Avio e il suo Castello.
Attratta dal Castello di Avio in provincia di Trento eccomi qui a
scoprir le meraviglie del luogo. Lo pensavo un paesello provinciale di
poco conto e, invece? Cosa scopro? Che ha ben sette frazioni e che,
nella sua tenuta di San Leonardo, è stata girata nel 2015, “La dama
Velata” una serie televisiva.
Già solo il panorama gratifica l’animo e
lo porta a respirare la magia della natura con i suoi variopinti
profumi, colori e sensazioni, non sono ancora certa se il contorno l’ha
fatto il paesaggio o il Castello.
Il sottoponte ferroviario mi ha
incuriosito: “Ma io lì ci posso passare con l’auto?” mi son chiesta nel
vedere una discesa costeggiar la ferrovia… il dubbio si è un poco
placato grazie a un’auto che ha svoltato in quella direzione. D’altronde
come far diversamente ad attraversar il fiume Adige? Ora capisco a cosa
servono i semafori ai rondò…
Decido di abbandonare l’auto nel
parcheggio del paesello dopo aver percorso minuscole stradine in ripida
salita. Ma dove mi porti o mio navigatore? Ho pure incontrato il
trattore in discesa, praticamente ci mancava la pecorella e poi era una
perfetta scena di un probabile film comico!
Castellum Ava è il titolo
del libro a lui dedicato, nome di riferimento tratto dalle primissime
fonti storiche datate 1053, tutto completamente in sasso, sentieri
compresi. Ogni volta che incontro un luogo di questo tipo il mio
pensiero va alle calzature dell’epoca Medievale; Robuste suole o
stratificazioni callose? Chissà…
Un fiumiciattolo scende dalla
vallata e mi accompagna a ritroso lugo il sentiero che conduce al
Castello, la prima torre fa da ingresso, ovviamente è presente un’area
ristoro, un’altra zona invece è rimasta di proprietà privata. Dopo aver
donato l’intero Rudere al F.A.I. , nel 1977, una certa Castelbarco
Emanuela tiene per se la “Torre della Picadora” Luogo dedicato alle
impiccagioni dei prigionieri.
Dei dipinti nei castelli ne ho visti di migliori, quelli della casa
delle guardie sono di epoca sicuramente non artistica, “Troppo piatti” e
Poco tridimensionali. Un pelo più carini quelli presenti nel Mastio o,
per meglio dire, ciò che è rimasto degli affreschi anticamente dipinti
(denominati pittura cortese).
Questa torre è divisa in quattro piani
raggiungibili attraverso una scala in legno di epoca recente. Al centro
un grosso tubo, di cui non ne ho capito il senso, percorre tutti i piani
ad eccezione dell’ultimo, quello con il soffitto a volta denominato
“camera dell’amore”. (anche se io, in realtà, di piani ne ho fotografati
cinque, sei con la terrazza non visitabile,il primo piano già è
rialzato con sotto altra struttura quindi i calcoli non tornano…) Il
tutto è contornato da sentieri sassosi sempre in salita.. ottimi
percorsi ginnici naturali!
La leggenda narra che i guerrieri che si erano comportati male in battaglia venissero bendati e fatti girare nella casa delle guardie. Dopo averli storditi ben bene dovevano indicare delle lettere per formare una parola di senso compiuto, altrimenti venivano giustiziati! La principessa che non voleva sposarsi disse al padre che se un principe fosse stato in grado, bendato, di ricomporre il suo nome con le lettere avrebbe avuto la sua mano! Un’altra leggenda narra che il Re aveva fatto fondere tutto il suo oro per farne uno scudo da lui poi sepolto e mai più ritrovato. Antiche leggende ora tramutate in caccia al tesoro per bambini al castello.
Sirmione
Raggiungo Sirmione nel tardo pomeriggio dopo aver preso possesso del mio
B&b in un paese di facile accesso alle attrazioni del luogo.
“Sirmione,
Isola o Penisola?” un quesito che mi balza in testa fin dalla partenza
da casa. Sul sito di Garda Turism scopro che è composta dall’isola del
centro storico, interna al Castello Scaligero e dalla penisola che
unisce questa alla costa nel punto della frazione di Colombare.
In sostanza è sia Isola che Penisola!!!
Purtroppo
i siti visitabili sono ancora tutti chiusi, non sono riuscita a vedere
nemmeno le grotte di Catullo da lontano perché la zona non è ancora
accessibile (Anche se son stata tentata di andar oltre per curiosità).
Girovagando tra i pochissimi viali presenti e contornati principalmente
da alberghi e prati, assaporo l’odore del temporale che pare iniziare a
farsi vivo. L’acqua si agita, il cielo si colora di fulmini e il mio
pancino brontola dalla fame!
Mi soffermo a immortalar l’onda mossa
dal vento che si è fatto acuto per poi tornar verso il centro e ai suoi
negozi alla ricerca di cibo per placare lo stomaco tumultuoso per poi
dirigermi tra le soffici lenzuola del B&b!
Peschiera del Garda
Ancora assonnata e con in bocca il sapore della Brioches integrale con
miele parcheggio l’auto nel cortile di una farmacia chiusa. Pagare i
parcheggi???? Giammai!!!! Ci sono maree di cortili vuoti a disposizione,
soprattutto di Domenica con un’epidemia da poco terminata!!!
Il mio
stomaco ancora brontola così divoro anche la seconda brioches acquistata
come spuntino per poi dirigermi verso la Fortezza di Peschiera divenuta
nel 2017 patrimonio dell’umanità Unesco.
Porta Verona e Porta Brescia sono i due ingressi delle antiche mura di
Cinta, l’origine della city è Celtica e nell’antichità il suo nome era
“Arilica”. I canali interni sono stati deviati per permettere una
maggior difesa in quanto è una delle quattro città che formavano un
antico quadrilatero come sistema difensivo della prima metà del 1800
(Mantova, Verona e Legnago le altre tre).
La salutare passeggiata mi ha permesso di visitar tutto senza prendere
alcun mezzo, d’altronde è mia abitudine viaggiare in questo modo, solo
così si possono scovar angoli nascosti come il “Vicolo del Pescatore”
uno stretto passaggio che diviene una stretta porta che, vista dal lato
opposto al mio ingresso, pare appartenere ad una proprietà privata ma
che, invece, ha lo scopo di collegare due viali principali.
Scendo da
Via Marzan per osservare un poco il porto e una curiosa imbarcazione
completamente aperta sui due lati, incontro Piazza San Marco con il
fiume che attraversa “Ponte dei Voltoni” di cui ho immortalato solo una
volta e il paesaggio con la spiegazione dell’antico contesto.
Salgo
verso il ponte lasciando alberi di Magnolia alle mie spalle e un immenso
edificio storico che costeggia il lungofiume completamente abbandonato
e, cercando informazioni sul web, pare essere in vendita!
Dopo aver
osservato il paesaggio dal ponte salgo sul monticello alle mie spalle
che mi permette di osservar la vallata e i primi bastioni delle mura.
Al lato di porta Verona ecco che incontro il piazzale della Caserma
d’artiglieria, entro e scopro che sono presenti varie attrattive tutte
rigorosamente chiuse e un percorso che porta nuovamente ad osservare il
panorama da un’altra angolazione. Mi dirigo verso la località Porto
Vecchio e qui trovo un motociclista che si avvicina dopo che ho fatto la
photo alla sua moto…
L’ho reso partecipe del mio gesto… ma solo perché se né accorto…. mi
consiglia di proseguir lungo la passeggiata situata un poco più avanti e
io gli do retta non prima però di esser andata a veder tutti e cinque i
Bastioni e dopo aver scoperto la Pista ciclabile che, comunque, passa
da Porto vecchio per poter raggiungere Mantova.
Nonostante il lungo
camminare ho voluto percorrere anche un tratto del lungolago Garibaldi
che ho trovato completamente differente rispetto alla precedente
camminata, due aspetti estremamente diseguali che racchiudono fascini
opposti su un medesimo corso d’acqua.
Ecco concluse la mie ferie 2020.
Alla domanda “Dove sei stata in ferie?” ci sono due opzioni che
creano reazioni psicologiche differenti: “Sono stata a Peschiera del
Garda, Sirmione con una breve visita al Castello in Trentino” è diverso
dal dire “Ho fatto due giorni tra Peschiera del Garda, Sirmione e il
Castello di Avio”. Perché creare nella mente di un probabile invidioso
la certezza che le ferie son limitate a soli due giorni per natura
economica?
Il sincero lo capisce il più snob rosica perché a tutti capita, prima o poi, di non riuscire a far settimane intere via da casa. E che sia mai…. io ormai ci sono quasi abituata e poi avrò tante cosa da vedere comunque vicino a casa… ne ho già viste tante ma qualcos’altro ci sarà sicuramente che stupirà il mio animo!
Costo delle mie ferie 2020?41 € B&b
40 € Viaggio e Benzina
7.50€ Visita al castello
7€ Fritto di Pesce in street food
5.70€ Cena a Sirmione
8.50€ Cena prima della partenza + Panfrutto per souvenir
2.40€ Caffè e Acqua
7.30€ Pranzo ad Avio
3.40€ Colazione
Per un totale esatto di €122.80 … peccato non esser riuscita a fare il terzo giorno!!!
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