Non un film storico anche se è ambientato al tempo della corsa all'oro, non un cartone animato anche se è di ottimo insegnamento per le giovani menti, non un film di fantascienza perché il film è la quinta trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo scritto da Jack London.
Buck vive in una casa del giudice della Città una sera, per punire la sua ingordigia che ha rovinato un importante ricevimento (e qui mi chiedo perché mai non venisse semplicemente legato... nel film è un cane viziato), viene lasciato sulla veranda a passar la notte.
Un venditore di cani ne approfitta per rapirlo, venderlo e trasportarlo in Alaska per essere sfruttato come cane da slitta, al suo arrivo fa il suo primo incontro con John ma lui non diventa immediatamente il suo nuovo padrone.
Inizialmente impara a trainare la slitta assieme ad altri cani, la missione è portare la posta ai cercatori d'oro e, dopo ogni attraversata, recupera la stanchezza dormendo senza sosta per due giorni. Con il gruppo si ambienta facilmente finché non diventa lui stesso il capo branco dopo aver lottato con il suo predecessore. Purtroppo l'arrivo del Telegrafo fa si che quel lavoro non dovesse più essere svolto dai due ragazzi che si vedono costretti a vendere tutti i loro cani.
Acquistati successivamente da un cercatore d'oro che inizia già a sfruttarli pretendendo di far reggere loro pesi non adeguati al gelo presente in quella stagione. Dopo una battaglia in cui ritrova John, riesce ad avere lui come padrone e gli rimane al fianco consolando la sua amarezza. Un uomo solo che beve a causa della morte del figlio e scrive lettere all'ormai ex moglie anche lei tristemente immersa nel suo dolore.
Partono assieme per un viaggio già programmato con il figlio alla ricerca di territori sconosciuti e non segnati sulle mappe, un viaggio in cui Buck riscopre la sua anima selvaggia e primordiale e, esplorando il territorio, si unisce a un branco di lupi, suoi antichissimi antenati.
Un film che evidenzia come la necessità, la volontà e l'istinto fanno sbocciare e scoprire i propri istinti di sopravvivenza fino a portar Buck a trovare la sua vera natura e John Thornton prende da Buck il coraggio di affrontare parti del suo passato con cui non aveva avuto il coraggio di confrontarsi prima.
Scene molto belle penso che almeno un Oscar lo meriti!
Audio guida
dell'antica storia!
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