Quest'anno non fanno sognare come quelli degli scorsi anni, o forse sono io che son cambiata?
Chissà...
Ma chi sono Fernboch e Sloman? Cosa esaltano nel loro pensiero di illusione della conoscenza? Un miscuglio di conoscenze e scoperte che spingono la mente umana a travolgere o ad essere travolto dalle innumerevoli emozioni che la vita offre?
Cosa spinge l'uomo alla scoperta dell'ignoto? Ma cos'è l'ignoto per Fernboch e Sloman? Spero che siano lontani da ciò che, a primo impatto, la mente può raffigurare; un luogo sconosciuto, buio e ricco di ombre spaventose.
La spinta interiore che ci spinge alla ricerca viene frenata da questa perplessità? Oppure la carica di energia?
Solo nel secondo caso è possibile accedere ai vari piani della mente per poter avere un quadro completo di consapevolezza?
Oppure l'eccessiva sicurezza farà in modo di far vacillare ogni certezza nel momento in cui ne entra in gioco un'altra?
Nel primo caso si potrà avere una differente certezza abbinata a differenti motivazioni?
"L'uomo non è fatto per essere senza confini" Perché? L'uomo non è forse un animale? Gli animali hanno confini?
Tutto è relativo... dipende da che tipo di confine intendono non si debba superare; quello morale e etico è indubbiamente da rispettare ma... gli altri?
Confini Religiosi? Politici? Sociali? anche questo è relativo... chi sono i Religiosi, i politici e i sociali in questione?
Cosa fanno nella vita? Come si comportano?
Hanno solo la virtù di possedere buoni doti comunicative e carismatiche oppure svolgono eticamente compiti rispettando l'altrui bene?
L'uomo può solo osservare in disparte cosa? Se loro stessi affermano che la mente umana è un groviglio di contraddizioni come poter possedere la facoltà di osservare in disparte talune situazioni? Per poterlo fare egreggiamente occorre che siano presenti nell'animo umano sentimenti completamente differenti dal groviglio emozionale, oppure riuscire ad essere emotivamente stabili e razionalmente emotivi... ma per questo occorrono anni di allenamento!
Sperimentare, scoprire, creare... sempre stupende come parole e indubbiamente abbinati ad una spinta interiore positiva ed energica, una mente ricca di stimoli e idee che deve aver spazio di viaggiare senza confini.
La mente crea cose grandiose ma pericolosissime? Se si inserisce solo la chiave introduttiva della bomba atomica è facile render tutto una miccia accesa... troppo facile... così si che si riesce ad imprimere i propri concetti nell'altrui mente umana.
La dimora non è forse una creazione? E le comodità moderne? Riscaldamento, acqua potabile, vestiti... non son forse tutte cose di cui dovremmo ringraziare gli ideatori?
D'altronde anche il fuoco è utile per molteplici funzioni ma può essere pericolosissimo se vien mal utilizzato!
Ma passiamo a Montanari e al suo futuro...
Mi piace osservare la luna e pensare che è la stessa che ha ammirato Cleopatra, Archimede e Giulio Cesare! Non viene esattamente espressa in questo modo la famosa citazione ma il concetto ne rende il pensiero.
Tutto ciò che osserviamo, tocchiamo e ascoltiamo in un preciso istante della nostra vita può essere accaduto nel passato con personaggi di ogni cultura e religione. Potrà accadere sicuramente nel futuro, negli anni a seguire sicuramente anche un solo individuo ammirerà la luna, il mare, i monti e potrà, nella sua mente, avrà lo stesso emblematico pensiero.
Ovviamente non solo gli elementi naturali si raggruppano in questo discorso, la storia dell'umanità si ha anche grazie al patrimonio artistico ereditato dalle grandi menti del passato.
E le menti del futuro cosa avranno di noi? Riusciremo a lasciar loro intatti tutti i ritrovamenti storici? Le sculture, i quadri e le poesie? Quelle che oggi leggiamo prevalentemente solo nei libri di scuola.
Le menti del futuro erediteranno le nostre poesie, i nostri disegni, le nostre canzoni e le opere da studiare a scuola? Oppure dovranno accontentarsi delle attuali menti del passato leggendo di noi solo cronache di politica e di commercio internazionale?
Come poter lasciare un pezzetto di noi alle menti future? Mi immagino poter essere di fronte ad un "Nuovo Picasso" per non lasciar strada aperta solo a coloro che si son già fatti strada attualmente nel mondo dello spettacolo.
Indubbiamente "Greta" con la sua lotta contro l'inquinamento sta già mettendo solide radici per per poter essere studiata dalle future generazioni lasciando loro un concreto segnale d'impatto. Menti e cuori attualmente noncuranti continueranno indifferenti a cercar stratagemmi di risparmio a discapito di un mondo che è anche loro oppure si riuscirà a trovare un sistema ecologico per tutto il pianeta?
Apprendo dal web che il poeta Ungaretti è uscito per la maggiore negli ultimi venti anni, forse ormai scontato ma indubbiamente utile per chi apprezza le poesie ed il loro significato analitico. Perché poi non iniziare a proporre poesie di nuove menti o confronti con le differenti generazioni?
Molto interessanti i temi di Bartali e Carlo alberto dalla Chiesa, le tracce son misere e mal costruite però gli argomenti danno spazioo di analisi del vissuto e dei pregi di questi due soggetti.
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