domenica 26 luglio 2020

Il Richiamo della Foresta - Harrison Ford


Non un film storico anche se è ambientato al tempo della corsa all'oro, non un cartone animato anche se è di ottimo insegnamento per le giovani menti, non un film di fantascienza perché il film è la quinta trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo scritto da Jack London.
Buck vive in una casa del giudice della Città una sera, per punire la sua ingordigia che ha rovinato un importante ricevimento (e qui mi chiedo perché mai non venisse semplicemente legato... nel film è un cane viziato), viene lasciato sulla veranda a passar la notte. 
Un venditore di cani ne approfitta per rapirlo, venderlo e trasportarlo in Alaska per essere sfruttato come cane da slitta, al suo arrivo fa il suo primo incontro con John ma lui non diventa immediatamente il suo nuovo padrone.
Inizialmente impara a trainare la slitta assieme ad altri cani, la missione è portare la posta ai cercatori d'oro e, dopo ogni attraversata, recupera la stanchezza dormendo senza sosta per due giorni. Con il gruppo si ambienta facilmente finché non diventa lui stesso il capo branco dopo aver lottato con il suo predecessore. Purtroppo l'arrivo del Telegrafo fa si che quel lavoro non dovesse più essere svolto dai due ragazzi che si vedono costretti a vendere tutti i loro cani.
Acquistati successivamente da un cercatore d'oro che inizia già a sfruttarli pretendendo di far reggere loro pesi non adeguati al gelo presente in quella stagione. Dopo una battaglia in cui ritrova John, riesce ad avere lui come padrone e gli rimane al fianco consolando la sua amarezza. Un uomo solo che beve a causa della morte del figlio e scrive lettere all'ormai ex moglie anche lei tristemente immersa nel suo dolore.
Partono assieme per un viaggio già programmato con il figlio alla ricerca di territori sconosciuti e non segnati sulle mappe, un viaggio in cui Buck riscopre la sua anima selvaggia e primordiale e, esplorando il territorio, si unisce a un branco di lupi, suoi antichissimi antenati.
Un film che evidenzia come la necessità, la volontà e l'istinto fanno sbocciare e scoprire i propri istinti di sopravvivenza fino a portar Buck a trovare la sua vera natura e John
Thornton prende da Buck il coraggio di affrontare parti del suo passato con cui non aveva avuto il coraggio di confrontarsi prima.
Scene molto belle penso che almeno un Oscar lo meriti!



Audio guida 
dell'antica storia!


sabato 18 luglio 2020

Quando anche il lavoro può diventare un gioco!

Anche Cani e Gatti son compresi... non sò... ogni volta che va via un ospite peloso mi vien quasi nostalgia di quando avevo un gatto o i tre in stallo...
poi il pensiero di aspettare un poco a eliminare il secondo lavoro da pet sitter e riprendere un micio prende il sopravvento.
Pensiero rafforzato oggi dalla congiuntivite canina che ho lasciato in ricordo dell'ospitalità ai padroncini del peloso... il veterinario va poi pagato e, se hai un animale, è più che giusto curarlo per ogni cosa che gli accade.
La settimana è filata liscia e divertente d'altronde non ci si può lamentare dei pelosi, anche quando rompono i coglioni fan comunque facce divertenti e buffe e, il lato positivo, è che replicano solo con un abbaio e che basta loro una manciata di crocche per far pace!
Praticamente mi son scelta uno dei secondi lavoretti più simpatico che ci sia...
A Proposito di questo argomento..;
Quando ho iniziato questo lavoretto come quando ho iniziato la distribuzione degli album "Amici Cucciolotti" nelle scuole, c'era chi sparava contro frasi di questo tipo "Solo 15€ al giorno a cane? Ma cosa vorrai mai guadagnare?", "Guarda che senza partita iva poi vengono, ti fanno la multa e spendi di più di quel poco che guadagni","La distribuzione degli album nelle scuole? A 15€ a scuola? Una Miseria per tutto il peso che trasporti", "Ma gli album non fai prima a buttarli? Con il freddo che c'è a quell'ora di Gennaio vuoi stare un'ora fuori al gelo ad ammalarti?"
Insomma... se avessi dato retta a tutte queste domande negative ora non avrei imparato che posso anche non aprire la partita Iva lavorando comunque in modo Legale sfruttando i 5.000€ (anche se l'informazione ho dovuto faticare per acquisirla). Se avessi dato retta a questi individui non avrei ampliato la mia rete di conoscenze e non avrei ideato altre cose come i racconti sugli animali. Se avessi dato retta alle ultime due che ho scritto (soprattutto l'ultima) non sarei più stata contattata dalla Pizzardi Editore perché dei fannulloni ne è pieno il mondo e loro hanno altre necessità!
Invece eccomi trionfante a Tre anni di uno e quattro del secondo con ricche soddisfazioni!!! Ovvio... anche a me piace stare a letto mentre fuori c'è il gelo invernale ma io devo caricar l'auto o portare a spasso il cane... Cosa credete? Che mi diverto? Assolutamente No!!
Anche a me piace star sotto alle candide lenzuola o non uscire quando fuori piove o nevica ma c'è un peloso con la vescica piena...
Le necessità son così, mi è già capitato in passato di doverle fare per vivere o sopravvivere, a chi non è capitato? Mica son l'unica!!!
Indubbiamente, se svolte con impegno, portano ricche soddisfazioni personali e non solo economiche!

giovedì 16 luglio 2020

F.A.M.A. è l'acronimo di Famigli artistica Modenese Alternativa


Ovviamente parto in ritardo da casa, fortuna che il navigatore non si è distratto e mi ha portato fino al Rondò "Bertoldina" (che quando l'ha pronunciato mi è scappata una risata) e, infine, a destinazione..E che cribbio... un errore lo potrà pur commettere? Olivia, il mio personalissimo navigatore google, non può azzeccarci al primo colpo.. non è da lei farlo.
Eccomi dunque a cercare da sola il numero civico procedendo quasi a passo d'uomo ogni qual volta una dimora si avvicina, son solo 400 numeri di differenza... che vuoi che sia!!!
Parcheggio l'auto nel lato dello stradello vicino a un'abitazione..e il mio attuale compagno canino si appresta ad annusar la nuova zona.
Il contesto è affascinante, un laghetto al lato di ciò che è un palco creato per l'occasione e contornato da luci che si riflettono sull'albero che ne fa da cornice.
C'è anche il buffet; da lontano intravedo un invitante piatto ricco di salume, pare una focaccina e del melone misto anguria; SEI A DIETA! Ripete il neurone con insistenza. "Cosa ne dici di un pezzetto di anguria?" E AL BAGNO::: NON CI PENSI CHE POI C'HAI LA PIPI' FACILE???
OKKEY!!! Ha vinto il neurone e mi sono allontanata da tutte quelle meravigliose meraviglie per chiacchierar con una signora che ha intrapreso, nel suo trascorso di vita, la carriera da cantante.
Mi ha parlato di com'è difficile far conciliare carriera e figli nel momento in cui sei continuamente in tour, soprattutto quando poi questi vanno a scuola ed hanno orari fissi da dover obbligatoriamente rispettare.
Mi allontano da lei nel momento in cui arriva un'altra persona a chiacchierare, dove mi siedo?
Il prato è zeppo di antiche cassette di legno con poltrone in vecchio stile che si alternano in posizioni e colori, il legno è più nel mio stile così mi appresto a occupar quella che da più visibilità al singolare palco.
Il peloso cerca in tutti i modi di conquistar la cagnolina nera, con lo sguardo la segue anche quando la musica ha inizio per poi stendersi sul prato ad ascoltar i canori con la sottoscritta che parte a immortalar le voci prima con la macchina fotografica poi (considerando che non ho ancora studiato bene la funzione Video) con il cellulare.
Sono artisti che si sono esibiti come possono fare in un salotto di prove tra loro, Famiglia Artistica è il sito ma non c'è, al momento, modo di iscrivermi ad alcuna news letter per essere informata su altre serate di questo tipo.
Ho capito che chi è artista può partecipare ed esporre la propria arte, molto bella come idea soprattutto per chi non è ancora così conosciuto... è quasi come un ritorno al passato dove nel locale andavi per ascoltar il sottofondo musicale o per partecipare attivamente all'intero contesto e per passar piacevoli serate senza dover essere travolto dalla frenesia da discoteca!
Unico neo?
Le zanzare!!!

sabato 11 luglio 2020

Storie della mia città - Sarah Ladipo Manyika

Lento, noioso e privo di una storia che abbia un senso con pezzi di racconti disposti quasi a caso dove non si capisce quando inizia e quando finisce un determinato pensiero.
La protagonista pare essere Morayo un Afroamericana ormai anziana che vive da anni a San Francisco. Uso il condizionale perché poi si trova in ospedale e chi racconta l'episodio in cui la sua casa viene ripulita da vecchi libri e vecchi giornali in cui vengono trovate banconote nascoste non vien raccontato da lei.
Lei, tanti pensieri gettati a caso e un poco malinconici, ama più i libri che gli esseri umani che le danno quasi noia, ossessionata dall'ordine e dal suo kit terremoti.
Un poco nevrotica sotto alcuni aspetti al limite della psichiatria.
Insomma... di "Storie" di una Città non ha nulla a che vedere.. titolo ingannevole, non son giunta nemmeno al finale perché la mia mente necessita di un minimo di filo logico!

domenica 5 luglio 2020

Una Notte ho sognato New York - Piero Armenti

Successo e fallimento a New York sono molto simili, sono situazioni estreme di libertà. Piccoli eventi determinano il futuro, e non ce ne rendiamo conto. Puoi perderti tra droghe, alcool e depressione e finire a dormire sotto i grattacieli di Times Square, o puoi raggiungere il successo grazie ad alcool, droga e depressione e vivere in un attico a Manhattan. Gli ingredienti sono gli stessi ma vai a capire perché cambia il risultato.

Il libro descrive i tre mesi trascorsi in America da un ragazzo che arriva da "Valle dell'Angelo" un paesino vicino a Salerno. Oramai stanco della solita routine di paese in cui le persone sono quasi obbligate a seguire determinati schemi di vita, eccolo imbarcarsi d'istinto su un aereo diretto a New York quasi senza dirlo a nessuno. Il padre maggiormente consapevole che ogni essere vivente, compreso il figlio, deve seguire ciò che il cuore gli annuncia è meno disperato della madre più ambiziosa a una famiglia riunita.
Sul volo incontra un'Italiana che ha le sue medesime aspirazioni; Marika, ragazza che incontrerà nuovamente nei mesi successivi...
Prima notte ospitato su un divano di cui abitazione è privo delle giuste chiavi d'ingresso, poi trova ospitalità gratuita da Rosetta, un'anziana che vive con tre cani in un piccolo paese, scappa via di corsa quando scopre che lei è iper protettiva e che nell'abitazione vive anche una famiglia di topi.
Poi incontra Jack, un multimilionario che gli offre ospitalità gratuita in un appartamento di un grattacielo di Manhattan.
E qui vive l'aspetto opposto della città, dai quartieri malfamati si tuffa nella conoscenza e nel sapere di un personaggio che piace al padre e che lui stesso gli consiglia di apprenderne gli insegnamenti.
Jack; anziano con moglie consapevole di un'amante mantenuta, Piero si innamora di Gina, l'amante dopo aver dormito con lei nuda nel letto senza aver fatto con lei alcunc'hé! Entrano in confidenza, soprattutto quando Jack scompare e lei si ritrova senza appartamento pagato.
Jane, la moglie di Jack, entra anch'essa in confidenza con Gina e gli spensierati momenti trascorsi assieme la aiutano a comprendersi e a capire che, in fondo, accettava tutto solo per comodità economica, sociale e per abitudine ma non ha mai sopportato quei tradimenti.
La mogli si è liberata dal vincolo psicologico e ha poi preso la decisione di separarsi dal marito proprio nel momento in cui questo viene a sapere che il fratello è nuovamente barcollato tornando a fare il mendicante. Gina, invece, è rimasta succube di quel gioco goliardico che è il lusso del piacere, per questo motivo il protagonista non le ha mai espresso i suoi pensieri.
Trascorsi i tre mesi, sta quasi per scadere il visto... cosa fare? Tra le molteplici possibilità opta per l'illegalità di un finto matrimonio. Le modalità son descritte nel dettaglio solo che la futura moglie rischia di innamorarsi davvero e decide di non presentarsi alle veloci nozze dando "Buca" al protagonista proprio il giorno esatto in cui gli scade il visto.