E' comunque aperta per gli articoli di cancelleria presenti in negozio.
A cos'è dovuto lo sciopero?
L'edicolante mi spiega brevemente la differenza tra quello che è il loro ricavo sui quotidiani rispetto a quello che hanno sui giocattoli; il 19% sui primi, il 24% su tutti i giocattoli.
Il problema è che sono presenti molti giocattoli che hanno un depliant pubblicitario che, per il loro guadagno, li fa divenire articolo da editoria e, per questo motivo, guadagnano solo il 19%.
Non so se questa notizia è certa, per questo motivo sono andata a cercare informazioni sul sito della CGIL
Lo sviluppo delle piattaforme on line, la riduzione del prezzo medio delle pubblicazioni dei periodici, il cut-price (due riviste al prezzo di una), la scarsa fornitura del prodotto editoriale richiesto dal mercato, oltre alla politica dei prezzi super scontati degli abbonamenti con sconti fino al 70% (il totale degli abbonati è di poco inferiore al 50% del venduto edicole), hanno causato il consistente abbattimento del guadagno per gli edicolanti, con conseguente aumento delle chiusure dei punti vendite e diminuzione del valore commerciale delle stesse.Questo è ciò che trovo nel sito del sindacato ma... mi chiedo; non esiste forse già un sindacato per gli edicolanti? In queste richieste non si sta mettendo a rischio un'eventuale e sicura vendita per garantire una retribuzione che, con il rincaro, probabilmente non ci sarà più?
Poi il sindacato cosa chiede?
aggiungere alla remunerazione in percentuale sul venduto (19%-24%), una quota di 10 centesimi a copia come compenso di lavorazione (di cui solo 7 centesimi agli edicolanti, il resto alla filiera distributiva), oltre ad una maggiore remunerazione per le pubblicazioni non puramente editoriali.Cioè? un'aumento di solo 7 centesimi per l'edicolante? se si considera un quotidiano da € 1.20 il 19% è uguale a 0,228 cent. di guadagno; aggiungendo i 7 cent. arrivano a 0.312 cent. di retribuzione a quotidiano... se poi ci aggiungiamo le tasse.... tanto un'affare non è comunque!!!!
Ma ora andiamo a leggere cos'aveva scritto il Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai
nell'anno 2018;
L’EDICOLA diventa multiservizio. Chioschi e rivendite di giornali e riviste, che da sempre sono stati punti di riferimento di quartieri e centri storici, si adeguano ai tempi allargando la gamma dei prodotti in vendita e preparandosi a diventare veri e propri punti di riferimento di servizi per il cittadino. Un accordo che oltre a puntare a favorire l’aumento delle vendite dei giornali in edicola, ha lo scopo di trasformare le stesse in punti di riferimento per l’acquisto di servizi.L’obiettivo è promuovere nuovi interessi nei cittadini per le edicole, che rappresentano un punto nodale della frequentazione delle città, dando l’opportunità di diventare dei service point a disposizione della cittadinanza sempre più esigente che non disdegna la possibilità di poter spedire il pacco o la propria corrispondenza sotto casa. Le rivendite dei giornali rappresentano peraltro dei veri e propri presidi nel territorio. Il format point è stato realizzato grazie alla preziosa collaborazione dei distributori, che conoscono bene il mercato delle edicole e che hanno potuto darci dei feedback molto importanti».
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