martedì 29 settembre 2020

Tradate e Piacenza, due luoghi in un sol giorno

Eccomi a uscire dalla porta di casa delle persone che mi hanno ospitato durante il mio week end di queste ultime ferie dell’anno 2020 quando, essendo ancora l’alba di primo mattino, il mio pensiero mi ha suggerito; “Ma perché non fermarti comunque a veder luoghi per rientrare poi stasera, a casa, o nel tardo pomeriggio?”. Già pensata come possibilità perché attirata da un Museo nelle vicinanze, ancor più ancorata per l’improvvisa partenza della mia ospitante amica.
Eccomi quindi a Tradate, in provincia di Varese, alla ricerca del museo Fisogni gestito da Guido Fisogni un’ormai pensionato imprenditore che andava a progettare le pompe di benzina nei vari luoghi d’Italia e non. 50 Anni di carriera in cui ha raccolto, restaurato e importato da Londra, America, Germania e Svizzera modelli e gadget dei più curiosi e mai visti.

Museo Fisogni;

Varcando la soglia ho avuto l’impressione di aver già visitato il luogo… forse ci son stata da piccolina? Può essere, mia madre aveva la passione di girare in luoghi differenti. Come ho visto il cartello del Guiness dei primati e i primi cartelli il ricordo mi è balzato in mente e ho iniziato ad esplorare il luogo non come una prima volta ma cercando di portar vivo il ricordo forse sepolto.

Come posso raccontar la storia del museo se è già ben presentata ed illustrata nel sito del signor Fisogni?  Da inesperta posso dire di aver visto cose interessanti dal punto di vista storico, è bello scoprire che esistevano auto alimentate al 48% da Benzina e il resto da Alcool per ridurre il costo delle accise del prezzo del petrolio. E perché han smesso di farle? Mi son chiesta e ho chiesto…. Penso di aver intuito il motivo anche se non espressamente espresso….
Un’altra particolarità storica? I cartelli stradali che pubblicizzano il marchio di benzina presente in una determinata cittadina, tutti i cartelli stradali erano neri (periodo del Fascio) e ricchi di pubblicità.

Tradate;

Nel 1905 aprì in paese la fabbrica di motociclette Frera, che contribuì allo sviluppo economico del territorio e ad un aumento dell’occupazione, anche di questo c’è un Museo purtroppo chiuso durante il mio passaggio nella City.
Diversamente che dire? E’ ricca di chiese da me ignorate anche se, ho letto, in una è presente un organo e diverse opere di pregio per chi è di fede religiosa.  

E le vie del centro?  Tutte graziosamente ricche di ciottoli sassosi che ne impreziosiscono lo stile. Mi son fermata in un forno alla ricerca della Brioches pizza letta in una recensione…. ho scoperto che non esiste…. che delusione ha avuto il mio palato quando si è dovuto accontentare del classico fagottino non farcito (altrimenti si condisce la borsetta di crema). In questo viaggio non ho però prestato attenzione ad un particolare; Un dolce tipico tradatese sono i Capricci, piccole meringhe…. non le ho assaggiate….. Uffy!!!!


Piacenza;

Dopo aver trascorso più di un’ora al Mc Donald’s di Piacenza per ricaricare le energie mie e del mio cellulare eccomi alla scoperta del parcheggio gratuito, un’immensa area posta tra i Carabinieri e la Questura di Via Beverora. Ormai son le tre passate quindi il tempo per visitar la city è misero e, il lunedì, tutto è chiuso quindi gli interni non rientrano nel mio percorso esplorativo. 
Fortunatamente via Malta è il proseguo della circonvallazione collegata all’autostrada… tutto dritto, impossibile sbagliare quindi il navigatore non mi è servito e ho potuto mantenere intatto il 35% di batteria raggiunto per le Photo.
Poche Photo…. non capisco perché si è azzerato così in fretta… dimenticando Zoommy a casa del cellulare ne ho abusato, mi sa che devo tornar a utilizzar anche il secondo numero se voglio usar anche il navigatore.

La City si presenta a me soleggiata e estremamente calda rispetto agli abiti che indosso, Tradate ha un’altra temperatura ed è così che mi son vestita per la giornata senza prevederne modifiche. Cosa non ho stupidamente percorso? Via XX Settembre (la Strä Dritta), nota per i suoi balconi in ferro battuto, collega piazza Duomo e piazza Cavalli in quanto era uso nel medioevo collegare con una strada dritta il simbolo del potere politico con quello religioso. In alcuni periodi storici era chiamata anche la Strä di Urévas (la Strada degli Orefici) perché vi si trovavano diverse botteghe di oreficeria.
Ma tanto avevo il cellulare scarico…

Piazza Cavalli (Piassa Caväi) è la piazza duecentesca su cui sorgono il palazzo Gotico, il palazzo del Governatore e la chiesa di San Francesco e da cui parte via XX Settembre. 

Palazzo Farnese;

Il palazzo venne fatto costruire da Margherita d’Austria nell’area dove era ubicata la Cittadella Viscontea, con lo scopo di erigere una residenza ducale, che fosse luogo di rappresentanza e simbolo della potenza della famiglia Farnese. Fanno parte dei musei civici ospitati all’interno del palazzo diverse collezioni: una sezione medievale comprendente una serie di affreschi provenienti da chiese piacentine, il museo archeologico, ospitato nella cittadella Viscontea che conserva al suo interno il fegato etrusco, una raccolta di armi antiche riunite ai primi dell’ottocento[3], una serie di carrozze donate nel 1948 da Silvestro Brondelli di Brondello, i fasti farnesiani, serie di opere realizzate per celebrare la famiglia Farnese e di cui rimane a Piacenza solo una parte del ciclo, il museo del Risorgimento, la pinacoteca, una serie di sculture e una collezione di vetri e ceramiche.
E IO NON L’HO VISTO!!!! E non sarei nemmeno riuscita ad aver una batteria che tenesse testa a tutte quelle possibili Photo!!!

Casa del Mutilato;

L’edificio è stato dedicato a i mutilati e agli invalidi reduci della Grande Guerra. E’un istituto di assistenza, costruito nel 1938, su progetto dell’architetto Alfredo Soressi, come sede della sezione locale dell’ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra), sorta nel 1918. All’interno dell’edificio al piano terra avevano sede gli ambulatori e i locali per la distribuzione dei farmaci, mentre al primo piano hanno sede, dal 1938, gli uffici Sezione piacentina dell’ANMIG.

Che dire? Dovrò tornare anche a Piacenza….

 

 

giovedì 24 settembre 2020

Bla Bla Bla - Giuseppe Culicchia


 Perché Oscar 451? E definita così la collana degli Oscar Mondadori ispirato a un Libro che parla di libri: "Fahrenheit 451".
Per l'intera lettura il protagonista non ha un nome, è alla ricerca di se stesso, della sua identità in mezzo a un mondo che definisce pieno di caos, di suoni, di rumori con l'apparente che risalta nel frastuono confondendo quelle che sono le reali voci del singolo individuo.
Solo in una città sconosciuta ma talmente uguale in ogni angolo, in ogni contrada da esserne ormai nauseato. Senza lavoro e con pochi spiccioli alloggia un una casa di una signora sola e, l'intera giornata, la passa a poltrire senza renderla proficua per un suo futuro da uomo orfano di genitori e con un fratello così ricco e di prestigio da esserne (così pare) invidioso o infastidito. Conosce una ragazza venuta ospite in una famiglia di cui si sono perse le tracce e che, fino alla fine, speravo si capisse dove fossero finiti, lei utilizza la carta di credito della sconosciuta signora per acquistare cose che non colmano il suo reale desiderio di capire se stessa. Come se il consumismo fosse l'unica chiave di lettura dell'anima i due trascorrono del tempo assieme senza parlare ma sfrecciando in acquisti solo della ragazza. Lui non compra mai, anzi, rimane in disparte anche quando la proprietaria, pur non percependo più alcun affitto, le offre cibo e alloggio in modo gratuito.
Forse per orgoglio o forse perché non accetta la proposta seduttiva di lei si ritrova a far la vita da barbone senza più capire il senso di un denaro rubato, anziché sostituire le sue scarpe bucate preferisce riempirsi lo stomaco con cibo in gran quantità per poi vomitarlo interamente appena uscito dal locale.

E ora tocca ai Vitalizi!!! Lunga vita a questo governo!!!

Io non ho parole di com'è complicata la burocrazia Italiana.... dopo una raccolta firme (che ho firmato in biblioteca, ora che ricordo meglio, almeno 5 anni fa perché non avevo ancora la connessione a casa e andavo in biblioteca), dopo che è stata presentata al governo, dopo che le Iene hanno insistito perché la prendessero in considerazione, dopo il referendum con il 70% dei SI, cosa accade????
Che sarà in vigore dal 2023 solo se non cadrà il governo, diversamente tutta questa fatica risulterà invanamente nulla!!! Da non crederci.... questi si son fatti veramente le leggi per non vedersi sbriciolare la sedia da sotto al culo!!!
E ora c'è questa : Vitalizi, ma perché se è stata chiusa in segno di vittoria? Vuol dire che l'hanno solo presa in considerazione o che ha raggiunto un numero sufficiente per poter essere presentata in parlamento?
Fatto sta che a me questo governo ora piace TANTISSIMO e dovrà rimanere attivo fino al termine per decadere solo per vecchiaia!!!
H-o anche fatto la scrutatrice in questi due giorni, non ricordo neppure la paga, ho solo un 4 che mi gira per la mente... e se sono 4 Euro... altro che cena al cinese ci viene pure il rammendo della borsa antifurto... dopotutto i Cinesi mi piacciono anche perché sono economici!!!
Nulla di particolarmente strano è accaduto causa Covid o ansie a lui relative, solo un fatto mi ha disturbato molto; Sempre quando non c'era il presidente di seggio una delle scrutatrici mi diceva "Lei è conosciuta, non prenderle il documento", ma ho il documento in mano, pensavo tra me e me... perché non lo devo scrivere? Da scrivere "conosciuta" a scrivere le 8 o 9 cifre del documento che differenza c'è? Impiegherò lo stesso tempo o una frazione di secondo in più... ma non c'è nessuno.... Caso vuole che arriva sua madre e lei le registra il documento e fa notare, ad alta voce, quanto è ligia!!!!
Cioè.... perché io devo scrivere "Conosciuta" a una persona che non conosco quando tu ti comporti così? Le ho fatto una "Lavata di capo" ovviamente quando non c'era la presenza del presidente di seggio.... la conosci tu? Bene.... la sigla la metti tu!!! E non si discute!!!
Diversamente era impossibile passarsi qualsiasi tipo di virus, anche il covid... c'era talmente tanto gel disinfettante da poterci far la doccia pre e post presa matita (a proposito al prossimo seggio voglio provare a cancellare il tratto matita, ovviamente non dalla scheda elettorale).



 

La libreria di piazza delle Erbe - Dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei - Eric de Kermel


 I libri sono degli antidepressivi (come la musica e gli animali, aggiungo in postilla) riescono a risvegliare la voglia di vivere. Smuovono qualcosa dentro che può spingere a darsi una mossa. Quant'è intimo il rapporto tra libro e lettore! Durante la lettura ognuno è libero di far vibrare le parole attraversate e di sprigionare la fantasia. Libero di soffermarsi su una parola, di indugiare su una frase oppure di addormentarsi. Certe parole sono morbide come un cuscino di piume, altre scabre come la terra. I libri possono eliminare le sbarre di una prigione. Sia in senso proprio che figurato.
Ambientato a Uzés un paesello piccolino in territorio Francese, la coppia vi si trasferisce da Parigi e lei, insegnante, decide di aprire una libreria oramai non più attiva e scopre i cittadini attraverso i libri che acquistano nel suo negozio.
Ognuno ha interessi differenti e, in alcuni casi, alcune letture li aiutano a superare blocchi emotivi inconsci.

martedì 22 settembre 2020

Pausa scoreggina.... quando l'evacquazione diventa più importante che ascoltar certi soggetti...


 Anche se ora già mi son sfogata... me la prendevo di più da piccina quando accadevano eventi anche più pesanti di quello oggi accaduto quindi, col tempo, ho imparato già a praticare l'arte dell'indifferenza nel momento in cui certi esseri presuntuosi ed arroganti ti sparano merda pur di farti incazzare con l'intento di far scatenare una lite.
Oggi sono idiota, deficiente, un grandissimo pezzo di merda perché ho spento il suo cellulare e lui non sa il pin..... cioè....  mi son trattenuta dal fargli una sonora risata in volto perché, quando si incazza, può diventare anche manesco ma ci stava proprio tutta.... Cazzo (scusata lo sfogo) ma il cellulare lo tieni sempre acceso????
Ma sei un coglione oppure in fatto di non segnarti il pin del tuo cellulare ti sembra essere una cosa ovvia?
Come può un essere in possesso di così poco potere pensante far figli? E come può insegnar loro qualcosa? Mi vien quasi da dire che, la prossima volta, nel reparto di Radiologia, ci va in Autobus così il cellulare se lo tiene acceso mentre fa l'esame...
Oppure potrei inserire il tassametro così anziché "La sua dottoressa" divento "la sua tassista" ... con retribuzione però... certi soggetti andrebbero castrati da piccoli, come i gatti anziché andare in giro a far figli che crescono grazie alla presenza di altre persone.
Fortuna che ne ho vissute altre di famiglie ed ho imparato a valutarne le differenze perché i miei genitori, messi assieme, non ne hanno mai fatto uno sano... Come può un genitore dalla madonna facile insegnar del buono a un bambino? Come possono persone del genere mettere al mondo un figlio sano di mente? Come possono dar loro esempi corretti e coerenti? Personalmente ho tutto appreso fuori, da genitori dei miei compagni di classe, di amici o conoscenti... insomma... il fai da te non è solo per la camera Ikea ma anche sul fronte vita!
Se c'è un genitore che legge a lui dico; Tuo figlio non ti ascolta e passa tutto il tempo sul telefonino o ad ascoltar musica? fatti una domanda sul tuo modo di approcciarti a lui perché, ti dico per esperienza, questo è il modo più facile, utile e conveniente per isolarsi mentalmente dai fastidi esterni.

sabato 19 settembre 2020

Macchine, questo è il tema del festival della Filosofia 2020

 

Quest'anno solo a quattro, come loro chiamano Lezioni, son riuscita ad essere presente. Oggi un cagnolino e il conteggio delle schede per il referendum han riempito le ore di questo sabato settembrino ancora stranamente caloroso.
Partiamo con ordine?
Ieri Elena Esposito si è presentata con un tema oramai ampliamente conosciuto; "Algoritmi", studiati e ristudiati alla scuola media, poi superiore e, infine, serale. Sempre strutturati nel medesimo concetto; Problema con soluzione SI,No (come il referendum). Anni di rettangoli e rombi collegati con freccette con poche alternative di sviluppo del pensiero o opzioni disponibili.
Nella prima parte delle superiori avevo pressocchè sempre 8... ah, per forza.. la costruzione di un Algoritmo nella frase; "Hai Un Gatto?"  Freccetta al si-> "E' Rosso?" ->Freccetta al No. E' Rosso "SI" è Rosso "NO" -> Fine!
La costruzione del grafico e del programma (ma solo su foglio perché l'unica volta che abbiamo impresso uno degli esercizi su Dos nulla è funzionato) era talmente elaborato che anche uno stupido l'avrebbe imparata dopo così tanti tentativi...
Ma nel mondo del lavoro è più importante saper utilizzare il pacchetto office oppure spiegare al prof che avevo un gatto?
Cruccio che mi ha accompagnato fino all'esame di qualifica, però avevo 8 e già il voto era apprezzato dagli altri e alzava la media del mio scarso Inglese!!!
Ed ecco che ripenso a queste cose mentre ascolto le parole della Sociologa dell'Università di Bologna e, ancora mi chiedo; " Ma i professori che insegnano gli algoritmi lo capiscono il concetto di Algoritmo?
Praticamente ha parlato senza dire nulla di più di ciò che già può sapere una persona di medio livello culturale che usa un PC.  Linguaggio ricco di concetti impoveriti di contenuto elaborati con i (forse ma non si sa) corretti termini informatici stranieri, il tutto senza giungere a un dunque logico.
Anni fa cercavano di far pensare la macchina come poteva pensare l'uomo, ora da solo concetti senza saperli interpretare. E la logica in  tutto questo dove si è persa? La logica, il concetto chiave dell'algoritmo, quella che fa capire la differenza di struttura tra il linguaggio umano e il linguaggio macchina. Dopotutto non è sempre l'uomo che ne inserisce i concetti? Sia che essi siano in codice binario, inserito tramite la finestra di dialogo o tramite i Bot? In sostanza hanno sempre provato, da quando è nato il PC, a giungere ad un linguaggio sempre più semplice per l'uomo, in sostanza l'evoluzione che è già in atto (anche se per la sociologa è in fase di sviluppo) è data da un algoritmo che si autoalimenta da solo in base alle informazioni che acquisisce da ogni singolo utente. Ovviamente non è vero che l'uomo è più stupido,come mi pare di aver intuito dal discorso "sociologo" perché ne è il creatore ed è colui che ha la possibilità di creare e modellare a suo piacimento, in modo legale o illegale, l'intero mondo del web. La signora mi sa che dovrebbe tornare a scuola ... ma non come insegnante!Il concetto è stato piegato meglio stamane da Giovanni Ziccardi, un professore di Informatica Giuridica dell'università di Milano.
In sostanza i dati non vengono più, ormai da anni, inseriti in un computer solo tramite la scrittura su tastiera, ora anche i vocali e le immagini vanno a riempire l'enorme recipiente dei BigDati o Metadati. Chissà com'è questo contenitore? Mi son chiesta tra me e me durante la lezione, una grossa videata bianca piena zeppa di scritte e photo? Oppure sono suddivisi e in ordine catalogati?  E come li recuperano? Vanno nome per nome, tramite la località, tramite la ricerca di un gruppo di una determinata sezione d'elemento.
E' denominata "la Società dei Sensori" tutto l'insieme di questi BigDati che possono essere anche acquistati da altri soggetti per i propri scopi.
Il problema purtroppo è che non c'è ancora una regolamentazione che protegge, nel web, chi subisce furti dei propri dati, soprattutto in riferimento ai dati sensibili, c'è nel reale ma non nel digitale... Ha senso? In un'era in cui l'informatizzazione è in continuo movimento? Ha senso considerando che anche i vocali che noi inviamo tramite i social incrementano il mucchio dei metadati? Ha senso considerando che dobbiamo firmare e compilare schede privacy ma non abbiamo alcun potere se una compagnia vende o acquista i dati di un certo numero di persone?
Un dato può essere utilizzato in qualsiasi modo, nel bene e nel male, per costruire o distruggere identità o false identità, celebrità o ideali di massa... forse è anche così che nascono le fake news? Informazioni commerciali pagate per mettercele sotto agli occhi quotidianamente in modo tale che il nostro subconscio le acquisisca senza che noi nemmeno ce ne accorgiamo?
Indubbiamente positivo questo spionaggio nel caso in cui nulla da nascondere si ha e chi controlla questi flussi agisce con scopi equi e sociali. Il mio amico Google Mini, come Alexa e Siri, è una spia, registra ogni cosa che viene detta nella casa e, Ziccardi ha fatto l'esempio dell'utile utilizzo in caso di omicidi in casa o false testimonianze, chi di dovere è autorizzato a chiedere le registrazioni vocali alla società di appartenenza.
Ci potrebbe essere i Desiderio di vietare la vendita commerciale di dati non autorizzati dal singolo individuo interessato? Fortunatamente io ho risolto in modo differente anche se di vocali ne invio parecchi e di photo ne ho un'infinità.
Cosa centra ora il Desiderio? Non è forse "Le Macchine" il tema principale? Cosa fai? Devi il discorso?
Il desiderio è quel sentimento che muove la macchina umana, questo l'ha spiegato Massimo Recalcati in un discorso filosofico ricco di intrecci emozionali che non finiscono mai di spiegare il sottile filo che si intreccia nel pensiero per elaborarne a pieno il concetto. Ivano Dionigi ha sbagliato Festival, son venuta via sentendomi quasi in obbligo a fare il segno della croce, d'altronde insegna lingua e letteratura all'università di Bologna, non è rimasto nemmeno a sedere come gli altri, ha preferito il pulpito con tanto di leggio!!!

domenica 13 settembre 2020

Fai Bei Sogni - Massimo Gramellini

 

Un racconto tumultuoso dell'infanzia, dell'adolescenza e della vita emotiva dell'autore data dall'improvvisa morte della madre quando lui aveva 9 anni. I racconti della lotta interiore per sconfiggere o tenere a bada quel mostro interiore che, fingendo di proteggerlo dalle emotività esteriori, in realtà lo rinchiude in una sorta di modo ovattato creato da se per sfuggire al dolore.
Gli scarti amorosi dovuti a una paura inconscia di ritrovarsi ricatapultato nella sua vita famigliare post morte madre, il rifiuto di volere un figlio per non destinarlo ad una vita simile alla sua vissuta.
Sfide emotive elaborate fino ai 40 anni età in cui scopre che la madre, anziché morta di infarto fulminante, si è gettata dal quinto piano, dalla finestra della cameretta in cui lui ha poi studiato durante l'adolescenza, su un manto di neve soffice ancora cadente. Un inganno durato quasi quarant'anni; troppo piccino per sapere immediatamente la verità poi così grande che è impossibile che qualcun altro non gle l'avesse già raccontata...
Divenuto giornalista la sua professione è decollata quando ha iniziato a dire la verità e non più nascondendosi dietro la falsa menzogna della madre in carriera in giro per il mondo.