Vicine alla porta ci son due seggiole ma mi par scortese chiedere di sedere proprio in quella vuota in cui è poggiato il giubbotto catarinfrangente. Così rimango seduta sui gradini adiacenti ascoltando lo stridulo acuto del fischietto del capotreno solo alla prima fermata, e le successive? Avrà forse avuto cuore nei confronti del mio udito?
Finalmente mi siedo.
Mi trovo vicino al bagno e quì la fila si fa lunga, nell'osservare le varie scene scopro che i cinesi uomini si infilano il portafoglio nelle mutande poi inizio a pensare...
Cosa mi accade? Un tempo al solo pensiero di un viaggio avevo già la frenesia in corpo, la mente si stuzzicava all'idea di nuove scoperte e di nuovi paesaggi... ma ora? mi accorgo che mi sento quasi un poco sonnacchiosa come se il motorino della mente avesse il generatore fulminato.
E' strano come nelle stazioni di attesa non siano mai presenti cartelloni informativi; in un cortile,una rete mi separa da una strada trafficata, intenta a fissare il traffico fermo al semaforo..


E mi pare strano che anche le corse per il ritorno possano essere così misere in numero anche se, devo ammettere, noi passeggeri siamo veramente in numero ridotto. Il bus è piccino, la salita verso il monticello affatica un poco il povero motore e, penso, possa essere più utile un sette posti a metano con due viaggi in più.

Nell'insieme la giornata è risultata piacevole, le persone che soggiornano son quasi tutte in carrozzina e ci sono orari di alzata e di messa a letto che però non coincidono con le reali esigenze di alcuni pazienti.
Essendo adibita a disabili le stanze non son proprio attrezzate per le loro reali esigenze; la carrozzina del mio amico copriva l'armadio della sua compagna di stanza impedendogliene l'accesso. Lui, da allettato, non arriva a prendere da solo cose che gli possono servire come l'aspiratore del catarro (spento e acceso solo dopo averli chiamati più volte) o i guanti sterili per svuotare dall'aria la sacca che deve imparare a svuotare da solo ma di cui non gli hanno ancora spiegato il meccanismo. Il passaggio poi, è limitato ad una sola carrozzina, in ogni stanza è presente un ampio balcone che non riescono ad aprire da soli ed è impossibile da chiudere dall'esterno causando possibile gelo per l'ammalato che rimane all'interno.

Insomma... sarà rinomata, avrà una propria radio frequenza (che però non viene diffusa nei reparti), avranno psicologi che possono essere interpellati e programmi di fisioterapia ma se non danno modo loro di imparare a gestirsi e insegnargli come farlo a poco servono!
Le decorazioni di Natale però son carine... qualcuna in più non guasterebbe!
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