mercoledì 13 gennaio 2021

Il cane Cinese dalla lingua Blu, che poi è anche viola, quasi nera, mai rosea!


Innanzitutto si chiama Chow Chow e non ShoSho come ho erroneamente scritto nel momento in cui ho memorizzato il numero del telefono in rubrica. 
E' un cane, nel mio caso una cagnolina, dolcissima e indipendente com'è nella caratteristica della sua razza.  In questo link ci sono anche due leggende legate al mistero della lingua Viola oltre alle caratteristiche delle varie tipologie di razza come il raro dalla lingua viola e dal manto bianco. 
Volevo trovare un soprannome degno di un racconto e Nǚshì fàngpì sarebbe perfetto, d'altronde è un cane Cinese che, se pur di grazie da passerella vip, le sue puzzette e l'alito pesante le ha pure lei... 女士放屁 ; "Lady Puzzetta" per gli amici meno aristocratici!!! Impossessatasi della poltroncina eccola scrutarmi con cura per capire se poteva fidarsi con un'occhio sempre vigile alle auto per capire se poteva andar via velocemente da me.. Il primo giorno è così... sono un'estranea e non sanno se possono fidarsi... si sentono tutti abbandonati al loro crudele destino... Si abituano con più tempo alla mia presenza quando vedono che anche io fornisco cibo, carezze e coccole con l'aggiunta di una sonora dose di abbondanti camminate. Troppo poco il tempo per poter inventare racconti, non ho ancora conosciuto il carattere se non averne solo odorato gli sfiati. E così le storie le riporto dal web;

si narra di un monaco gravemente malato che, non più in grado di raccogliere la legna per scaldarsi con il fuoco, nel bel mezzo di un gelido inverno, venne aiutato dai suoi cani. Ed erano proprio dei chow chow: se ne sono andati nel bosco per raccogliere del legno al suo posto ma ne trovarono dei ciocchi carbonizzati da un incendio. Ecco la lingua diventare, e restare per sempre viola, di generazione di chow chow in generazione.

Un’altra leggendaria ipotesi attorno alle lingua viola del chow chow tira in ballo addirittura il Budda. Lo vediamo intento a dipingere il cielo di blu in compagnia proprio di un chow chow che, sempre attento al proprio padrone, si mise anche a pulire con la lingua tutte le gocce di cielo cadute a terra, tingendosela per sempre di viola.

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