venerdì 21 febbraio 2025

Alla Scoperta Di Vezzano Sul Crostolo

Quarantanove album residui! Come non scegliere un'altra scuola considerando il venerdì di Ferie? Come non organizzare una "Gita fuori Porta" approfittando della concomitanza dei due eventi? Come non scegliere una scuola con possibili albe montane che colorano ancor più la gita? 
Il numero degli Album è stato quasi perfetto! Son corsa via dopo averli terminati e, neanche raggiunta l'auto, ho visto la bidella uscire per chiudere il cancello, direi che al massimo tre fanciulli son rimasti senza, quindi ho fatto bene a progettar codesta gita! Ovviamente il navigatore mi avrebbe fatto prendere uno stradello sterrato rischiando di bucar gomma e sospensione ma, ormai lo conosco e mi sono abituata ad osservar le vie e, dopo due inversioni, eccomi ad imboccar la via corretta in un tempo puntuale e preciso. 
Dopo aver fatto Photo, recensione, dopo aver terminato gli album, passato in edicola, chiesto se potevo lasciar lì l'auto parcheggiata per un poco, ecco che mi incammino verso il bar Denis per uno svuoto vescica e una sosta caffè e Brioches.
La Brioches integrale alla confettura di mora è sublime in quel bar, tornerei a Vezzano sul Crostolo solo per rimangiarne ancora... chissà se qui in pianura ne troverò mai una così!!!
Tornando sui miei passi trovo un borgo visibilmente antico e, praticamente in strada nella via IV Novembre, trovo "L'ufficio Podestarile" che, in un primo acchito, avevo letto "Ufficio Postarile" e già mi ero immaginata il preistorico postino!!! Okkey!!! No, invece no, il Podesta era nel Medioevo il titolo più alto nella carica civile nel governo della città (Praticamente l'antico Sindaco). Peccato trovare l'edificio in stato di abbandono, non visibile internamente ma solo ricco di targhe illustrative che ne identificano le sezioni. 

Il termine deriva dal latino potestas, col significato di autorità, potere, sovranità. La carica di podestà, la sua durata, nonché la residenza e il territorio di giurisdizione erano chiamati podesteria, in particolare durante il Medioevo e nei secoli successivi, più raramente durante il regime fascista. La lotta fra nobiltà e borghesia commerciale costituì una delle dinamiche storiche più importanti nella turbolenta vita comunale. In seguito a questi contrasti, la figura politica del podestà si sostituì o si affiancò a quella del consiglio dei consoli, che governava i Comuni medievali a partire dalla fine del XII secolo. Tale carica, contrariamente a quella di console, poteva essere ricoperta da una persona non appartenente alla città che governava (per questo era detto anche podestà forestiero), in modo da evitare coinvolgimenti personali nelle controversie cittadine e garantire l'imparzialità nell'applicazione delle leggi. Il podestà era eletto dalla maggiore assemblea del Comune (il Consiglio generale) e durava in carica, di solito, sei mesi o un anno. Doveva giurare fedeltà agli statuti comunali, dai quali era vincolato, e alla fine del mandato il suo operato era soggetto al controllo da parte di un collegio di sindaci.
Il podestà era, dunque, un magistrato generalmente al di sopra delle parti, una specie di mediatore, a cui era affidato il potere esecutivo, di polizia e giudiziario, divenendo di fatto il più importante strumento di applicazione e di controllo delle leggi, anche amministrative. Il podestà non aveva, invece, poteri legislativi, né il comando delle milizie comunali, che era affidato al capitano del popolo.


Con il passare degli anni, la carica di podestà divenne un vero e proprio mestiere esercitato da professionisti, che cambiavano spesso sede di lavoro e ricevevano un regolare stipendio. Questo continuo scambio di persone e di esperienze contribuì a fare in modo che le leggi e la loro applicazione tendessero a diventare omogenee in città anche distanti tra loro, ma nelle quali avevano governato gli stessi podestà.
Peccato per il degrado dell'edificio!!! Sarei entrata a vederne gli interni!


Alla Scoperta Di Vezzano Sul Crostolo ; Parco "La Pinetina" e L'"Ecoparco di Vezzano"

I Parchi Possibilmente visitabili nei dintorni sono tre, il terzo, il "Parco Matildico di Montalto" quello che avrei volentieri visitato dopo aver letto de suo lago, della possibilità di percorrerlo in canoa, del ponte sospeso e della presenza di vari animali in libertà era purtroppo chiuso.  
Eccomi così ad entrare dall'ingresso dell'Ecoparco adiacente e diviso solo da cancelli e un basso recinto al confinante parco la Pinetina. Il primo è un percorso a piedi in cui è segnalata un'antica frana e i vari percorsi di difficoltà. Purtroppo non molto visibili i percorsi se non uno che ho trovato eccessivamente fangoso. Il secondo parco è invece strutturato per famiglie, entrambi gratuiti. Quest'ultimo ospita in gabbie e liberi vari esemplari tra cui Pavoni, Daini (per questi non ho fatto in tempo ad attivar la telecamera) Cavie, tartarughe e altri liberi che non ho visto o notato. 


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