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E' iniziata con un dolcissimo abbraccio di una piccola mostriciattolina che mi ha voluto ringraziare per l'album che le ho donato, in una delle precedenti distribuzioni (Asilo anno 2017) ho ricevuto anche un pezzettino di plastica non ben definito in cambio del mio dono. Non riesco ancora a capire di cosa effettivamente si tratta, pare un pezzo di un giocattolo a forma di birillo e poi ne ricordo anche un secondo trasparente e rosso, sempre plastica apparentemente inutile che mi ha riscaldato dal gelo mattutino.
Nel pomeriggio, dopo la consueta passeggiata, l'acquisto della colazione, eccomi in coda per il pagamento e, il signore che mi precede, un uomo che oltrepassa i 70 anni, mi ha ricordato una vecchia scena di un usuale cliente, anche questo, come il tizio del mio ricordo, è solito aprire il portafoglio e far scegliere la moneta perché lui non vede bene e impiegherebbe troppo tempo.
Così, terminato il mio conto, lo trovo fuori e mi fermo piacevolmente a chiacchierare di varie cose, d'altronde è negli incontri inaspettati che possono crearsi maggiori sfumature di vita, come il tenero abbraccio della piccola mostriciattolina.
Perché dunque definirlo un giorno sfortunato?
Nell'antica Grecia il 17 era considerato una specie di intruso, inopportuno e imperfetto perchè fra e numeri di grande importanza come il 16 e il 18 che rappresentano due perfetti quadrilateri (4x4 e 3x6).
Ed era usanza dei romani scrivere sulle tombe “VIXI” (" ho vissuto" poi sostituito dall'attuale "riposa in pace"), che anagrammato dà “XVII”. Cioè 17 che, per l'associazione con la fine della vita, porterebbe male.
Ma la numerologia esoterica lo incorona come simbolo del Tempio e dei Cavalieri Templari, perchè composto dall' 1 (la potenza,l’essere supremo) e il 7 (la conoscenza e la sapienza). Fonte del testo in corsivo. «Quando qualcuno crede che un oggetto, una persona, una frase o un comportamento abbiano il potere di portare sfortuna non fa che condizionarsi, e così, ritenendosi sfortunato, altera inconsapevolmente il suo comportamento e finisce per provocare gli eventi sfortunati che tanto lo spaventano».
Questa frase Quantica è stata inserita nel sito del CICAP per celebrare la "Giornata Anti-Superstizione" che cade, ovviamente, il Venerdì 17!
Siamo il paese più superstizioso d'Europa? Non proprio, ma ci piazziamo saldamente al terzo posto, dietro la Lettonia (60%) e a un passo dalla Repubblica Ceca (59%)
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