giovedì 19 maggio 2022

Due Giorni a Ferrara con un budget di € 100

Il treno cigola come un nido di uccellini che, affamati, attendono l'arrivo del loro cibo. Svegliarsi alle 2 per afferrare il regionale delle 4.48 è da "frenesia da gita". A Bologna sosto per un breve tempo al binario 10 in attesa del Regionale Veloce delle 6.12 e qui osservo un passante che, con il suo fedele bastone, tasta il terreno per seguirne il percorso. Ma come fa un Cieco a capire qual'è il binario da seguire? Mi chiedo ancora assonnata. Con questo quesito che mi balzella nella mente e con odor di Brioches in borsetta salgo  in direzione San Pietro in Casale per poi scendere a Ferrara alle 6 e 48.
Troppo presto per osservar il Castello all'interno, troppo presto per qualsiasi attività; tutto apre alle 10, alcuni alle 9 quindi mi occorre un diversivo "Sempre aperto" e accessibile. 

VIALE DELLE VOLTE

Viale delle volte è così la mia primissima tappa e la trovo immersa dai sacchetti della raccolta differenziata Porta a porta in cui osservo un camioncino che ha la guida all'inglese. Ovviamente è così definita per i numerosi archi e dai passaggi sospesi che la caratterizzano, d'altronde è un viale medioevale e contiene numerose ramificazioni anch'esse con le loro particolarità.

PALAZZO PARADISO
Finalmente giungono le 9 e ripercorro a ritroso il viale per varcare la Soglia di "Palazzo Paradiso" sede della Biblioteca Comunale, del Teatro Anatomico e delle spoglie di Ludovico Ariosto.
Definita Ariostea durante le celebrazioni relative al Quarto Centenario Di Ariosto e ne contiene i "Frammenti Autografi" dell'orlando Furioso (Un' edizione critica di Particolare importanza).Le varie stanze non hanno grande rilevanza se non per i contenuti dei volumi. 

Al primo piano, dopo aver attraversato banchi di studenti in sosta, ecco lo stanzone che, oltre alle spoglie del Ludovico, contiene immense librerie di libri antichi contenuti in scaffali anch'essi caratteristici in quello che è lo specchio in profondità visibile dal suo altare. 
A piano terra il Teatro Anatomico, trattasi di un'antica classe disposta a cerchio in cui il docente spiegava agli alunni la vivisezione dei cadaveri come didattica per gli studenti universitari. Nel 1700 veniva imposto un defunto all'anno per svolgere quest'attività.  Tutto visitabile Gratuitamente.

IL CASTELLO ESTENSE DI FERRARA
E la sua Torre dei Leoni

Un Castello tra i pochi in Europa circondato dall'Acqua, ha il fossato alimentato artificialmente attraverso un condotto sotterraneo che lo collega al "Po di Volano".
Ad ognuno il suo lato per le quattro torri; Torre di San Paolo, Torre Marchesiana,Torre di Santa Caterina L'unica torre Visitabile è però quella dei Leoni che, grazie al balconcino presente, son riuscita a fotografare l'intera City dall'alto.
Le stanze all'interno sono ricche di affreschi e le informazioni risultano chiare ma scarne ed eccessivamente storiche sotto alcuni punti di vista.
Qui ho acquistato la MyFe card dal costo di € 20 per una giornata con la possibilità di entrare in vari siti e di utilizzare i mezzi pubblici nelle 24 ore successive all'acquisto. (solo castello con torre 14 Euro)

PALAZZO DEI DIAMANTI; LA PINACOTECA

Affascinata dalla presenza dei quadri in rilievo per i non vedenti con, ovviamente, la descrizione al lato di quella visibilmente scritta. Qui ho scoperto che Il Vangelo Luca (2, 2I) narra che, secondo una tradizione Ebraica, Gesù fu circonciso 8 giorni dopo la sua nascita, con tanto di dipinto caratteristico. In questo luogo, pieno di "Madonne con Bambino in Trono" mi chiedo; ma la madonna non era povera? Cosa ci fa sul trono?. Oltretutto ci sono alcuni fanciulli dipinti senza tridimensionalità. Come se fossero dei post it appoggiati ad un foglio colorato. Molto interessanti le spiegazioni dei differenti metodi di pittura di tre esempi riportati nell'adiacente quadro. Caratterizzato dai suoi 8.500 triangoli a forma di diamante dal Marmo Bianco venato di Rosa, del palazzo è visitabile solo la Pinacoteca, al costo compreso nella MyFe card, a causa di lavori di restauro.

MUSEO SCHIFANOIA

Ideato come "Palazzo dello sfarzo e del Piacere", un luogo in cui riposarsi, svagarsi e oziare. Costruito nel 1385 come delizia Estense e venne scelto questo nome con l'allusione di "Schifare la Noia".
Purtroppo nel corso degli anni ha subito varie modifiche fra cui l'eliminazione completa dello scalone principale e la tinteggiatura di tutte le pareti con conseguente perdita degli affreschi. Ora solo in parte son stati recuperati e alcune pareti hanno ripreso antico splendore ma rimane visitabile solo una zona a causa del terremoto dell'emilia del 2012 che ha lasciato danni al Palazzo. 

ROTONDA FOSCHINI
E' senza dubbio la particolarità esterna più affascinante del teatro di Ferrara, trattasi di un piccolo cortile interno che permetteva alle carrozze di entrare dal porticato frontale al Castello per poi raggiungere Corso Giovecca. 
Vent'anni di vie legali e giudiziarie prima della sua ultimazione con inaugurazione nel settembre del 1798, ho udito melodie fuoriuscire da una delle finestrelle aperte ma, non avendo assistito ad alcun spettacolo, non ne posso descrivere l'interno. 
La rotonda è sede di Manifestazioni e convegni di ogni tipologia ed è una delle caratteristiche di questa Città piena di arte e di Cultura.

PALAZZO COSTABILI
Non l'ho visitato se non solo esternamente, alla sera del mio passaggio già era chiuso ma rimane la postilla nel caso in cui tornerò, in un futuro, a visitare questa City. Esternamente ha la struttura simile a quella del Palazzo dei diamanti, internamente pare sia presente un Labirinto e il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara. 

DIMORA DI LUDOVICO ARIOSTO
Caratterizzata dai Mattoni a vista e dal tipico cotto Ferrarese la dimora è visitabile e di gratuito accesso. All'interno miseri sono i mobigli a disposizione ma tutti appartenenti al celebre artista tra cui la medaglia trovata nella sua tomba quando venne ispezionata nel 1801. Tavolo, Armadio, sedie nel salone con camino. Un libro dell'Orlando sotto teca e poco altro.
Un poco spoglia d'arredamenti e con solo una stanza visitabile. La parte più rappresentativa è data dall'ingresso, dal giardino, dall'antico pozzo e da una pertinenza che si affaccia su un giardino più nascosto. Chissà se anticamente veniva utilizzato come rifugio in cui scrivere? Una sorta di giardino segreto per fughe tattiche in caso di necessità!
Esternamente presenti fessure e rifiniture non moderne con stanze anche esterne non visitabili... Peccato!

ORTO BOTANICO
Ora situato nella centro della zona più moderna di Ferrara, dall'ingresso gratuito e dalla possibilità di soffermarsi a sedere nelle panchine o nelle sedie presenti lungo il percorso. 
Presenti anche una famigliuola di Tartarughe acquatiche e circa 700 specie di piante in 4.500 Mq di terreno. Il tutto suddiviso in Aree tematiche come "Il giardino Roccioso","L'angolo ombroso", "Il giardino Mediterraneo", "Le piante acquatiche", i giardini "All'italiana", "All'Inglese" e "alla Giapponese".
E infine le Serre in cui vengono tenute piante particolarmente utili per studi e ricerche; 1300 specie tropicali e subtropicali.

CIBO;
PASTICCIO FERRARESE
La ricetta del pasticcio subì varie modifiche sino ad arrivare al 1700, quando iniziarono a circolare le prime ricette documentate. Subì invece delle modifiche derivanti dalle vicende politiche e culturali fra la corte degli Este e quella di Napoli: infatti, Eleonora d'Aragona, figlia di Ferdinando I di Napoli, sposa Ercole I d'Este nel 1473, dando quindi vita a scambi culturali fra le due signorie. Questo spiegherebbe l'inserimento nella ricetta del pasticcio dei maccheroni, che erano un tipo di pasta diffusa al sud e che ebbero i natali o nella cucina napoletana o in quella siciliana.
Nasce nell'epoca dei banchetti rinascimentali, fonti non certe indicano che veniva preparato già nel 1528 e che il "Pastiz del Duca" fosse stato cucinato per delle nozze e poi mantenuto per l'esigenza di mantenere il cibo più a lungo.


TORTA RICCIOLINA O TORTA DI TAGLIATELLE
La base di pasta frolla racchiude una farcitura di mandorle e miele, mentre la decorazione superiore, con nidi di tagliatelline fresche di pasta sfoglia fatta con uova e farina, in cottura al forno diventa particolarmente croccante. Si serve abitualmente bagnato con liquore alle mandorle. La Torta di tagliatelle è un dolce tipico della tradizione emiliana. E’ molto conosciuta nei paesi dell’Appennino Tosco-Emiliano, ma è anche molto diffusa nel Ferrarese e nella provincia di Mantova (dove viene preparata senza il guscio di frolla). E' una torta antica, pare che abbia origini rinascimentali e che le “tagliatelle fini” che ne decorano la superficie non siano altro che un omaggio alla bionda chioma di Lucrezia Borgia, signora del Castello Estense di Ferrara per quasi un ventennio. La vera origine è a Molinella nel Bolognese ma è diffuso in versioni simili a Ferrara, Modena e Mantova e pare che sia invenzione dell'Antico cuoco che amava creare piatti agrodolci come questo, il Pasticcio e i tipici Tortelli Alla Zucca.

IL COMUNE
Non vi è certezza sulle origini del nome, non sembra esistere in Epoca Romana, Forse le origini son da scorgere nel medioevo. Il Mito vuole che un certo Marco la fondò, giunto nel luogo in compagnia di Ferrara una Troiana.
Altro mito attribuisce al ferro, che veniva lavorato nel territorio, le origini del nome. Ma anche il Farro era presente nella lavorazione dell'epoca, esisteva infatti la Farraia. Il luogo dove si svolgevano le fiere? Feriarum Area. Che derivi da lì?
Infatti pare breve la costruzione del Castrum Ferrariae.
Immensamente ricco di Palazzi e di cultura, grazie alla My Fe card ho girato piacevolmente e in modo quasi gratuito molte delle storicità presenti ma ho scordato di acquistare una loro tipica cartolina e non ho avuto spazio per altri due palazzi... 
A lato nella photo la struttura della scalinata comunale che è simile a com'era quella di Schifanoia prima del suo cambiamento strutturale.







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