Continuo ciò che ho precedentemente iniziato a trascrivere Qui (Prima parte)
✔Il difetto del metodo Freudiano stava, a suo parere, nellla pretesa di ricostruire il materiale psichico ai suoi antecedenti, fornendo così un quadro parziale della problematica, e mancando di cogliere il proprio reale, vivente significato del fenomeno complessivo. Il significato effettivo viene compreso solo se viene inteso come qualcosa in continuo diveniree da vivere. La vita è in costante evoluzione e non può essere compresa in un'ottica retrospettiva. Egli cominciò a incoraggiare alcuni suoi pazienti a intraprendere processi di confronto con l'inconscio, e impartì loro istruzioni su come lavorare con l'immaginazione attiva, tenere dialoghi interiori e illustrare le proprie fantasie.
✔ La mia anima mi porta nel deserto, nel deserto del mio sé. Non pensavo che il mio sé fosse un deserto, un arido e torrido deserto, polveroso e senza ristoro. Per quale ragione il mio sé ha un deserto? Ho forse vissuto troppo al di fuori di me, nelle persone e nelle cose? Ma è solitudine restare con se stessi? Solitudine probabilmente solo se il proprio sé è un deserto. Non vi è cultura creata dalla mente che sia sufficiente a trasformare la tua anima in giardino; io avevo curato la mia mente, che era lo spirito di questo tempo in me, ma non lo spirito del profondo che si volge alle cose dell'anima. L'anima ha un suo mondo peculiare. Vi entra solo il Sé o l'individuo che sia diventato pienamente il proprio sé, che non sia dunque né nelle cose, né nelle persone, né tanto meno nei suoi pensieri.
✔Chi impara a convivere con il proprio Non-potere ha appreso molto. Questo ci condurrà ad apprezzare le più piccole cose e alla saggia moderazione ch viene richiesta alle massime altezze. Una volta spento ogni eroismo, ricadremo nella miseria umana e anche in qualcosa di peggio. Verranno agitati i nostri fondamenti più profondi, perché smossi dalla nostra massima tensione, che valeva per ciò che era fuori di noi. Cadremo nel pantano del nostro mondo infero, tornerà a rivivere in noi tutto ciò che abbiamo dimenticato, ogni passione umana e divina, i serpenti neri e il sole del profondo.
✔Se non ti capita nessuna avventura all'esterno, non te ne capitano neppure nel tuo mondo interiore. La parte del diavolo che hai accolto, ossia la gioia, ti procura l'avventura. Lì troverai sia il tuo limite più basso, sia quello più alto. Questo è necessario per conoscere i tuoi limiti (Tratto già scritto qui)
✔ Se ottieni un pò di gioia dal diavolo e con essa vai in cerca di avventure, ti prendi cura del tuo piacere. Il piacere può attrarre subito qualcosa che desideri, e ormai dipende solo da te se il tuo piacere ti guasterà o ti eleverà. Se appartieni al Diavolo, accecato dal piacere brancolerai alla ricerca delle esperienze più varie, e in esse ti perderai. Se invece rimani in te stesso, come un individuo che appartiene a se stesso e non al diavolo, allora ti ricorderai della tua umanità. E' cosa amara per l'uomo più virile, prendersi cura del suo lato femminile, perché gli sembra un segno di debolezza, ridicolo e non bello. Lo stesso succede alla donna che accetta il proprio lato maschile. Jung riteneva che allo sviluppo della personalità fosse necessaria l'integrazione dell'anima per l'uomo, e dell'Animus per la donna. (Una sorta di; Trova la metà della tua mela ma non esternamente ma internamente)
✔Tutto ciò che è odioso e ripugnante costituisce il tuo inferno personale. E come potrebbe essere diversamente? Qualsiasi altro inferno sarebbe perlomeno interessante o spassoso. Ma l'inferno non lo è mai. Il tuo inferno è costituito da tutte quelle cose che hai gettato via dal tuo santuario a calci e bestemmie. Quando entri nel tuo inferno non pensare di entrarci come uno che soffre in bellezza, ci entri come un citrullo ottuso e curioso, e ti stupisci dei bocconi caduti dalla tua tavola.
✔Essere quello che sei è un bagno di rinascita. L'essere della condizione bassa non è un perdurare indefinito, ma una crescita di infinita lentezza. Pensi di stare quieto come acqua di palude, e invece ti riversi lentamente nel mare, che ricopre le massime profondità della terra ed è così vasto che la terraferma appare soltanto come un'isola adagiata nel grembo dell'immenso mare.
✔C'è un'opera necessaria ma nascosta e singolare, un'opera magistrale che devi compiere segretamente per amore dei morti. Chiunque non riesca a raggiungere il suo campo e la sua vigna visibili è trattenuto dai morti, che esigono da lui espiazione. E se prima non l'ha compiuta non potrà arrivare a compiere la sua opera eterna, perché i morti non lo lasciano.I morti agiscono e basta. Nel mondo interiore non puoi eliminare nulla con le tue spiegazioni, così come non potresti far sparire il mare nel mondo esterno. Ti servi di un vecchio incantesimo di parole per proteggerti in modo superstizioso, perché sei ancora un figlio impotente della vecchia foresta. Ma se noi vediamo cosa sta dietro il tuo incantesimo di parole, esso perderà la sua efficacia; null'altro ti protegge dal caos se non l'accettarlo.
✔Tanto grande è il potere della vita da trascinare e infiammare gli altri. Tu non sai come ciò succeda, perciò la cosa migliore è che tu definisca questo un effetto magico. Magica è la natura della vita e delle vie. Oh, se potessero diventarti estranei tutti gli uomini e tutte le loro vie! Ma quale disperazione, quale sgomento! Non sopporterai di percorrere la tua via. Tu vuoi sempre tenere almeno un piede sulla via di altri per evitare la grande solitudine! Affinché la madre consolatrice ti sia sempre attorno! Affinché qualcuno ti dia conferme, ti riconosca, ti dia fiducia, ti consoli, ti incoraggi. Affinché qualcuno ti attiri su sentieri estranei dove tu ti allontani da te stesso! Chi deve compiere le tue imprese? Chi deve praticare le tue virtù e i tuoi vizi? Tu non vieni a capo della vita e i morti ti incalzeranno terribilmente a causa della vita non vissuta.
✔Solitario chi stai aspettando? Di chi attendi l'aiuto? Non c'è nessuno che possa accorrere in tuo aiuto, perché tutti guardano a te e attendono la tua arte benefica. Tutti noi siamo totalmente inetti, e più ancora di te abbiamo bisogno d'aiuto.
✔L'arte del vivere è vivere ciò che è giusto e lasciar morire ciò che è ingiusto. La vita è un fluire di energia. Ma ogni processo energetico è irreversibile per principio e quindi diretto in modo univoco verso una meta. Nella seconda metà dell'esistenza rimane vivo soltanto chi, con la vita, vuole morire. Perché ciò che accade nell'ora segreta del mezzogiorno della vita è l'inversione della parabola, è la nascita della morte. "Non voler Vivere" e "Non voler Morire" sono la stessa cosa. Divenire e passare appartengono alla medesima curva.
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