giovedì 20 agosto 2020

Aladin visto al Drive in, il film!

Giungo nel luogo dopo aver cercato l'indirizzo invano nella mail di prenotazione e sul loro sito internet, è possibile? Com'è che gli Alpini si dimenticano di inserire proprio l'indirizzo della loro sede?
Cosa pensano? Che siamo nati tutti alpini e che, quindi, di loro non si può non sapere il luogo?
Prendo posto dopo esser stata fleggata nella lista delle prenotazioni online e dopo aver pagato il biglietto d'ingresso di € 2.00, il palo che divide la distanza del singolo parcheggio divide lo schermo in due quindi mi sposto per aver una visuale completa del film.
Mi manca solo l'osso di Fred Flinston formato megafono per completare la sensazione di essere trasportata in un'epoca differente da quella attuale. Manca solo la stella cadente nel momento in cui i due protagonisti fanno il loro primo romantico viaggio sul tappeto volante. Mancano questi particolari per completare una magica atmosfera sognante.
Un clacson suona forse involontariamente, qualche luce ogni tanto si accende, il sonoro della cassa di sinistra fa, di tanto in tanto, l'eco con quella al suo opposto e il bambino nella macchina a fianco fissa il mio completo interesse per il film.
E il film?
Tutte le distrazioni non ti permettono di immergere la mente completamente nella trama, fortuna che l'ho già visto più volte in formato cartone animato..
Il vetro sporco della mia auto poi... non ha certo aiutato la sbavata di paciugo da tergicristallo attivato che ho avuto frontale a me per tutta la durata del film e tutt'ora ancora non pulita.
Lo richiedo... E il film?
Ci son dei pezzi che non ricordo dal cartone, forse son passati tanti anni ... chissà... dovrei rivedere il cartone... Altre scene sono troppo da cartone e poco da film, non c'è stato un vero stacco quindi non c'è stata effettivamente una vera interpretazione umana dell'intera storia. Più realistica l'interpretazione del genio che, forse grazie agli effetti speciali, rende la scena vivamente magica.

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