Sento un leggero
suono di sveglia, il sonno confuso non riesce ad identificarne la
provenienza.. forse fa parte del sogno, forse è il trillo
dell'orologio che mi scuote dal torpore… Inizio a svegliarmi dal
profondo sonno cercando di capire l'ora, dalla finestra si intravede
ancora la notte e una fresca brezza invade la stanza.
Guardo l'ora: 3:00
del mattino… mi balza alla mente il probabile colpevole: Giugno
2017 periodo di Ramadam e il mio quartiere è ricco di praticanti.
Il sonno è ormai
trascorso perciò cerco di impegnare questo tempo per avere maggiori
informazioni su questa religione anche per una mia curiosità di
scoprirne le similitudini con le tecniche di digiuno terapeutico che
sto seguendo già da un po'…
La differenza
sostanziale è che, nel digiuno terapeutico, liquidi e acqua sono ben
tollerati perché aiutano la normale idratazione del corpo. Nella
pratica del Ramadam, invece, è vietato introdurre qualsiasi tipo di
solido e di liquido nell'organismo compresi alcuni medicinali.
L'introduzione
accidentale di un liquido attraverso bocca, naso o orecchie può
accadere anche accidentalmente perciò, per punizione, il malcapitato
deve prolungare le giornate di digiuno oppure pagare la “Kaffarra”
a un mussulmano in condizioni di povertà.
Ovviamente ci sono
categorie escluse dall'obbligo del digiuno come ad esempio le donne
gravide, le allattanti, gli anziani, i malati e tutti i bambini che
non hanno ancora compiuto la maggiore età.
La "Fidya"
è un tipo di donazione all'interno della tradizione islamica pagata
da individui che non possono adempiere l'obbligo di digiuno a causa
della malattia o della vecchiaia. I pagamenti di Fidya sono
intesi per alimentare un miskeen (persona in difficoltà
) per ciascuno dei giorni di digiuno mancati e sono equivalenti al
prezzo di un pasto ciascuno per due persone o due pasti per una
persona. Inoltre, se il donatore proveniente da una famiglia a basso
reddito, dovrà prima prestare attenzione alle esigenze della
famiglia prima di prendere in considerazione la donazione
separata di fidya . La"Kaffara", invece,
è un tipo di donazione che fornisce agli individui che perdono
deliberatamente o si rompono una giornata di digiuno durante il mese
di Ramadan senza una ragione valida.
Finalmente giunge
l'ora di alzarsi, il quartiere è ora deserto a causa delle scuole
che sono ormai giunte al termine e i marmocchi sono ancora nel mondo
dei sogni… Italiani e non…
Una passeggiata
verso il centro per eliminare un misero etto dal corpo mi costringe
ad uscire da casa…
Osservo i viali…
mi soffermo sui bidoni dell'immondizia e mi chiedo: “possibile che
non capiscano?”.
Se tu, nei viali dei
tuoi paesi, sei abituato ad odorare urina secca per le strade e a
depositare rifiuti e indumenti in ogni luogo, questo è solo affar
tuo… Quì non è usanza, non è dignitoso e, se credi di dover
ricevere rispetto per possibili e probabili validi motivi ti chiedo,
innanzitutto, di essere tu per primo, a rispettare i luoghi in cui
sei ospite, il luogo in cui ti viene permesso di praticare le tue
usanze.
Nonostante rispetto
la tua religione mi fa ribrezzo vedere come tratti i nostri bidoni,
i nostri luoghi e le nostre persone… mi fa schifo vedere i tuoi
indumenti usati e quindi sporchi, abbandonati in angoli nascosti o
visibili dei nostri viali.
Ovviamente non tutti
voi vi comportate in questo modo ma, sicuramente anche tu che stai
leggendo conosci un tuo simile che si comporta in questo modo. Se
così è, devi sapere che, per causa sua, anche tu vieni discriminato
per un motivo che non hai commesso direttamente.
Tu… TU hai tutti i
diritti di vivere la tua religione nel nostro paese, forse la tua
alimentazione è più genuina della nostra e comunque è basata su
dei principi sani, voglio però renderti partecipe della coscienza di
vita in un luogo che non è completamente tuo.
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