mercoledì 14 giugno 2017

Ordine & Disordine (Luciano De Crescenzo).

Nell'arena dell'universo si annidano da sempre due forze cosmiche: si tratta del Bene e del Male, diranno i fautori delle distinzioni nette, gli ansiosi di prendere partito; ma questa risposta, che è antica, non si adatta a tutti i temperamenti: chi è incline al dubbio e ama le sfumature si troverebbe a disagio in un mondo dove i pregi fossero tutti da una parte e i difetti tutti dall'altra.
Che cosa preferire tra ordine e disordine? Ai fans del primo, come ai fans del secondo, la risposta verrà dal cuore, ma De Crescenzo invita gli uni e gli altri a pensarci prima un po su. In una sala operatoria o nella cabina di pilotaggio di un aereo tutti vorrebbero giustamente l'ordine più rigoroso, ma a una festa o in discoteca il disordine è gradito; allo stesso modo in politica è ragionevole chiedere l'ordine per quanto riguarda la nettezza urbana o la criminalità, e il disordine se sono in gioco la libertà di opinione o il diritto di scioperare.
Molti sono gli argomenti di cui De Crescenzo parla in questo libro amabilmente bipolare 

Tratti dalle pagine del libro...
-È più produttivo l'ordine o il Disordine? Non è facile dirlo: dipende dal contesto. Se si è dirigenti di azienda un archivio sempre aggiornato è indispensabile, e con esso, ovviamente, una segretaria in grado di gestirlo. Al contrario, se si è artisti (in particolare pittori) il disordine e un compagno di strada obbligato: più lo si bazzica e più aumenta la creatività. Un imprenditore fallito chiude baracca e burattini, o al massimo si uccide, un pittore in crisi si taglia un orecchio e riprende a lavorare come se niente fosse.
Il disordine è simpatico, l'ordine è antipatico: su questo non ci sono dubbi. Non a caso Garibaldi è sempre stato più popolare di Cavour, pur essendo quest'ultimo il vero artefice dell'unità d'Italia. Ad andare più a fondo poi si scopre che il merito è tutto del look; da una parte c'era una sgargiante camicia rossa e uno zucchetto degno di un ballo in maschera, e dall'altra una redingote nera e un Gillet grigio che più grigio non si può. Ora diciamo la verità:come si fa a preferire il grigio al Rosso? Il colore della nebbia a quello del Fuoco? E poi Garibaldi era bello e Cavour brutto, e anche questo ha il suo peso.
-L'invenzione più pericolosa del ventesimo secolo non è stata, come molti credono, la bomba atomica, ma l'immondizia. A detta di legambiente, se mettessero uno sopra l'altro tutti i vuoti a perdere che gettiamo via ogni anno in Italia, verremmo costruire una torre alta un milione di chilometri, come dire il triplo della distanza tra la terra e la luna.
Premesso che la parola 《immondizia》 viene da 《immondo》 che vuol dire 《sozzo》, la situazione è al livello di guardia: più passa il tempo e più le aree destinate ai rifiuti, eufemisticamente definiti urbani, minacciano di invadere i centri abitati. Non parliamo poi dell'immondizia nucleare. Per chi non lo sapesse, sono tuttora viventi sul nostro globo qualcosa come 15000 testate nucleari e 500 centrali atomiche.
E dal nucleare passiamo alle confezioni regalo un rito che riempie la casa di rifiuti. (Non scrivo tutto altrimenti dovrei riportare tutto il capitolo).
Mel settore imballaggi tutte le confezioni sono da condannare. Prendiamo, ad esempio, l aspirina. Le pastiglie vengono incapsulate in appositi contenitori di plastica, a loro volta inseriti in scatoline di cartone e accompagnate dal foglietto illustrativo. E non basta: il farmacista di suo vi aggiunge lo scontrino e la carta con il quale fare il pacchetto. Le scatoline, à loro volta, arrivano in farmacia in grandi contenitori di cartone accompagnati da bolle di consegna, ricevute, fatture. 
- Per la maggior parte degli italiani non essere di sinistra vuol dire essere di destra, e viceversa. Pochi riescono a accettare l'idea che possa esistere qualcuno che, a seconda del problema sul tappeto, a volte sia d'accordo con la destra e a volte con la sinistra. Tra l'altro, in questi, la distanze tra conservatori e progressisti si sono ridotte ai minimi termini in quasi tutti i paesi democratici.

domenica 4 giugno 2017

Castelvetro - Mercurdo fiera dell'assurdo.


Non ero mai stata a questo evento che si tiene due giorni all'anno nel comune di Castelvetro,
sono così giunta nel paesello incentivata dal non voler assistere al certo frastuono del quartiere
dovuto a una partita di finale.
Non faccio in tempo a varcare la soglia che artisti di strada mi passano a fianco ben addobbati
e vestiti in modo molto fatiscente, in una delle immagini (ovviamente quella che mi è venuta peggio)
si può notare un retrogusto spettrale.
Proseguo e ascolto due melodie della banda musicale, purtroppo la melodia più bella l'anno eseguita in principio per richiamare l'attenzione poi più nulla... non male..
Proseguendo mi soffermo sulle bancarelle che sono l'attrattiva principale essendo articoli fatti a mano
e non usuali da vedere..
Ho notato un possibile lampadario che potrebbe andare a sostituire il mio vecchio ma inseparabile paglierino...
Ho trovato una casa per gli uccellini degna di tale nome,
tutta in paglia in modo che sia il più realistico per gli amici pennuti.
Gioielli in paglia e in legno (forse potrei portarli pure io nonostante l'allergia...)
ho comunque avuto modo di arricchire la mia collezione di biglietti da visita.
Insomma... tante cianfrusaglie ma in mezzo, cose belle e simpatiche ce ne sono...
e, indubbiamente, la condizione fondamentale da tenere in considerazione
per questo genere di fiere è quella di andarci con meno di 1€ nel portafoglio!!!!
Ovviamente non son mancate le figuracce....:
Entro a quella che è stata chiamata "edizione artistica Spoiler",
un corridoio separa due schermi che proiettano su uno i primi 10 secondi di 100 film,
sull'altro gli ultimi 10 secondi dei medesimi 100 film.
All'uscita sento un gruppo di ragazzi che parla di questa rappresentazione,
sento uno di loro che esclama: "il finale non lo capisce nessuno".
E io subito: " nemmeno io l'ho capito, ma c'è un finale?"
e ho iniziato a criticare leggermente il fatto che uno dei video copriva sonoramente
il volume del video opposto.... OK!!!!
il ragazzo si è poi presentato come l'organizzatore di tutto il baraccone!!!! Sempre io!!!
Poi ho preso il volantino ed ecco che ho capito il finale....
"I pezzi dei film permettono allo spettatore di viaggiare nel mondo e di scegliere quale strada intraprendere. Decide se conoscere solo il finale, divenendo così un portatore sano di Spoiler, o se intraprendere la strada della completezza, partendo dall'incipit e spostandosi fisicamente verso la conclusione."