domenica 22 ottobre 2017

Roberto Vecchioni - La vita che si Ama.

È inutile chiedersi cosa sia la felicità, o come fare a raggiungerla. Lo scrive un padre ai propri figli nella lettera che apre questo libro: la felicità, spiega, non è una questione d'istanti, ma una presenza costante, che corre parallela a noi. Il problema è saperla intravedere, imparando a non farci abbagliare. Il padre è Roberto Vecchioni. Sono per i suoi figli Francesca, Carolina, Arrigo e Edoardo - i racconti che compongono il volume. Dalle bizzarrie vissute insieme a loro, a episodi comici e drammatici della sua carriera di insegnante; dagli amori perduti o ritrovati fino a un ritratto vivo e passionale di suo padre Aldo, Vecchioni attinge alla propria biografia per costruire un vero e proprio manuale su come imbrigliare la felicità, senza farla scivolare via finché non diventa soltanto un ricordo. Ma ci sono anche le canzoni, scritte in un arco di quasi quarant'anni. Ci sono squarci letterari: un racconto dalle Mille e una notte, la storia di Paolo e Francesca, il mito di Orfeo ed Euridice, un frammento di Saffo. C'è l'amata casa sul lago, testimone di tanti momenti, alcuni dei quali difficili e persino spaventosi. Roberto Vecchioni ci conduce in un viaggio personale lungo quello che chiama "il tempo verticale", uno spazio che tiene uniti tra loro passato, presente e futuro, dove nulla si perde. D'altronde "la felicità non è un angolo acuto della vita o un logaritmo incalcolabile o la quadratura del cerchio: la felicità è la geometria stessa".

Nell'intervista Vecchioni ha parlato di un progetto, con una carica professionale che può avere solo chi mette passione in ciò che dice e pensa, ha presentato il progetto:  canzone d'autore nelle scuole. Un'idea che punta a dare una svolta e rivedere temi, e argomenti che vengono affrontati nelle aule ma, soprattutto, rivedere il metodo che viene utilizzato per far assimilare gli argomenti agli alunni.


2 commenti:

Unknown ha detto...

Bella riflessione !

SheMatisse ha detto...

Purtroppo non potevo registrare tutta l'intervista. Ogni passaggio è stato veramente ricco di riflessioni.