martedì 19 settembre 2017

Particolari di un viaggio in treno.

 Ebbene si, è accaduto pure a me.
Ma d'altronde chi non ha avuto la tentazione di salire nella 1 classe di un treno pur avendo pagato un regionale di 2?
Mi sono accomodata nella parte alta del vagone godendomi il paesaggio da una vista inusuale.
L'altoparlante inizia letteralmente a "gracchiare" , il suono risulta assai fastidioso a causa dell'eccessiva vicinanza all'apparecchio, nonostante tutto il mezzo si è presentato confortevole in entrambe le classi divise a piani nei vagoni.
Tra un verde prato e un angolo di cittadina noto il finestrino; un disegno indica il punto esatto in cui questo dev'essere colpito in caso di anomalie, il disegno indica la figura di un martelletto rosso appuntito che deve essere utilizzato allo scopo descritto.
Mi guardo attorno ma nulla noto tra le pareti del vagone della classe 1.
Quando scendo mi soffermo sulla 2° classe, noto il primo finestrino che riporta il medesimo simbolo ma il mio sguardo non arriva a vedere nulla di più.
Nel viaggio di ritorno sono tentata a salire la scaletta ma, incuriosita, mi siedo quieta nella 2° classe e noto immediatamente il picchetto posizionato, in modo corretto, al lato del finestrino pronto per essere utilizzato in caso di necessità.
Perciò miei cari compagni passeggeri della prima classe vi comunico che, oltre al danno di un maggiorato pagamento per viaggiare in modo completamente identico alla classe inferiore, avete ora la certa probabile inefficienza in caso di anomalie.... e poi mi dicono che non devo essere polemica!!!!!

Immaginatevi la scena:
Viaggiando alla velocità di 130Km il treno regionale 2138 diretto a Piacenza deraglia a causa di un pezzo di legno messo sulle rotaie da un buontempone.
Tutte le scalette che portano alla prima classe subiscono un danno, per questo motivo i passeggeri, sprovvisti di piccone rompivetro, hanno cercato di scavare un varco per rubare il piccone alla classe seconda.
Per questo motivo si è verificata una lite furibonda che ha portato il vagone a traballare per poi cadere nel precipizio da cui si erano miracolosamente salvati.



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