martedì 13 ottobre 2020

Verdechiaro, verdecampo e ricoveri operatori.

 

Ascensore ricco di capienza massima, sale all'ingresso uno, Quarto piano, le porte si aprono, un inserviente accompagnato da barella vuol salire.
Ma non possono utilizzare quelli di servizio? Penso a voce alta.
Ora, in attesa di ricovero, una barella con paziente accompagnata da due inservienti esce dalla porta  del reparto in cui siamo attesi. Prendiamo l'ascensore di servizio? Chiede il più giovane, no perché lì occorre il badge, risponde il più anziano.
Il badge? Penso, stavolta tra me e me, io l'ho preso da visitatore già minimo tre volte e nessun badge ho in tasca...
Covid-19: quante persone possono entrare in ascensore? E nell'ascensore di un ospedale?
Per salire al secondo piano per il tampone due son più che sufficienti, ma poi devi scendere al piano interrato per la tac e li ti trovi davanti un cartello che, se seguito alla lettera, l'intera sanità italiana si catapulta nella più ridicola idiozia: Massimo due a scendere, massimo uno a salire.... E' una cura per gli obesi oppure avete invertito dei cartelli?
L'attesa per cinque minuti di tampone si protrae per l'intera mattinata; "Vai al Qui facile" si fa presto a dirlo. All'ingresso chiedo dove si trova e mi dicono di seguire il cerchio verde; Ma il verdechiaro dell'indicazione all'ingresso 2 oppure il verdecampo della scritta uscita? Poi ne noto uno proprio di fronte all'ascensore 1: L'unica scritta "uscita" che ti fa uscire all'esatto opposto a tutte le altre scritte "Uscita"... Okkey, penso.
Alla fine lo vedo; Bianco con la scritta Qui facile in verde... e che cribbio però... anche le sfumature fanno la differenza!! Il gruppo è in attesa in una sala che viene ritenuta maggiormente ampia rispetto a quella d'attesa al secondo piano, quindi, è più corretto sostare in questo luogo sostiene l'addetta dopo aver protestato verso i colleghi dei reparti che non sanno ancora che il qui facile è sospeso e continuano a sbolognarli i pazienti da tamponare.
E' più ampia? penso durante la seconda attesa, al secondo piano, dei vari esami pre ricovero; un immenso stanzone in cui la capienza massima è di sole 14 persone.
Ma in tutto questo caos l'ascensore è il più fashion: più in alto sali e, a equivalenza di mq, in più entri, considerando che si ferma ad ogni chiamata si fa prima a prendere le scale...
Prendi un quasi 70enne, portalo al secondo piano per prelievo, poi al meno uno, poi alla fermata pipì (gli anziani son così), poi torna al secondo piano per fare un elettrocardiogramma che aveva fatto su appuntamento la settimana precedente (però è la prassi e si deve fare). Portalo poi al secondo piano (ma quello dell'ingresso 2) per attendere un letto che arriverà due orette dopo, tutto questo con la valigia appresso perché gli anziani son così... voglion tutto sotto controllo.
Ed ora eccoci qui, Già ha indosso la calza operatoria pronto per essere addormentato, ancora un'oretta e lo porteranno via dalla stanza. E' il secondo, il primo è stato il suo compagno di stanza entrato anche lui il giorno precedente. Sonnecchia, la notte ha dormito, l'agitazione gli è passata in fretta dalla mente dopo che l'aveva invaso al colloquio con il medico operante. Lui d'altronde è così, non affronta le emozioni ma le nasconde sonnecchiando.
Mentre scrivo tutto è terminato, il paziente sonnacchioso è tornato alla sua dimora dopo pochissimi giorni trascorsi nel post operatorio. Il primo paziente, invece, ancora è ricoverato. Penso di conoscerlo, mi sembra di averlo avuto in cassa svariate volte quando lavoravo nel centro commerciale, lo rivisto volentieri e il sospiro di sollievo è stato grande quando l'ho visto in stanza dopo un brevissimo soggiorno in terapia intensiva, gli auguro gli vada tutto al meglio.

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