giovedì 24 settembre 2020

Bla Bla Bla - Giuseppe Culicchia


 Perché Oscar 451? E definita così la collana degli Oscar Mondadori ispirato a un Libro che parla di libri: "Fahrenheit 451".
Per l'intera lettura il protagonista non ha un nome, è alla ricerca di se stesso, della sua identità in mezzo a un mondo che definisce pieno di caos, di suoni, di rumori con l'apparente che risalta nel frastuono confondendo quelle che sono le reali voci del singolo individuo.
Solo in una città sconosciuta ma talmente uguale in ogni angolo, in ogni contrada da esserne ormai nauseato. Senza lavoro e con pochi spiccioli alloggia un una casa di una signora sola e, l'intera giornata, la passa a poltrire senza renderla proficua per un suo futuro da uomo orfano di genitori e con un fratello così ricco e di prestigio da esserne (così pare) invidioso o infastidito. Conosce una ragazza venuta ospite in una famiglia di cui si sono perse le tracce e che, fino alla fine, speravo si capisse dove fossero finiti, lei utilizza la carta di credito della sconosciuta signora per acquistare cose che non colmano il suo reale desiderio di capire se stessa. Come se il consumismo fosse l'unica chiave di lettura dell'anima i due trascorrono del tempo assieme senza parlare ma sfrecciando in acquisti solo della ragazza. Lui non compra mai, anzi, rimane in disparte anche quando la proprietaria, pur non percependo più alcun affitto, le offre cibo e alloggio in modo gratuito.
Forse per orgoglio o forse perché non accetta la proposta seduttiva di lei si ritrova a far la vita da barbone senza più capire il senso di un denaro rubato, anziché sostituire le sue scarpe bucate preferisce riempirsi lo stomaco con cibo in gran quantità per poi vomitarlo interamente appena uscito dal locale.

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