Riflessioni su articoli o video visti sull'attuale situazione di parziale apertura dei negozi; da un lato i piccoli negozi che protestano perché ormai da molto tempo son senza guadagno, dall'altra il grande imprenditore che pretende 300 mila euro ad attività.
Tu, grande imprenditore che mostri una bolletta da 3600 euro sicuramente, ne son certa, un poco di risparmi li hai messi da parte, in caso contrario sei un pirla che non sa gestire il denaro, quindi vedi di imparare dai piccoli negozi un poco di contabilità e lascia spazio a loro per la richiesta dei 600 euro (per forza che non te li danno, pistola!!! C'è chi ne ha la precedenza).
Il brutto è che questi luminari spendaccioni mettono fuoco inutile a chi è più piccolo, pensa che chi la pensa come lui e protesta come lui ce la fa.
Ma l'azione dove la mettete? La lasciate a lui? A chi predica e ha già in tasca denaro? Anche voi pistola perché questo tizio pensa per se e non certo per voi!
Ai piccolini che non ce la fanno cosa dire? Indubbiamente spero che riescano a superare il tutto in modo dignitoso e spero che le banche non si approfittino anch'esse di questa situazione come leggo in questo articolo, inoltre spero che i denari destinati agli aiuti non finiscano in tasca di qualche banchiere corrotto come avevo già letto, anni fa, nel caso di funzionari della CGIL e dell'INPS.
Ovviamente questi fatti si dovrebbero studiare dal vivo e non certo tramite articoli sul web in cui si legge ciò che il giornalista vuol far trasparire e dove il testo può essere confuso in base al proprio stato emotivo in relazione all'argomento.
L'azione, una gran bella cosa se messa in pratica!!!
D'altronde chi non vive un periodo economicamente pesante?
Chi rimane sprovvisto di quella energia emotiva che ti spinge a ricercare le qualità nascoste racchiuse in te? La vera differenza la fa solo chi queste verità le riesce a trovare o quantomeno a percepire.
Non ho un negozio ma il mio periodo buoi l'ho già vissuto quando quella (censura) di mia madre ha avuto la sua scappatella amorosa, ma questa storia l'ho già scritta. Scrivo ciò perché la vera percezione della vita si ha proprio nei momenti più pesanti quelli in cui, oltre al lato economico avuto, alla fine ti rendi conto dei reali sentimenti che hai nei confronti della vita o delle persone in genere, io mi sono resa conto del mio reale rapporto con lei grazie al senso di sollievo avuto nel momento in cui è sparita.
D'altronde è normale che qualsiasi figlio, a una certa età, inizi a crearsi la propria vita senza una costante presenza genitoriale e capisca le problematiche che il mondo può offrire.. d'altronde non son forse le avversità gli insegnamenti più grandi?
E dopo questo innalzamento di spiritualità in cui ho, al tempo, preso in considerazione un possibile perdono nei confronti della mia genitrice ecco che si ammala sua madre, mia nonna e?
Non c'è dubbio, è nelle avversità che si vede il vero carattere di una persona e, posso affermare, che ho conosciuto il volto della meschinità!
Anni e anni di mutua fatta per cazzate o, perlomeno, per fatti che potevano risolversi in modo differente ma, lei, stava male... e quando lei sta male è peggio del classico uomo con 37.3 di febbre tanto deriso nella satira Italiana.
Per sua madre? solo in tre ci turnavamo e lei non era mai presente anche grazie (per lei) a convergenze di altro tipo (vere o presunte che siano).
Per l'amor del cielo, ci stanno, anche qui ho cercato di capire che, effettivamente, poteva esserci un motivo valido per tale scelta. Ma poi mi son chiesta: se effettivamente la tua voglia di aiutare è presente nel tuo cuore perché non mi hai mai chiesto di compensare la tua presenza con aiuti di altro tipo nei miei confronti? Perché, se veramente eri dispiaciuta della tua fuga amorosa e dello screzio che non scrivo, non hai pensato ad agire diversamente per cercare di recuperare almeno con una parte della famiglia il rapporto?
Scrivo questo perché, spesso, le scuse son più facili e meno dispendiose di energia, per conquistare determinati obbiettivi, che essi siano affettivi, economici, culturali, lavorativi o per una profonda conoscenza di se stessi o di chi ti sta accanto, occorre fare molto sforzo fisico e/o mentale.
Stessa cosa per questa situazione, lo sforzo per capirne il senso in ognuno di noi ci deve essere altrimenti questa esperienza non ha portato a nulla se non a due mesi di cucina abbinati ai successivi mesi di attività fisica.
Io comincio a lavorare ma i figli dove li metto? Questa è la classica domanda che sento in radio e qui mi chiedo: Ma gli zii ci sono? Sono vivi i cugini? I cognati? Perché devi portarli proprio ai nonni? E tu che vuoi portare il nipote dal nonno e poi dici anche; Ma come faccio a non fargli dare un bacino? Ma sei fesso o ti disegnano così?
Due son le cose certe: Devo acquistare i guanti e un dolcino al bar la prossima settimana, Ma esistono i guanti non usa e getta? Quasi quasi uso quelli che già ho in casa con il touch per cellulare nel pollice e nell'indice oppure sfoggerò la scorta di quelli accumulati dell'ortofrutta tanto non mi farò più la tinta... il brizzolato mi affascina!
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