domenica 5 luglio 2020

Una Notte ho sognato New York - Piero Armenti

Successo e fallimento a New York sono molto simili, sono situazioni estreme di libertà. Piccoli eventi determinano il futuro, e non ce ne rendiamo conto. Puoi perderti tra droghe, alcool e depressione e finire a dormire sotto i grattacieli di Times Square, o puoi raggiungere il successo grazie ad alcool, droga e depressione e vivere in un attico a Manhattan. Gli ingredienti sono gli stessi ma vai a capire perché cambia il risultato.

Il libro descrive i tre mesi trascorsi in America da un ragazzo che arriva da "Valle dell'Angelo" un paesino vicino a Salerno. Oramai stanco della solita routine di paese in cui le persone sono quasi obbligate a seguire determinati schemi di vita, eccolo imbarcarsi d'istinto su un aereo diretto a New York quasi senza dirlo a nessuno. Il padre maggiormente consapevole che ogni essere vivente, compreso il figlio, deve seguire ciò che il cuore gli annuncia è meno disperato della madre più ambiziosa a una famiglia riunita.
Sul volo incontra un'Italiana che ha le sue medesime aspirazioni; Marika, ragazza che incontrerà nuovamente nei mesi successivi...
Prima notte ospitato su un divano di cui abitazione è privo delle giuste chiavi d'ingresso, poi trova ospitalità gratuita da Rosetta, un'anziana che vive con tre cani in un piccolo paese, scappa via di corsa quando scopre che lei è iper protettiva e che nell'abitazione vive anche una famiglia di topi.
Poi incontra Jack, un multimilionario che gli offre ospitalità gratuita in un appartamento di un grattacielo di Manhattan.
E qui vive l'aspetto opposto della città, dai quartieri malfamati si tuffa nella conoscenza e nel sapere di un personaggio che piace al padre e che lui stesso gli consiglia di apprenderne gli insegnamenti.
Jack; anziano con moglie consapevole di un'amante mantenuta, Piero si innamora di Gina, l'amante dopo aver dormito con lei nuda nel letto senza aver fatto con lei alcunc'hé! Entrano in confidenza, soprattutto quando Jack scompare e lei si ritrova senza appartamento pagato.
Jane, la moglie di Jack, entra anch'essa in confidenza con Gina e gli spensierati momenti trascorsi assieme la aiutano a comprendersi e a capire che, in fondo, accettava tutto solo per comodità economica, sociale e per abitudine ma non ha mai sopportato quei tradimenti.
La mogli si è liberata dal vincolo psicologico e ha poi preso la decisione di separarsi dal marito proprio nel momento in cui questo viene a sapere che il fratello è nuovamente barcollato tornando a fare il mendicante. Gina, invece, è rimasta succube di quel gioco goliardico che è il lusso del piacere, per questo motivo il protagonista non le ha mai espresso i suoi pensieri.
Trascorsi i tre mesi, sta quasi per scadere il visto... cosa fare? Tra le molteplici possibilità opta per l'illegalità di un finto matrimonio. Le modalità son descritte nel dettaglio solo che la futura moglie rischia di innamorarsi davvero e decide di non presentarsi alle veloci nozze dando "Buca" al protagonista proprio il giorno esatto in cui gli scade il visto.

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