Tratti dal libro;
Dentro ad ogni essere umano c'è un sogno dimenticato. Il sogno di un tempo in cui la purezza dello spirito dominava la terra, quando l'amore sosteneva veramente il genere umano, quando ognuno aveva il tempo di evolversi come desiderava, un tempo in cui l'individualità del sè veniva riverita; un tempo in cui non c'erano governi, né religioni, né leggi né regolamenti, perché ognuno capiva le proprie responsabilità nei riguardi degli altri, e non c'erano interferenze, né modi di pensare della massa, né conformismo forzato.
Ricapitolando: tu non sei il tuo corpo fisico, non sei le tue emozioni, non sei il tuo intelletto. Sei l'infinita, illimitata energia del tuo sé superiore, che per un breve periodo sperimenta la sua evoluzione all'interno del corpo.
Quando si aiutano gli altri, bisognerebbe fare in modo che siano lora ad aiutare se stessi, non limitarsi ad opere di carità, le quali non fanno altro che rimandare il giorno in cui coloro che ne beneficiano arriveranno a capire che sono loro stessi gli unici responsabili della propria vita.
Da bambino mi insegnavano che Dio mi amava. Un giorno caddi giù da un albero e mi feci molto male. Per qualche tempo non riuscii a capire perché la forza mi aveva lasciato cadere, domandai a un prete quale fosse la soluzione al mio quesito e rimasi molto deluso quando scopii che non sapeva cosa rispondermi. Mugugnò qualcosa sui disegni di Dio. Provate a parlare dei disegni di Dio ad un ragazzino che è appena caduto da un albero, la risposta del padre è stata assai insoddisfacente. Ci insegnano che la forza ci ama: poi noi dobbiamo conciliare quest'idea col caos che abbiamo intorno! E vediamo gruppi di religiosi che si combattono l'un l'altro in nome di Dio, ognuno dicendo che la forza sta solo dalla sua parte, e ci domandiamo quale Dio possa mai essere, un Dio che permette che tutto questo accada. La risposta la si scopre se si riesce a comprendere più profondamente la forza e il modo in cui l'energia fluisce. La forza ti ama. E' vero. Ma il concetto non è stato compreso correttamente dai teologi che hanno scritto i testi sacri, e ciò ha causato confusione.
Nel libro è scritto che le malattie o le imperfezioni indesiderate che la vita ci riserva sono un modo per attirare l'attenzione su noi stessi per poter identificare il proprio se interiore. La maggior parte della gente conosce poco il corpo in cui si trova. Ogni dolore diventa un trauma, invece di essere considerato per quello che è: un segnale d'inizio per un appropriato processo di autoguarigione.
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