La popolazione umana è divenuta talmente incivile che occorre porre rimedio: Inviare un nuovo diluvio universale per sterminare com'era stato fatto con i dinosauri oppure inviare sulla terra un nuovo messia? Dio vorrebbe sterminarci tutti ma la giuria, per un solo voto, decide di seguire la seconda opzione. Ecco dunque Aristide porsi volontario con la speranza di un avanzamento di carriera, aspira infatti a cantare nel coro degli angeli. Scende sulla terra dopo aver immerso la mano nella sostanza che permette la creazione del nuovo nascituro. Eccolo a conoscere Nicola un vicepreside ridicolizzato dagli studenti, non rassegnato all'idea che sua moglie pretende di avere firmate le carte della separazione e spiato da vicini invadenti che diffonderanno pettegolezzi non veritieri. La scuola in cui lavora è cattolica, la preside è suora e qui lavora Suor Luisa che si invaghisce di Aristide dopo che questo ha ingravidato per errore Nicola, si è spacciato suo amico con i poliziotti e si è stabilizzato nell'istituto dopo essersi finto elettricista. Scoperta la notizia di essere Gravido inizialmente ne è incredulo, poi sconvolto, poi si avvicina emotivamente alle emozioni da "mamma" scoprendolo, anche dagli studenti, un essere dall'animo coccolone. Un incidente ne fa scoprire il caso portando la notizia su giornali e televisioni. La moglie, lasciata dal nuovo compagno e anche lei incinta, si ritrova coinvolta nella storia con un'inevitabile riappacificazione tra i due. Travolti dall'interesse mediatico e dai curiosi che si assediano sotto casa vengono salvati da Suor Luisa che li fa uscire in sotterfugio portandoli in un paesello montano in cui trascorrono gli ultimi giorni prima del parto in tranquillità e avvolti dal calore degli anziani abitanti.
Gli abitanti dell'entroterra siculo si preparano all'evento progettando tutto l'occorrente per il parto ma, nel momento delle doglie, Nicola preferisce recarsi in un sicuro ospedale in cui partorisce una bambina.
Aristide viene così riconvocato e deve salutare i suoi nuovi amici con commozione e rammarico, non è riuscito ad entrare nel coro dell'Altissimo ed è rimasto nell'ufficio smistamento preghiere, ma almeno è contento perché può ricevere le preghiere del neopapà Nicola, avendo capito che la cosa più importante di una preghiera è sentire la vicinanza di qualcuno.
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