martedì 31 agosto 2021

Le Vite Nascoste Dei Colori - Laura Imai Messina

Mio e Aoi si incontrano e, come ogni storia d'amore, il colpo di fulmine pervade lei, lei che è sempre stata attenta a ricercar il colore della personalità di ogni essere che incontrava. Lei sostiene che ogni cosa, avvenimento o persona racchiude un colore, lei che non vede il giallo come giallo, il rosso come rosso o il verde come verde.
Lei vede riflessi senape e zafferano, il rosso carbone, l'arancio del tramonto quello delle sei del pomeriggio, il rosato più chiaro del color prugna, il colore del mascara che si scioglie all'angolo dell'occhio.
La varietà e la fantasia con Cui Mio descrive il modo in cui vede il mondo la rende unica rispetto a tutte le altre persone e, da grande, lavora presso uno studio che si occupa proprio di colori e segue i clienti per consigliarli ad abbinamenti più consoni.
Qui incontra Aoi con una particolarità opposta; è daltonico ma questo verrà fuori più avanti, come verrà fuori più avanti il fatto che lo zio di lui è il reale padre di lei. Aoi era andato per la consulenza solo per conoscerla e rivelarle il fatto. Lo zio è già morto da un mese e lei emotivamente irrigidita ai sentimenti, col pensiero di dimenticare per non soffrire e essendo vissuta in una famiglia apparentemente felice in cui l'hanno fatta vivere serena, rifiuta fuggendo anche dall'amore appena conosciuto.
Lui ha un lavoro ereditato dal padre, lui stesso gli ha insegnato come approcciarsi ai parenti dei defunti e viene spiegato il rito funebre dell'usanza, il bianco nell'antichità era il colore destinato al lutto. Aveva vissuto nell'agenzia funebre di famiglia fin da bambino come Mia aveva trascorso la sua infanzia nell'Atelier della Madre tra i Kimono nuziali, i Shiromuku, i shibori. Lui che fin da bambino s'intrufolava tra le bare accarezzando guance irrigidite aveva pian piano imparato l'arte dell'ascolto perché con i rimasti serve solo essere umani. Ha pian piano imparato che i rimasti vi fisseranno per strada, che alcuni distoglieranno lo sguardo quindi ha dovuto imparare ad accettare a non rimanerci male perchè ciò accade per il ricordo di una tristezza trascorsa.
Hanno modo di rincontrarsi dopo il litigio perché ad Aoi occorre qualcuno che vesta da sposa, con li Kimono di circostanza, una salma. Non è mai riuscita a incontrare il suo amore morto in guerra e quella della morte sarà la sua occasione spirituale di ricontatto. Il rituale sakasa-mizu (l'acqua all'inverso) in cui lavando il corpo all'acqua fredda occorre aggiungere la bollente e tutti i seguenti riti partecipando lei stessa alla cerimonia e liberandosi al pianto al ricordo di altri pensieri. E' così che la storia ricomincia.
 

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