giovedì 5 dicembre 2019

Cercando di convertire due testimoni di Geova... Riuscirò nel mio intento?

Chissà perché i Testimoni di Geova son sempre un poco mal visti, quando  suonano il campanello si cerca di tergiversare per liberarsene il prima possibile, un pò come si fa con gli addetti dei vari call center (anche se con loro è più facile perché basta agganciare la cornetta).
Questi due mi son simpatici, colui che descrive il tutto è indubbiamente molto colto e cerca di spiegare in modo storico e non narrativo e convincitivo, questo aspetto me lo fa apprezzare. Inoltre nel loro sito è utile il fatto che, tra le varie opzioni di lingue possibili, c'è anche quello dei segni per chi non ode le parole per permettere loro di comprendere i video inseriti.
Però io su questa dottrina, come quella Cristiana, ho una marea di dubbi e pensieri non positivi nel riguardo di ciò che è realmente l'aspetto della comprensione e del rapporto umano che può incidere sulla reale crescita emotiva di un individuo.
Per carità, non è mia intenzione smontare il credo di questi individui ma, sicuramente come loro stessi affermano, con il dialogo si può arrivare a conclusioni e ragionamenti di pensiero differenti rispetto a quelli iniziali. Sicuramente non è chiudendo loro la porta che si ottiene la bontà divina di chi prega in una chiesa o predica altre religioni (in questo post il Ramadam dei Mussulmani). Indubbiamente nella religione Cristiana ci sono lacune e dubbi su certe verità, perché chiedono perennemente offerte ai poveri, per i poveri quando loro stessi hanno chiese zeppe d'oro? Quando hanno capitali immobiliari di cui non si sa se ne pagano le tasse come i comuni esseri viventi. Perché non giustiziano i loro preti se commettono dei reati ma possono proteggerli grazie all'abito che indossano? Perché i preti non possono sposarsi come ogni essere umano fa ma, poi, troviamo notizie giornalistiche in cui informano di preti pedofili e suore gravide?
Inoltre in Israele sono nate tre delle principali religioni attuamente in "voga" come non dubitare che, in origine, non fosse una solamente e che, grazie alla mano distruttiva dell'uomo, non siano state create versioni differenti causati da pensieri discordanti e litigiosi?
D'altronde nelle distruzioni l'egoismo dell'uomo è veramente risaltante!
Ma torniamo a Geova... Loro sostengono che Geova è il reale nome di colui che chiamiamo Dio però se Gesù è il figlio di Dio, Geova è suo padre... In teoria è questa la discendenza... Perciò anche qua c'è confusione. (Poi secondo i Mussulmani il loro profeta è giunto prima di questi due perciò, per diritto di precedenza, è loro l'iniziale diffusione del credo).
Il casino di tutte queste religioni (o per meglio dire il modo di diffonderle) è che impongono ciò che farebbe il Dio di turno. Arrivi alla Gratitudine se ti comporti come ha fatto lui in quel determinato versetto.
E la conoscenza del proprio carattere non esiste? Penso con certezza che molte di queste convinzioni siano il fattore principale di alcuni stati psichici non ben definiti. Come si può arrivare ad un punto, ad esempio la gratitudine, se non si elaborano le fasi emotive? quelle che sono la base fondamentale per arrivare alla conoscenza della propria personalità. Come si può non provare più rancore solo perché te lo dice un Dio di dubbia provenienza? Sono i Salmi o le esperienze a insegnarti la vita?
Sinceramente mi diffonde più senso del valore la teoria del Bubbha e del Baha'ì ... anche l'induismo non è male..
Riuscirò a convertirli?

5 commenti:

Alex Doveri ha detto...

"Per carità, non è mia intenzione smontare il credo di questi individui ma, sicuramente come loro stessi affermano, con il dialogo si può arrivare a conclusioni e ragionamenti di pensiero differenti rispetto a quelli iniziali."
No ecco, c'è da chiarire questo: le conclusioni ed i ragionamenti ai quali si riferiscono son quelli che ti fanno dare ragione a loro e ti fanno convertire. Gli altri che per esempio dimostrano che loro hanno torto o i buchi logici, non valgono XD

SheMatisse ha detto...

Si, solitamente è così però, come ho scritto in questo post, le due persone a cui mi riferisco hanno chiacchierato non solo del loro credo ma hanno risposto a quesiti da me posti con un alto livello culturale. Queste risposte mi hanno fatto confermare che; o sono atea o il mio credo si sposta più sul concetto di reincarnazione.
Per avere cultura nella mente occorre ascoltare persone più colte in ciò che sono gli argomenti attualmente attivi nella società... Su queste basi si fondano le opinioni personali!

Alex Doveri ha detto...

Perdonami: non mi è chiara la correlazione fra ascoltare persone colte (poi bisogna anche vedere se lo sono o meno) e l'essere questo il fondamento delle opinioni personali. Mi spiego meglio... Il fondamento di avere un'opinione personale è di avere un'opinione su qualcosa, a prescindere che questa sia giusta, sbagliata, intelligente o stupida: non ha niente a che fare con la cultura. Magari volevi dire un'altra cosa?

Per mia curiosità, se posso chiedere, quali sono gli argomenti sui quali hai domandato loro e dove hanno dimostrato tutta questa cultura?

MikiMoz ha detto...

Bisogna convertirli non ad altre correnti o religioni, ma all'intelligenza di un dialogo sereno e costruttivo: a loro manca quasi sempre :)

Moz-

SheMatisse ha detto...

Questi due ragazzi lo hanno avuto ed è per questo che son stata ad ascoltarli volentieri. La cultura, in qualsiasi sua forma, è affascinante e, quando mi capita, ne rimango incantata. Altri si... son d'accordo... Non sono aperti mentalmente.