sabato 15 settembre 2018

Prigionie in ascolto!!!!


Eccomi nuovamente in casa della sequestratrice di cani... sto tentando in tutti i modi di avvisare i passanti per poter essere liberato ma nulla... nessuno ode i miei versi di disperata disperazione...
Nessuna attenzione attira i guaiti, gli ululati e le mie incessanti richieste di soccorso; sono in trappola e la porta è ormai chiusa a chiave.
Ogni tanto cerca di fare la simpatica e mi regala qualche carezza ma io non cedo a questi subdoli tranelli.

Finalmente si decide a portarmi in giro e la passaggiata è sorprendentemente piacevole, ricca di ciuffi d'erba interessanti e non mancano alcuni incontri canini.
Arriviamo in una piazza piena di umani che osservano un tizio buffo che parla su un palcoscenico, la sequestratrice di cani si mette a sedere e io, sotto la sedia, osservo e ascolto il buffo personaggio.
Trattasi di Maurizio Ferraris un professore di filosofia che parla al pubblico esponendo il tema della verità.

Che poi .. alla fine... più che della verità ha parlato della comunicazione attraverso internet. Poi sostiene che, al posto del reddito di cittadinanza, dovrebbe essere riconosciuto il "Reddito di mobilità".
E qui l'argomento si fa interessante; con tutta la mobilità che mi ha fatto fare questa umana sequestratrice mi merito un buon gruzzoletto per acquistare le mie amatissime crocchette e, con il contributo raccolto, aggiungerei una buona dose di macinato.
Ma cosa consiste in realtà?
Ad un contributo guadagnato grazie all'aiuto che tutti gli umani fanno nel momento in cui divulgano un'informazione; molti stanno già utilizzando i mezzi per informare su qualsiasi argomento e, questa attività al momento gratuita, potrebbe divenire un'ottimo contributo finanziario per chi si impegna in questo settore facendo nascere una nuova tipologia di lavoro.

Poi cambia argomento e si sposta sui dati che gli umani si ostinano a inserire sulla rete,vengono divulgate quotidianamente, un'infinità di informazioni strettamente personali dai principali interessati. I dati che gli umani offrono al web su se stessi, sono utili principalmente a grossi enti che li divulgano per scopi personali, dietro al PC infatti esiste un mondo che pochi conoscono in modo specifico.
Ogni dato inserito serve a formare una goccia di informazione in un oceano ricco di dati e di notizie serie e non...
Le grandi aziende ora sono libere di utilizzarli grazie al famoso consenso alla privacy che deve esistere per avere accesso alle funzionalità della ditta stessa.
In poche parole è stato creato un documento legale per proteggere la ditta in caso di utilizo improprio dei dati.. ma questo è solo un commento che la sequestratrice di cani ha fatto al nostro rientro a casa... Ho provato a intervenire sul "Reddito di mobilità" ma i miei guaiti hanno convinto solo un peloso incrociato in un viale.....

Festival Filosofia 2018.

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