domenica 16 febbraio 2020

Strumenti Musicali; cos'è la Piva?

Praticamente è una cornamusa, nello stile di quella scozzese ma originaria nell'appennino Parmense e Emiliano, illustrazioni e fonti scritte tendono a suggerire che uno strumento simile fosse utilizzato anche nel veronese.
L'otre è in pelle conciata, tradizionalmente di capretto, che viene cucita nella parte posteriore e si utilizzano le aperture di collo e zampe anteriori per l'inserimento, del chanter e dei bordoni, mentre viene fatto un apposito taglio per l'insufflatore.
Nel video ne è presente una riprodotta in versione originale sulla base di un reperto presente in una mostra tra le tante riscoperte e riprodotte da Franco Calanca artigiano che ha ridato vita a questi antichi strumenti.
Il suo compare è Gino Pennica che di Pennichella ha ben poco a che vedere, intrattiene e illustra con giusto tono l'intero argomento musicale illustrando collegamenti con poesie e danze tipiche popolari che ne hanno rappresentato la storia.
Perché poi la cornamusa Scozzese è divenuta così famosa rispetto a quella Italiana? Eppure sul web sono illustrate in varie zone d'Italia, forse gli stranieri musicisti han solo avuto maggiore interesse o voglia nel diffonderne suoni e cultura?
Una tipologia di Piva è  il baghèt, strumento legato al mondo contadino da cui provenivano per la maggior parte i baghetér. Lo strumento non era suonato d'estate: solo con l'arrivo del freddo, quando il lavoro diventava più raro, i contadini si ritrovavano nelle stalle e ne riprendevano l'uso. Dopo l'Epifania lo strumento era di nuovo accantonato, fino all'inverno successivo. Il baghèt era sostanzialmente solista o usato per accompagnare canti o balli popolari. Le fonti iconografiche fanno però supporre che in origine si trattasse di uno strumento colto: era infatti suonato anche alla corte di Bartolomeo Colleoni.
Non esisteva una costruzione su larga scala dello strumento, ma era per lo più legata all'iniziativa di singole famiglie. Alcuni suonatori provvedevano in prima persona alle riparazioni delle parti usurate. La cornamusa passava di padre in figlio, rimanendo spesso all'interno della cerchia familiare.
Poi han suonato un brano originario di Frassinoro e Felina due paeselli della montagna Modenese il primo e Reggiano il secondo, e qui mi è balzato alla mente un antico ricordo; forse ho già avuto modo di ascoltar questo strumento durante l'antico rito montano del Maggio, una lagna infantile a cui assistevo forzatamente!

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