giovedì 2 gennaio 2020

Forti Chico il suo blog trovato nel web!


http://www.chicoforti.com/gridodalcarcere.html
Trattasi di un sito web trovato, tra le varie ricerche sul tema, che aiuta a capire la sua reale versione sui fatti accaduti. Sinceramente non l'ho ancora letto completamente ma ho seguito a spezzoni questa storia e, mi son resa ora conto che già nel 2017 era attiva una raccolta firme che ho trovato ora (sarà la stessa?) per rivedere il giudizio a lui dato.
Il blog di Forti l'ho provato a postare su facebook ma viene censurato, non è possibile inserirlo nemmeno come commento sotto al post ... chissà per quale motivo?
Leggendo il suo Blog trovo alcune cose un poco strane che riporto;
GARY SCHIAFFO. Durante una visita alla casa galleggiante, Chico Forti un giorno trovò “casualmente” ad aspettarlo il capo della squadra investigativa di Miami, Gary Schiaffo, che aveva condotto le indagini sul caso Cunanan per conto del dipartimento criminale di Miami. Schiaffo, dimissionario dalla squadra investigativa per raggiunta età pensionabile, si offrì di procurare a Chico dei documenti riguardanti Cunanan, naturalmente dietro congruo compenso. Tra questi documenti un referto medico che testimoniava come la morte di Cunanan fosse avvenuta almeno 48 ore prima del paventato suicidio, come dichiarato dalla polizia. Schiaffo rilasciò anche delle pesanti affermazioni riportate nel filmato/inchiesta “Il Sorriso della Medusa”. Il poliziotto avrebbe dovuto anche procurare alcune fotografie del volto intatto di Cunanan, ma questo non avvenne e l’accordo con Chico Forti in parte saltò. Schiaffo per questo ebbe motivi di rancore nei confronti dell’italiano e al processo divenne uno dei principali testi dell’accusa. Dopo le dimissioni dalla polizia, Schiaffo lavorò presso il dipartimento criminale di Miami, alle dipendenze di Reid Rubin, incaricato delle indagini sull’omicidio di Dale Pike. Enrico Forti si rivolse proprio a Schiaffo per avere notizie sull’assassinio di Dale e sulla temporanea sparizione del padre Anthony, e si presentò alla polizia senza l’assistenza di un avvocato, proprio come suggeritogli da Gary.
REID RUBIN. Le indagini per l’omicidio di Dale Pike vennero affidate al prosecutor Reid Rubin. Il p.m. venne informato da Schiaffo sulla persona di Chico Forti e fu messo al corrente dell’inchiesta da lui realizzata sul caso Versace/Cunanan dove venivano messe in dubbio le dichiarazioni della polizia di Miami e dove l’attacco alla casa galleggiante era considerato una clamorosa messinscena. Le indagini preliminari furono affidate ai detective Catherine Carter e Confessor Gonzales che, guarda caso, facevano parte della squadra investigativa di Schiaffo. In seguito, la conduzione del processo ad Enrico Forti fu affidata alla giudice Victoria Platzer, anche lei membro della squadra di Schiaffo prima di essere nominata giudice. 
THOMAS KNOTT. Dopo la conferma della condanna di Enrico Forti (12 agosto 2002), il 27 settembre dello stesso anno Knott fu liberato e rimandato in Germania nonostante in Florida avesse dovuto scontare una pesante condanna detentiva per truffa aggravata. Non è mai stato possibile conoscere l’accordo raggiunto tra il tedesco e lo Stato della Florida per ottenere l’immunity. Attualmente svolge un’attività di marketing director per conto di un’azienda tedesca denominata “Millennium International” e si occupa di vendite in time share di barche e case di lusso. Thomas Knott ha recapiti telefonici ed indirizzi e-mail in Germania, Spagna, Croazia e Dubai.
ANTHONY PIKE. Dopo i fatti di Miami l’albergatore continua a gestire l’albergo Pike’s come se il contratto di vendita firmato presso il notaio German Pena non fosse mai stato sottoscritto. Il Notaio afferma invece, che il contratto è ancora valido e la proprietà spagnola dell’albergo è ancora intestata ad Enrico Forti, poiché nessun tribunale ha mai emesso un decreto di annullamento della transazione. Anthony Pike non si è mai costituito parte civile contro Enrico Forti, passo necessario per annullare il passaggio di proprietà. Nel 2005 ha organizzato un lussuoso evento per festeggiare il venticinquesimo anno di fondazione dell’hotel, girando anche un video divulgato su internet.
 Penso che sia stato un modo per far cadere la colpa su colui che, probabilmente, non ha le conoscenze burocratiche del luogo e che si è fatto incastrare con una menzogna!

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