Racconto telefonata x Compito scrittura
Ed eccomi giunta alla quarta volta.
Stavolta il numero l'ho definitivamente cancellato e non cadrò più in alcuna tentazione.
Non gli arriverà più alcun messaggio d'ora in poi dal mio cellulare e il suo numero rimarrà deserticamente vuoto e inesorabilmente privo di ogni informazione sulla sottoscritta.
E' già trascorso quasi un giorno da quando ne ho cancellato ogni traccia, anche i messaggi sono andati distrutti per disintegrare ogni possibile possibilità di tornare a lui in occasione di un momento di sconforto emotivo.
Ormai la decisione è presa e nulla mi farà tornare sui miei passi, sono categoricamente ferrea su ciò che sto affermando in questo momento.
La mia Gita a Milano sta prendendo una piega differente rispetto al programma che avevo in mente alla mia partenza. Ho già visitato il teatro "La Scala", il Duomo e la sua Galleria e ho iniziato ad allontanarmi per curiosare anche a Brescia, Stresa e Monza. Fantasticando mentalmente continuo a girovagare tra i viali del centro; direzione? Castello Sforzesco!
<"Curiosologa" potrei inventare questo mestiere> penso e rido tra me e me mentre afferro il cellulare che ha iniziato a vibrare in borsetta.
049 finale ... possibile che la mia mente mi inganni in questo modo? Come posso voler fermamente distruggere un numero di telefono se poi lei lo impara a memoria? Perché nell'essere umano esistono queste due forze che combattono tra loro? Come se la mente fosse una sentinella attenta e vigile su un cuore che si oppone ai suoi ferrei ordini ricercando un azione indipendente.
<Ecco... ha anche poco tempo... perché mai dovrei andare?>
<Rimemorizzo il numero?>
<Assolutamente NO!!!!>
<E se è urgente?>
<Cosa ci può essere di così tanto urgente?>
<Potrebbe aver bisogno di qualcosa...>
<Ti ha scritto, è Vivo, Perciò sta bene!!!>
Mente mia .. non mi hai convinto... Vado!!!
I viali della City sono come quelli di una metropoli di una grande città Americana, i miei occhi la vedono così mentre ne attraverso i percorsi. Qualcuno ha mai visto un rondò a otto uscite?
Ammirando un altro angolo di Metropoli rispondo a un'amica raccontandole l'accaduto.
<Cosa fai? Dove vai?>
Okkey!!! Due contro uno, il duello mentale si fa intenso ma, nonostante tutto questo trambusto, il corpo prosegue convinto verso una sconosciuta meta.
"C'è anche una corsia riservata ai Taxi", penso sussultando nell'esatto momento in cui la mente trasale rendendosi conto del possibile scontro. Il tassista si è fermato mentre io proseguo osservandolo la mia conversazione telefonica con l'amica. Lui mi guarda con aria seccata, io lo guardo noncurante del fatto che potrebbe aver la precedenza. Oppure non l'aveva? Non ho visto dov'erano le strisce pedonali....
Eccomi giunta nel luogo dell'incontro, cos'avrà di tanto speciale da disturbare la mia gita riorganizzata a puntino?
Sono un appuntamento di lavoro, finalmente riusciamo a chiacchierare di noi, per un'oretta, sorseggiando un caffè.
"Guarda che ti ha dato solo il contentino"
"Mente mia Taci e fammi godere l'attimo"
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