Da Marzo sono praticamente isolata se non qualche sporadico incontro tra ripetizioni scolastiche e cuccioli che soggiornano a casa. Dog Sitter, lavoro in smart working e sporadiche ripetizioni si alternano alle uscite nei centri commerciali. La spesa la dovrò pur fare... se poi vado anche per padre e zio la giornata già si riempie.
L'intermezzo dell'operazione di mio padre mi ha distratto dal fremore iniziale del lockdown in cui perdevo ore e ore a curiosare tra i video dei vari apprendisti comici e le serie interviste di vari virologi che, da quasi subito, abbandonato.
Ed ora eccoci in zona mandarino, o arancio... comunque è un colore da me gradito quindi mi pare quasi una coccola. Ora, ancora in pigiama a scrivere di questo ennesimo isolamento... quasi quasi mi spaccio malata per sonnecchiare indisturbata per l'intera settimana...
Riflettendo bene in base ai vari articoli leggi e guardati penso che questo virus non l'ha inventato un pipistrello ma un uomo... solo l'uomo è già agonizzante con 37 di febbre e ne fa un delirio da pandemia. Infatti nelle statistiche lette pare siano loro che ne hanno per lo più la peggio... da malati si deprimono psicologicamente per poi cadere nello sconforto più totale. L'organismo di noi donne è più reattivo, più predisposto a non cader nella malattia rendendola anche deleteria per la psiche. Cioè... se statisticamente c'è un uomo per sette donne e se a morire son più i maschi vuol dire che io resterò single in eterno?
Oppure la mascherina da portare obbligatoriamente è un messaggio subliminare dell'islam per obbligarci a coprire il viso e, così, più donne saranno accontentate grazie ai nuovi harem? Allora si che rimango single a vita...
L'altro giorno mi è capitato di vedere, in un supermercato, un macellaio e un cliente in giacca, distinto e ben vestito. Lui vicino al bancone in cui il dipendente serviva la carne, la striscia anti covid era superata e la chiacchiera era vicina e amichevole. Nulla da obbiettare perché non cado in questi tranelli da urlatrice follemente isterica. Arriva il mio turno e, per distrazione, sorpasso la riga.... Con la faccia schifata, come se c'avessi le zecche e con tono seccato mi dice "SiSI Però distante" Senza nemmeno che il mio discorso avesse inizio.
Chiedo scusa e indietreggio ma poi mi chiedo; Ma il covid non può averlo anche chi è in giacca e cravatta? O l'abito contraddistingue le persone da slinguazzare in caso di necessità? Il flashback mi ha fatto tornare alla mente varie colleghe (ma non amiche) che avevano opera di favoreggiamento nel momento in cui il cliente poteva essere un eventuale capo o responsabile e la cosa mi ha alquanto schifata.
Da ex addetta vendita di un centro commerciale, da ex cassiera e da cliente questo collega macellaio è un perdente nato!
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1 commento:
Ahaha! XD
Ti assicuro che da piccolo sì, ero il classico malaticcio che moriva per la febbre, ma da tempo reagisco al massimo anche perché non voglio star troppo bloccato.
Mandarino mi piace, l'arancione è il mio colore preferito e quindi ok come per te... ma verso dove andiamo?
Moz-
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