Il piano del Palcoscenico è in pendenza verso il pubblico, questa caratteristica è tipica dei teatri Italiani perché permette una migliore visione dello spettacolo, il pavimento è in legno, la maggior parte della struttura del teatro è composta da questo materiale e gli scricchiolii
son tutti sonoramente percepiti.
Ora. Però. Andiamo con ordine....


Scendiamo sotto al teatro in quelli che furono i cunicoli che hanno protetto molte persone durante gli attacchi della seconda guerra mondiale in cui il teatro fu assediato e colpito da una bomba.
Nell'immagine a lato siamo esattamente sotto il sottopalco in cui sono presenti buche con grate che fungono da ventilazione.

Non oso pensare come facevano un tempo a far scendere o salire un simile peso... ovviamente le leve davano una mano però di una cosa son sempre più convinta; <Tecnologia grandiosa e fanculo a chi ripete a pappagallo"Si stava meglio quando si stava peggio">.
Il sottopalco;
Trattasi di un piano intermedio tra i sotterranei e il palcoscenico, un piano composto da macchinari che servono per cambiare le scene con un sistema definito "Quinte Mobili"; 21 carrelli porta Quinte che scorrono sopra guide di ferro.Le quinte potevano scorrere lungo tutta la scena da un'estremo all'altro su cinque guide per i carrelli disposte lungo tutto il palcoscenico.
Il Palcoscenico;
Alle spalle degli attori... |
Salendo si incontrano i camerini che non ci è stato possibile visitare perché brutti e disordinati, mi sarebbe piaciuto vederli ma, forse, il problema è stato il tempo a disposizione... ma poi? che senso ha vederli se non è presente un'attore che si sta preparando per la scena?
Il Ballatoio;
A lato dei viottoli che utilizzavano per far scendere i personaggi "come se cadessero dal cielo", per far nevicare durante una scena, per raggiungere i fari che illuminano il palcoscenico e creare effetti cromatici grazie all'inserimento di filtri colorati sulla luce emessa.... Pannelli scenici e le corde dei sipari... insomma un paradiso artistico!!!!
Sala dell'Astrolampo;
E la domanda sorge spontanea: "Ma cos'è un Astrolampo?"Non è un astro che scaglia un lampo ma la similitudine potrebbe essere molto vicina...
Trattasi del lampadario. Entrato in funzione nel 1857, fu il primo della città illuminato a gas, e per la sua installazione fu dato avvio, l’anno precedente, alla costruzione del gasometro “fuori Porta Santa Croce”.
Ma... udite udite......
Per pulire le 72 goccioline e tutto il lastolampo occorrono due giorni di lavoro completamente ricoperti da funi di sicurezza per non rischiare di cadere.
ci troviamo nella parte centrale, la cupola più alta che è la culla del prezioso lampadario, qui viene a lui fatta manutenzione di sicurezza e pulizia dopo aver chiuso la grata e fatto scorrere un piano in legno lungo tutto il perimetro del cerchio.
La sala dei pittori;
In questa stanza venivano creati e ideati i pannelli scenografici che servivano come sfondo per le scene di teatro, purtroppo non ci ha fatto vedere il funzionamento di questo marchingenio che assomiglia a un gigantesco camino decorato.La lavorazione pare essere simile ad una vecchia macchina da maglieria ovviamente con i sostegni per i teli.

Oppure gli antichi nobili preferivano vedere ideati nuove varianti per non cadere nella noia?

Una grossa stanza apparentemente vuota che racchiude molti articoli e con visuale, dicono, molto suggestiva... non so... non ho guardato...
Ero troppo impegnata a trovar la posa giusta e ad ascoltare i racconti della "castellana guidatrice".
Perché la chiamo così?
Perché l'abito era da perfetta castellana storica!
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