figurine storiche, sono presenti i Mantra Giapponesi.
Ma non c'erano già esposti? Osservo la zona delle figurine più recenti, quelle della mia infanzia, la zona in cui erano già presenti gli album della dolce Pollianna, di Lady Oscar e del Tulipano Nero. Cerco di ricordare; C'erano già? O ricordo male io?
La differenza è nelle spiegazioni, han riempito lo spazio con pannelli in cui son descritti di significati morali di alcuni e il modo in cui un mantra viene disegnato con le spiegazioni di alcuni simboli. Ovviamente hanno tolto gli album di Esplorando il corpo umano e Lucy (perché non fanno parte di questa categoria) ma hanno aggiunto i più recenti come i Pokemon e Sailor Moon.
Al termine della mia breve visita a questa graziosa mostra ancora completamente gratuita eccomi giungere in un luogo opposto di cui son venuta a conoscenza ieri sera grazie all'evento a tutti aperto su facebook.
Memorizzato il numero come "Scrittura Creativa" l'ho poi corretto in "Scrittura Fantastica" la differenza sembra lieve ma l'insegnante si è messo talmente d'impegno ad esporre la precisazione che mi pare scortese non modificarla.
La creatività è singola e si differenzia per il modo e le espressioni, la scrittura è solidamente fisica quindi non creativa. Il termine fantastica è il modo in cui la creatività viene espressa sul lato fisico e materiale.
Vari erano i tipi di corso presenti nella sala espositiva del capannone 19 (durante la ricerca del luogo pereva quasi misterioso... in stile "Area 51") oltre alla scrittura e alla pittura anche un corso di costruzione di modelli di mongolfiera? Almeno così pareva dal vetro in cui li ho osservati all'opera. Quadri e stampe fanno contorno al lungo corridoio che porta alle varie sale, può essere un'opera artistica la stampa di una panoramica dentale esposta con tre filtri differenti?
Potrei essere un'artista!
Un'oretta veramente interessante in cui Daniele Lunghini ha esposto il suo metodo didattico ricco di espressioni che catturano l'attenzione e portano la mente ad essere solleticata da nuove idee. Il corso è di sole 5 Lezioni di due ore ciascuna ad un prezzo veramente irrisorio (quello di fotografia e Photoshop mi era costato di più) ... Che dire? Ci devo pensare? Sinceramente mi attira assai e, a volte, rimettersi leggermente in discussione, può rafforzare il modo in cui effettui il lavoro perché acquisisci maggiore sicurezza.