martedì 11 settembre 2018

Natura.

Pensieri sparsi dal Libro "Pagine Dall'India".

I giorni passano come fogli che si depongono l'uno sull'altro.
Ma in ognuno c'è qualcosa della mia vita che avanza, dei miei pensieri, delle mie impressioni e sensazioni.
Il tempo segue sempre se stesso, il cambiamento è solo nella nostra mente. E' una favola che non può realizzarsi, me lo dicono anche le grandi montagne ormai fortemente incastrate nel suo essere, come qualcosa di metafisico.
Il tempo, antico sovrano, si chiude nei suoi cicli che sembra non possano mai rompersi né allentarsi.
La natura, antica regina, ha le sue vie immutabili e il senso dell'eterno ne sgorga. Me lo ripete un grillo che vive ignorato nella baracca, me lo dice una pietra che condensa tante linee parallele nela sua esistenza materiale.
                                          Debbo trovare sempre la mia pace nutrita di fiducia.
                                          La vita rimane pur degna di essere vissuta.

Pioggia. Continuità, monotonia, grigiore. Acqua dal cielo alla terra, acqua di vita per il verde.
Un ritmo diffuso indefinito, una sensazione unica al mondo.

Pioggia, nebbia, lampi, un'esplodere rotolante di suoni.
Ritornelli di gocce che ritornano sempre, un peso d'anima richiusa, scrollatine d'erbe.



Girasoli.
Ne ho un paio nel mio vaso, luminosi, stellati, raggianti.
Come stelle scese dal cielo e divenute fiori.
Guardano ancora in basso come quelle di lassù.
Lasciano un pò di polvere gialla sulla stoffa verde come le stelle danno un pò di luce all'acqua tranquilla di una pozza.
Vi vedo sempre volentieri qui nel campo, stelle della terra raccolte su alti cespugli. Mi sembrate allora simboli di soli profilici e raduchi, tipicamente terreni.


Saper vedere e cogliere il bello e il buono ovunque. Imparare a riconoscerlo in ogni cosa, fatto, persona.
Prima di tutto nella natura e sentirne la gratitudine. Osservare più che leggere. Osservare e interpretare.
Il passato non rimpiangerlo, ma consideralo tesoro da valorizzare, terreno da coltivare e sfruttare.
Non pensare al futuro sempre diverso da ogni possibile previsione.
Il tempo che passa non deve essere fardello che si getta ogni giorno, o vita che non ritorna, ma esperienza che s'accresce, contenuto di pensiero che rimane, affinamento dell'essere.

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