Dopo aver nuovamente insistito con la cassiera dai modi gentili e consolatori, dopo essermi nuovamente accertata che nessuno c'ha rimesso per la mancanza del pagamento, dopo aver insistito dicendo "Questa card la stracciamo o la usate voi e io ne acquisto una nuova". Dopo tutto questo son uscita quasi di fretta per la commozione dell'accaduto. Va bene così e la mia coscienza si deve tranquillizzare a meno che io non dica di aver perso la tessera e la straccio ma... non ha senso... sarei una cretina dopo essermi accertata di tutto e che loro son state così premurose nel "Farmi entrare in zucca" che "va bene così".
Ma ora... il film ....
Ambientato in Borghi dell'Emilia Romagna percorsi dai due fratelli che devono raggiungere la tomba della defunta madre per spargergli sopra le ceneri del neo defunto padre, il tutto con l'ampolla delle ceneri che, leggera e piccola, riesce a starsene agevolmente dentro al giallo zainetto portato con disinvoltura.... E NO... non è così leggero nella realtà, non è così piccola l'urna nella realtà e non passa certo inosservata come nel film lo fanno sembrare. Frivolo e un po simpatico ma anche coinvolgente e dinamico, diciamo che mi è piaciuto ma sotto alcuni aspetti, che non so spiegare bene, no.
Personalmente i film con vicende famigliari ingarbugliate ma simpatiche mi attirano; Rocco che è rimasto in casa con il padre non simpatico a nessuno e che lo ha accudito fino alla sua morte e Guido che non si fa vedere da una vita ma che, giocosamente, solleva il morale al timido fratello. E' Guido che decide di lanciarsi nell'avventura progettata da bambini grazie al desiderio scritto in una lettera, è Rocco che segue il fratello dopo che si son rotti dei ghiacci e a portarlo a ricongiungersi con un figlio mai conosciuto. Un semplice viaggio trascorso con la spensieratezza che si ha da ragazzi ma con i rammarichi, i malumori, e i blocchi emotivi che subentrano col crescere.
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