mercoledì 19 luglio 2023

Rapito. Film di Marco Bellocchio

 

Tratto da una storia realmente accaduta in Italia, tra Bologna e Roma, in un periodo di decadenza, poco prima dell'unità D'Italia e della nascita del Regno.
I FATTI. Era il 23 giugno del 1858 quando il maresciallo Lucidi bussò alla porta di Momolo Mortara, un piccolo commerciante ebreo che viveva nel centro storico di Bologna. "Mi spiace il dirlo: loro sono vittima di un tradimento. Il loro figlio Edgardo è stato battezzato e io ho l'ordine di condurlo meco". Fu così che Edgardo venne sottratto alla famiglia e portato in un luogo segreto, nonostante le proteste dei genitori e dell'intera comunità ebraica, molto rispettata in una Bologna che più di ogni altra città papalina mal tollerava l'ingerenza del Vaticano. 
TRADITI IN CASA PROPRIA. Ai tempi una legge vietava ai cristiani di lavorare in casa degli ebrei e viceversa. Ma molte famiglie povere mandavano le figlie a servizio delle famiglie israelite: svolgevano le mansioni più umili, accudivano i bambini e lavoravano durante lo shabbath quando, dal tramonto del venerdì, agli ebrei era proibito accendere le lampade e il fuoco per riscaldarsi o cucinare.
In casa Mortara, dove i figli erano otto, tutti in tenera età, lavorava da tempo Anna (Nina) Morisi, una giovane di San Giovanni in Persicelo che all'epoca aveva circa 15 anni. Anna era affezionata ai piccoli Mortara, e soprattutto a Edgardo. Quando il bimbo si ammalò in tenera età, Anna, dietro consiglio di un fornitore della famiglia, lo battezzò in segreto: pensava che il sacramento potesse salvarlo. Edgardo guarì e più avanti Anna lasciò la famiglia per sposarsi e tornare al paese. Non è chiaro come il segreto fu scoperto: forse confidenze fra amiche, forse una confessione al prete.A nulla valsero i tentativi della comunità ebraica di convincere l'inquisitore e i più alti prelati bolognesi a restituire il bambino: neppure la scoperta che il battesimo "era stato compiuto da una ragazza di solo 15 anni su un bambino non in vero pericolo di vita, utilizzando l'acqua del secchio, quindi senza sapere quello che importasse l'atto, senza avere le qualità volute dalla Chiesa e forse solo per scherzo".
LA LEGGE DEL PIÙ FORTE. Pio IX si assunse in prima persona la responsabilità del rapimento e difese l'operato del Sant'Uffizio. La famiglia Mortara, disperata, si rivolse alla comunità ebraica di Roma, ma la notizia correva di ghetto in ghetto, compresi quelli più emancipati del Regno di Sardegna. E mentre la comunità romana restò muta come d'abitudine, per non turbare equilibri e privilegi, altrove gli ebrei protestarono.In Piemonte, unico Stato dove la comunità israelitica godeva di diritti costituzionali di base, vi fu un dissenso pubblico.
MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE. Ma fu soprattutto la comunità ebraica internazionale a mobilitarsi, portando il caso fuori dall'Italia. In Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti gli ebrei erano infatti liberi di organizzarsi pubblicamente. A Parigi l'episodio fu lo spunto per la nascita dell'Alleanza Israelitica Universale.DIRITTI UMANI. Il caso Mortara diffuse l'immagine di uno Stato Pontificio anacronistico e irrispettoso dei diritti umani, suscitando una valanga di proteste. Non solo. L'incresciosa vicenda fu sfruttata da tutti i governi, da Cavour a Bismarck allo stesso Napoleone III, per gettare discredito sulla Chiesa cattolica e su Pio IX. Ma niente riuscì a far cambiare idea al Papa Re che si dichiarò indifferente a tutti gli appelli, in quanto provenivano "principalmente da protestanti, atei ed ebrei".
TRAUMA INCOLMABILE. La famiglia poté rivedere il piccolo solo nell'ottobre del 1858, quando ottenne dalle autorità ecclesiastiche il permesso di incontrare, per brevi istanti, Edgardo, presenti alcuni sacerdoti.SACERDOTE NONOSTANTE TUTTO. Nel novembre del 1867 Edgardo pronunciò i voti semplici e prese il nome di Pio Maria, in onore del padre adottivo, Pio IX. Il 20 settembre 1870 le truppe italiane entrarono a Roma.
Nel Film Edgardo si è appassionato alla sua nuova vita e rimane un predicatore convinto, così tanto convinto che prova a battezzare la madre in punto di morte, lei ripudia il gesto e l'incontro dopo tanti anni di lontananza si trasforma in un fievole scontro tra religioni.

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