Mentre alcune Nazioni africane, sbalordiscono il mondo,
rifiutando di riaccogliere i propri cittadini che hanno tentato
l’avventura europea, il Ruanda impartisce all’intero continente una
lezione di umana solidarietà, dicendosi pronta ad accogliere un
significativo numero di migranti africani rinchiusi nell’inferno dei
centri di detenzione libici.
Questo è ciò che il quotidiano Africa Express scrive al riguardo dell'orrida situazione presente nei campi di "Accoglienza" che poi si chiamano "campi di detenzione" e a me viene in mente la prigionia con tale termine. Anche nelle celle Italiane non verrebbero trattati in questo modo.
Ma che fare? Accoglierli tutti? Ovvio che no... la delinquenza salirebe alle stelle anche se, purtroppo, ho letto questo articolo un poco datato che insegna;
Lo straniero che, non avendo potuto abbandonare lo Stato X,
eventualmente non partecipante alla CEDU, abbia subito in esso torture o
maltrattamenti vari può presentare ricorso alla CtEDU per violazione
del divieto di tortura direttamente nei confronti dello Stato Y se
dimostri: a) che quest’ultimo ha dato soldi o aiuti di vario tipo allo
Stato X per bloccare i flussi di persone in transito; b) che lo Stato X
all’epoca degli aiuti non era uno Stato sicuro e lo Stato Y lo sapeva o
avrebbe dovuto saperlo (in base a rapporti di istituzioni
internazionali, interne o di ONG).Non si fa dunque prima a impossessarsi di un pezzo di terreno in cui si costruisce un villaggio ben gestito e sicuro con il denaro che viene dato dagli stati esteri? In cui far lavorare volendo anche alcuni detenuti meno pericolosi o staggisti di alcuni settori. Ovviamente ci dovranno andare anche Italiani e persone di altri Stati o Nazioni ma l'Isola felice in mezzo alla loro terra e lontani dalla guerra e dalle dispute sarebbe indubbiamente più gettonata rispetto a una traversata in mare su un gommone possibilmente prossimo al foro.
Oltretutto si potrebbe rifornire il villaggio di tutta quella roba usata e non più utilizzata che potrebbe servire indubbiamente ad altre persone vuotando le discariche e liberandoci da un po di rifiuti inutili.
D'altronde anche la CtEDU e la CEDU dovrebbero essere ben predisposti e partecipi ma chissà se si estendono anche all'Africa o se estendono i loro confini....
E poi mi chiedo; Se a gestire alcuni centri già ci sono delle associazioni perché non far loro direttamente i documenti a cui tanto aspirano? Per avvantaggiare trafficanti e lavoro nero come scrive l'autore dell'articolo?
La terra di nessuno tra Libia e Tunisia
La vita è stana, noi siamo nel nostro corpo e nello stato in cui viviamo per pura casualità, potremmo essere nati in un qualsiasi altro corpo nel mondo, tra cui quelli torturati in questi campi. Non sono favorevole ad accoglierli, non piace nemmeno a me avere in giro probabili rapinatori, spacciatori o stupratori. Però qui il punto è dato da una scorretta gestione di quei luoghi creati con le nostre tasse. Praticamente paghiamo gente che sfrutta altra gente ed è questo che non è giusto!
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