Sul treno Regionale che m'ha portato a Rimini inizialmente mi son seduta nel seggiolino che si abbassa inserito vicino alle porte d'ingresso e d'uscita per poi ritrovarmi ad occupar una poltroncina non appena il flusso è sceso a Bologna. Bologna, qui i treni si vuotano ma si riempiono immediatamente ed ecco arrivar una coppia sulla trentina con valige annesse e posizionate nelle apposite griglie.
Avevo già preso posto nel più comodo schienale quando i due si avvicinano, lei si siede a un posto dopo il mio (seggiolino a tre posto per il lungo) e lui? ovviamente in mezzo abbassandosi la mascherina e continuando a sorseggiare la sua bevanda come se nulla fosse.
I bendistinti han tutti la faccia da vaccinati... ed eccomi ad alzarmi e tornar sul mio seggiolino pieghevole appena abbandonato senza fiatare per poi sedermi nuovamente di fronte a loro non appena il posto sè liberato. L'ho fulminato con lo sguardo, l'ha capito il troglodita benvestito e un poco succube della giovincella che lo accompagna e che sbaglia le parole crociate ma non è lei che sbaglia.... Che gente!!
Immediatamente m'imbatto nella fontana dei Quattro Cavalli realizzata dallo scultore Riminese Filogenio Fabbri ed è la seconda opera all'interno del parco, la prima è un macchina fotografica gigante realizzata da un Riminese.Elio Guerra la realizzò assieme ad alcuni amici a riproduzione della Ferrania Gallilea che era in voga all'epoca. Guerra, in maniera più o meno consapevole, anticipava la Pop Art degli anni 60 proseguendo le architetture tautologiche, tipiche in riviera, delle colonie a forma di nave, dei lampioni a forma di cono gelato, dei bar a fungo o ad ombrellone.Divenne uno degli oggetti più fotografati di Rimini./ turisti le si mettevano in posa davanti,non cera fotografo ed artista che passando di li non la riprendesse.Nel tempo cambiarono le sue funzioni, da negozio di materiali fotografici a punto informativo turistico.
Poco distante il molo, anche lui racchiude monumenti di spessore come “Eye Love Rimini“, l'ancora della memoria dei caduti al Mare e il porto. Presente ‘Una biblioteca di pietra’ dell'artista riminese, ma fiumano di nascita, Vittorio D'Augusta, posizionato sulla scogliera del porto di Rimini.
Il monumento è dedicato in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale, inaugurato il 10 febbraio 2014 in occasione della Giornata del Ricordo. Il monumento e' costituito da un leggio riportante una targa commemorativa e da 30 targhette poste sui sassi che delimitano il camminamento della nuova scogliera, in cui sono incisi i nomi di scrittori e intellettuali di quelle terre di confine e di una loro opera.
Lungo quella che è per i Riminesi una consueta passeggiata , biciclettata o luogo di attività sportiva in ogni stagione dell'anno si trova un locale su palafitte, la scogliera in cui è presente la "Biblioteca di Pietra" e la statua dedicata alle mogli dei pescatori.“La Sposa del Marinaio” realizzata dallo scultore Umberto Corsucci da un’idea di Giancarlo Cevoli. Un’opera che segna l’inscindibile legame di amore e timore con il mare “per ricordare le donne che sulle banchine del porto aspettavano i loro uomini dal lavoro e dal mare, per non dimenticare quelli che non sono tornati“.
Oltre ai pescatori eccomi ad osservar cadaveri di meduse suicidatesi non si sa bene il perché, donne che passeggiano a piedi scalzi come se stessero calzando un tacco dodici, il classico tennis da spiaggia che va sempre di moda e un' altalena posta a riva che mi ha fatto gola... ecco il difetto nel viaggia soli... e poi la sacca chi me la controlla?
Due giorni in relax assaporando il sole, il vento, il mare il crescione alle erbette, il gelato, la pizzetta al taglio. Nonché la ricca colazione dell'hotel con i suoi cereali che, sciolti nel latte caldo, lasciano un sapore di cioccolato misto semi di non so cosa, nonché i bomboloncini alla crema e il mini cornetto, il gnocco con la fetta di Emmental ... Ok!!! Stop al cibo che già ingrasso al pensiero.
A Marebello i Cani sono tutti ben accetti sia negli Hotel, in spiaggia (mattina e sera) nei Ristoranti, nei locali e sono presenti negozi con sfiziosi articoli a loro riservati pare abbiano ottenuto un'autorizzazione Usl che li rende liberi all'accesso con aree riservate e docce apposite.
Ed è anche bello veder sguazzare i pelosi più coraggiosi sulla riva ed osservare chi è intimorito, chi è affascinato e chi passa quasi indifferente, come i bambini anche loro vivono le loro emozioni.
Il giorno successivo percorro la via a ritroso per tornar verso Rimini, il pieno pomeriggio non è ancora giunto che già parto con le sacche in spalla per poi distendermi sulla spiaggia libera ai piedi della ruota panoramica.
Osservo ancora il porto, torno verso la statua della sposa del marinaio, percorro il canale in cui si trova la Biblioteca delle Foibe in pietra. Osservo la riva senza sponde e un brivido mi percorre la schiena nel momento in cui transita un ragazzo che fa lo slalom con lo skate quasi sul bordo... ok sono vecchia, penso riflettendo sui riflessi indubbiamente maggiori rispetto a quelli della sottoscritta.
E poi, cercando un locale in cui facessero le patatine fritte abbondanti ad un prezzo equo eccomi a scoprire il "Parco del Mare" un'immensa area Pedonale e Ciclabile che ha spazzato via da poco parcheggi e traffico permettendo a Riminesi, viaggiatori e turisti di godere di una visuale maggiormente accogliente e indubbiamente più salutare con pista ciclabile bidirezionale lunga 8 Km che giunge fino a Riccione.
Circondato da ricche attività commerciali riservate prevalentemente a tasche capienti, con sfarzosi decori che hanno attirato la mia attenzione, alcuni sono più a buon mercato ma, comunque, quando la margherita costa 6 euro sei comunque caro!!!
Alla fine ho trovato la mia pietanza ed ho raggiunto il mio treno delle 20 con largo anticipo e, anche sulla via del ritorno, una cosa buffa è accaduta.
Posso? chiedo ad una straniera con i piedi scalzi stesi sul seggiolino a lei di fronte "Se non ti da fastidio" sembra avermi accennato.. No, sono abituata a peggio e di odori non se ne sentivano, forse la mascherina aiuta!
Ad un certo punto un uomo inizia a brontolar a voce alta e la sorella della ragazza a me frontale scende di corsa senza che nessuno se ne accorga se non lui che ha avvertito le due rimaste sul treno.
La telefonata e, ok! Salirà sul prossimo!
Così tutti ci mettiamo sereni finché non arriva il controllore con al telefono la sorella scesa che aveva lasciato la borsa sul treno, il tizio ha smesso di brontolare perché poi si è messo a parlare con uno che cercava di convincerlo che, nonostante tutto, la vita è bella!!!
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